Indycar | Gallagher GP 2023: Impresa di Dixon, resiste a Rahal e conquista Indianapolis

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Tempo di lettura: 4 minuti
di Andrea Gardenal
12 Agosto 2023 - 23:29
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Scott Dixon stupisce ancora una volta. Mandato in testacoda al primo giro, recupera e vince una gara da cineteca. Rahal 2°

Sul circuito stradale di Indianapolis, Scott Dixon ha infilato l’ennesima perla alla lunga collana di trionfi di cui è costellata la sua carriera. Sapientemente coordinato dal suo stratega, Mike Hull, Dixon è riuscito a ribaltare completamente una gara che era iniziata nel peggiore dei modi, con un tamponamento subito al primo giro che l’aveva spedito in fondo al gruppo, ed è andato a conquistare il successo numero 54 della sua carriera nella NTT INDYCAR SERIES resistendo fino all’ultimo al ritorno di Graham Rahal, autentico mattatore del weekend.

Dixon ha approfittato della carambola al primo giro, in cui è rimasto suo malgrado coinvolto, per provare una strategia diversa: all’apertura della pit lane ha riempito il serbatoio con l’obiettivo di affrontare gli 80 giri rimanenti con due sole soste contro le tre programmate da tutti gli altri piloti.

La chiamata di Hull è stata vincente e Dixon, forte della sua esperienza, ha messo in mostra un ritmo di gara rapido ma parco nei consumi, un grande classico lungo la sua carriera. La possibilità di trionfare sparigliando le carte è diventata concreta al Giro 59, quando Dixon si è fermato per la sua ultima sosta 26 giri dopo il pit stop precedente e con altrettante tornate da completare prima della bandiera a scacchi.

Negli ultimi 20 giri di gara Dixon ha dovuto vedersela col rientro di Graham Rahal, che tra coloro che hanno seguito la strategia “standard” delle tre soste è stato l’autentico mattatore della gara. Rahal ha recuperato i sei secondi di svantaggio che aveva nei confronti del neozelandese dopo l’ultima sosta ai box, ma una volta arrivato nella sua scia ha esaurito lo slancio e non è riuscito ad affondare l’ultimo attacco nei confronti del pilota di Ganassi.

Una vera beffa per Rahal, che è stato il pilota più veloce nell’arco dell’intero weekend, sia in prova che in gara, e che sembrava davvero essere ad un passo dal ritorno alla vittoria sei anni dopo il doppio successo sul circuito cittadino di Detroit.

Alle spalle di Dixon e Rahal si è piazzato Patricio O’Ward, che ha bissato il podio ottenuto nel GP di Indianapolis dello scorso mese di maggio (all’epoca si piazzò secondo alle spalle di Palou); il messicano ha resistito al rientro di Christian Lundgaard e di Alexander Rossi, quarto e quinto al traguardo, che per tutta la gara sono stati suoi diretti avversari.

Sesto posto per Will Power, autore di una grande rimonta dalla sedicesima posizione di partenza, che ha preceduto il leader del campionato, Alex Palou, che col risultato di oggi ha, di fatto, ipotecato il titolo 2023.

Se il settimo posto di oggi rappresenta per lui uno dei peggiori risultati stagionali, è andata peggio al suo principale rivale, Josef Newgarden, che ad inizio gara è rimasto coinvolto nell’incidente innescato dallo stesso Palou e da Marcus Armstrong, con quest’ultimo che si è girato a centro gruppo portando un po’ di scompiglio. Newgarden, che si trovava in fondo al gruppo dopo aver sostituito il motore, non ha potuto far nulla per evitare la vettura del neozelandese rimasta ferma in mezzo alla pista.

Il pilota del Team Penske è riuscito a riprendere la via della pista, ma quando i commissari sono riusciti a riaccendere il motore della sua vettura il gruppo era già passato alle spalle della pace car e così Newgarden si è trovato fin da subito con un giro di ritardo; lo sviluppo lineare della gara, che non ha visto altri ingressi della vettura di sicurezza, ha fatto il resto, togliendo a Newgarden ogni chance di recuperare il tempo perso e guadagnare punti importanti. Alla fine il due volte campione della NTT INDYCAR SERIES ha chiuso la gara solamente in 25esima posizione con due giri di ritardo, davanti solamente a Benjamin Pedersen e a Felix Rosenqvist, unico ritirato della gara a causa di un problema tecnico.

Per il resto, la Top-10 si completa con l’ottavo posto di Scott McLaughlin, il nono di Kyle Kirkwood e il decimo di Marcus Ericsson. Ottimo il dodicesimo posto di Linus Lundqvist, il sostituto di Pagenaud nel team Meyer-Shank Racing, alla sua seconda gara in carriera nella NTT INDYCAR SERIES.

Per quanto riguarda la classifica generale, Palou si porta a 539 punti contro i 438 del suo più diretto rivale, che col successo di oggi è diventato Scott Dixon; Newgarden scivola al terzo posto con 434 punti con un buon margine nei confronti del suo compagno di squadra McLaughlin, fermo a quota 395.

Con l’attuale situazione di campionato, Alex Palou può diventare campione già nella prossima gara al World Wide Technology Raceway di St. Louis: allo spagnolo basta guadagnare 7 punti su Dixon e 4 su Newgarden per essere matematicamente campione.

Immagine di copertina da IndyCar Media/Dana Garrett

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