Indycar | Gateway 250s: 50esima vittoria per Scott Dixon in gara-1

IndyCar
Tempo di lettura: 3 minuti
di Federico Benedusi @federicob95
29 Agosto 2020 - 23:53
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Il leader del campionato resiste al ritorno di Sato e mette un ulteriore sigillo sulla classifica. O’Ward completa il podio, disastro per Power


Con l’ennesima, magistrale prova di forza di questa stagione, Scott Dixon ha conquistato la 50esima vittoria della sua carriera. La prima gara della IndyCar a Gateway si è conclusa in volata, con il neozelandese del team Ganassi capace di resistere al recupero di Takuma Sato, forte di 13 giri in meno sull’ultimo treno di pneumatici ma incapace di dare la stoccata decisiva.

Fondamentale l’ultima sosta, nella quale gli uomini di Chip Ganassi hanno permesso a Dixon di superare un Patricio O’Ward fino a quel momento impeccabile. Respingendo l’assalto finale di Sato, Dixon è inoltre riuscito a proseguire la striscia di vincitori differenti sull’ovale di Gateway, giunta ora a 11 piloti dal successo inaugurale di Paul Tracy del 1997.

O’Ward ha concluso al terzo posto un’altra gara di grande concretezza, pur avendo subito proprio da Sato il sorpasso che costituirà il principale highlights di questi 200 giri. Il giapponese del team Rahal, poco dopo l’ultima sosta e precisamente all’inizio del 180° passaggio, si è prodotto in un’azione capolavoro superando la Arrow-McLaren #5 all’esterno di curva 1, con tanto di contatto tra l’anteriore destra di O’Ward e la posteriore sinistra dello stesso Sato.

Quarta posizione finale per Colton Herta, bandiera del team Andretti in una giornata terribile per la storica compagine guidata dal campione CART del 1991. Alle sue spalle un’altra Dallara di Ganassi, quella di un ottimo Marcus Ericsson, quindi Rinus VeeKay. Una gara interamente incentrata sull’undercut, quella dell’olandese, vanificata in parte dalla caution intervenuta al 109° giro per ricompattare il gruppo all’arrivo di qualche goccia di pioggia.

Settimo Ryan Hunter-Reay davanti a Felix Rosenqvist, che ha anche rischiato un incidente nel tentativo di difendersi da un attacco di Herta, quindi Tony Kanaan e Conor Daly.

Anche Hunter-Reay e Daly sono stati penalizzati dalla caution di metà gara, avendo effettuato la seconda sosta pochi giri prima della neutralizzazione, ma ben peggio è andata ai piloti del team Penske. Will Power e Josef Newgarden infatti si sono ritrovati dalle prime posizioni del gruppo all’essere doppiati e fuori dalla top 10. Nessuno dei due è riuscito poi a rimediare, con Newgarden giunto 12° e Power addirittura 17° dopo essere stato costretto ad un’ulteriore sosta per un problema ad una gomma.

La gara è stata segnata da due caution. Oltre a quella già citata per il meteo, poco prima della bandiera verde il gruppo è stato notevolmente sfoltito da una carambola a centro gruppo: Álex Palou ha improvvisamente scartato all’interno dell’ultima curva venendo seguito da Simon Pagenaud; Oliver Askew, non avvedutosi subito dello spostamento del francese, lo ha violentemente tamponato e la Penske #22 è carambolata contro la Andretti di Alexander Rossi e di Marco Andretti. Gara finita per questi ultimi nonché per Ed Carpenter e Zach Veach, ritrovatisi a loro volta nella mischia, mentre Pagenaud ha percorso 67 giri dentro e fuori dai box prima di arrendersi definitivamente. La lista dei ritirati è stata completata da Graham Rahal, fermo dopo 124 tornate per un problema di surriscaldamento provocato da un tovagliolo, finito accidentalmente nel circuito di raffreddamento dell’unità elettronica di gestione del cambio (GCU).

Grazie al successo odierno Dixon è salito a quota 386 punti aumentando a 117 il suo vantaggio su Newgarden. Confermato anche il terzo posto di O’Ward, ora a -13 dal campione in carica ma insidiato da Sato, distante otto lunghezze.

Alle 21:45 italiane di domani si replica, con la stessa distanza di gara e Takuma Sato in pole position.

Immagine copertina: HPD Twitter

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