Finalmente è arrivato il giorno di Will Power: dopo 10 anni tra Champ Car e Indycar e 3 campionati persi all’ultima gara negli ultimi anni, il pilota australiano è riuscito a far suo un titolo Indycar che per lui pareva stregato. Power, 33 anni di Toowoomba, ha condotto una gara pressochè perfetta dopo una qualifica da dimenticare: partito dall’ultima fila, il pilota del Team Penske ha infilato un avversario dopo l’altro senza tuttavia correre rischi inutili e al momento della prima (e unica) neutralizzazione della corsa, al 175° giro, era già risalito fino al quinto posto, diventato poi quarto dopo che al successivo pit stop i suoi meccanici gli hanno consentito di scavalcare il compagno di squadra Montoya.
Dopo la ripartenza Power si è preso anche il lusso di condurre la corsa per qualche giro prima di venire nuovamente risucchiato nelle posizioni di rincalzo. La conquista del titolo per Power è improvvisamente diventata una formalità quando a Castroneves, unico pilota in grado di impensierirlo nella lotta per il titolo, è stato comminato un drive through per un’irregolarità commessa durante il pit stop; a questo punto a Power è bastato portare al traguardo la sua vettura e il nono posto finale è stato più che sufficiente per conquistare il primo titolo Indycar della sua carriera.
La 500 Miglia di Fontana si è decisa nel corso del periodo di neutralizzazione, occorso a seguito di uno spettacolare testacoda di Ryan Hunter-Reay: il pilota americano, campione Indycar 2 anni fa proprio ai danni di Power, ha perso il controllo della sua vettura #28 all’uscita dell’ultima curva esibendosi in uno spettacolare testacoda e riuscendo miracolosamente ad evitare il contatto contro le barriere di protezione all’esterno della pista. Hunter-Reay, autore anch’egli di una grande rimonta da centro gruppo che per alcuni giri gli aveva anche permesso di guidare la corsa, ha così perso un giro venendo estromesso dai giochi per la vittoria finale.
Alla riapertura della pit lane durante il periodo di caution i meccanici del team Ganassi hanno compiuto due pit stop perfetti permettendo sia a Tony Kanaan che a Scott Dixon, terzo e quarto fino a quel momento, di scavalcare Castroneves e Montoya e di portarsi ai primi due posti in classifica. Da quel momento in poi non c’è più stata storia: arginato in breve tempo Will Power, Kanaan e Dixon hanno saldamente mantenuto le prime due posizioni precedendo sul traguardo Ed Carpenter, autore a sua volta di una gran gara dopo aver subìto una penalità per eccesso di velocità in pit lane. Il pilota statunitense ha preceduto sul traguardo Juan Pablo Montoya, leader indiscusso nella prima metà di gara ma non altrettanto veloce dopo la ripartenza; quinto posto finale per Hinchcliffe, anch’egli penalizzato per eccesso di velocità in corsia box e primo tra i piloti motorizzati Honda, davanti a Sato, Briscoe, Muñoz, Power e Newgarden. Solo 14° Castroneves, che per la quarta volta in carriera deve accontentarsi della seconda posizione in campionato; 20° posto finale per Pagenaud, il terzo contendente al titolo, che per tutta la gara ha combattuto contro dei gravi problemi di assetto alla sua vettura.
Con la 500 Miglia di Fontana si è conclusa la 19ª stagione del campionato Indycar: l’attenzione di piloti e squadre è ora focalizzata sul 2015, anno in cui Honda e Chevrolet introdurranno i nuovi kit aerodinamici che dovrebbero garantire migliori performance alle Dallara DW12. La nuova stagione prevede molte novità anche a livello di calendario: l’uscita di scena dei double header di Toronto (a causa della concomitanza con i giochi panamericani) e Houston dovrebbe essere controbilanciata dall’ingresso di 3 nuovi circuiti a Dubai, in un cittadino che dovrebbe ospitare la tappa d’apertura del campionato a metà febbraio, Brasilia (presso l’Autodromo Nelson Piquet) e New Orleans (al NOLA Motorsports Park); si parla inoltre del rientro in calendario del circuito di Mosport in sostituzione della tappa di Toronto ma il calendario definitivo verrà diramato solamente nelle prossime settimane.
La classifica finale del campionato vede quindi Will Power nuovo campione Indycar con 671 punti seguito da Castroneves con 609 e Dixon con 604; quarto posto finale per il rientrante Montoya con 586 punti davanti a Pagenaud (565), Hunter-Reay (563), Kanaan (544) e Muñoz (481), rookie of the year del 2014.
Questa la classifica finale della 500 Miglia di Fontana
Pos. | Pilota | Motore | Team | Tempo |
1 | Tony Kanaan | Chevrolet | Ganassi | 250 giri in 2:32:58.4659 |
2 | Scott Dixon | Chevrolet | Ganassi | a 3.6750 |
3 | Ed Carpenter | Chevrolet | Carpenter | a 7.3053 |
4 | Juan Pablo Montoya | Chevrolet | Penske | a 7.9238 |
5 | James Hinchcliffe | Honda | Andretti | a 11.8858 |
6 | Takuma Sato | Honda | Foyt | a 12.6887 |
7 | Ryan Briscoe | Chevrolet | Ganassi | a 16.5113 |
8 | Carlos Muñoz | Honda | Andretti | a 23.2807 |
9 | Will Power | Chevrolet | Penske | a 28.3456 |
10 | Josef Newgarden | Honda | Fisher | a 32.1856 |
11 | Marco Andretti | Honda | Andretti | a 1 giro |
12 | Charlie Kimball | Chevrolet | Ganassi | a 1 giro |
13 | Justin Wilson | Honda | Coyne | a 1 giro |
14 | Helio Castroneves | Chevrolet | Penske | a 1 giro |
15 | Jack Hawksworth | Honda | Herta | a 1 giro |
16 | Ryan Hunter-Reay | Honda | Andretti | a 2 giri |
17 | Sebastian Saavedra | Chevrolet | KV Racing | a 2 giri |
18 | Sebastien Bourdais | Chevrolet | KV Racing | a 5 giri |
19 | Graham Rahal | Honda | Rahal | a 6 giri |
20 | Simon Pagenaud | Honda | Schmidt | a 7 giri |
21 (rit.) | Carlos Huertas | Honda | Coyne | a 229 giri (problemi fisici) |
22 (DNS) | Mikhail Aleshin | Honda | Schmidt | Non partito |
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