L’ultima sessione di prove non ufficiali prima delle qualifiche si è conclusa con il miglior tempo di Scott Dixon, che ripete così il risultato di ieri mattina: il quattro volte campione Indycar ha completato il proprio miglior giro in 1:07.1348 alla media di 105.531 miglia orarie, precedendo per appena due decimillesimi di secondo Ryan Hunter-Reay. In generale l’intero lotto di piloti è estremamente compatto, con ben 15 piloti racchiusi in meno di mezzo secondo e col solo Carlos Muñoz che ha pagato, sia pur per pochi centesimi, un distacco superiore al secondo rispetto a Dixon.
In terza posizione si è piazzato Simon Pagenaud davanti a James Hinchcliffe, autore di un lungo alla curva 6 che l’ha portato a perdere gli ultimi minuti delle prove; quinto tempo per Sato che precede Rahal, Power, Newgarden, Bourdais e Alexander Rossi.
Al di là dei numeri bisogna segnalare il primo vero urto contro le barriere di protezione in questo weekend di gara: il protagonista ne è stato Sebastien Bourdais, che è arrivato lungo tra le curve 2 e 3 (nella zona della fontana) danneggiando l’ala anteriore della propria monoposto. Inconvenienti di tipo elettrico hanno invece portato Tony Kanaan a rimanere fermo ai box per gran parte della sessione: il brasiliano è riuscito a percorrere qualche giro solamente negli ultimi minuti di prove, portando a casa la quindicesima posizione finale.
Tra poco meno di tre ore si inizierà a fare sul serio con le qualifiche, molto importanti in un circuito come quello di Long Beach dove il sorpasso è particolarmente complicato.
Questi i tempi delle FP3
Immagine di copertina da https://twitter.com/IndyCaronNBCSN
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