Negli ultimi giorni si sono aggiunti altri due nomi alla corposa lista di iscritti all’edizione numero 102 della 500 Miglia di Indianapolis: non si può dire che siano delle sorprese, in quanto queste notizie erano nell’aria da tempo, ma conferme ufficiali in tal senso sono sempre positive.
La scorsa settimana Sage Karam ha annunciato di aver raggiunto un accordo col team Dreyer&Reinbold Racing per partecipare all’evento più importante della stagione della Indycar: per il pilota nativo della Pennsylvania sarà la quinta partecipazione ad Indy, la quarta con il team DRR; l’unica eccezione risale al 2015, quando era pilota titolare presso il team di Chip Ganassi. Dopo aver corso per la Lexus nel campionato IMSA nel 2017, Karam è rimasto a piedi in questa stagione e la 500 Miglia di Indianapolis sarà la sua prima gara nel 2018.
Il team di Dennis Reinbold ha inoltre già annunciato nelle scorse settimane che intende presentarsi ad Indianapolis con due monoposto, raddoppiando quindi lo sforzo profuso in questi ultimi anni. Con buona probabilità il compagno di squadra di Karam sarà JR Hildebrand, veterano della Indy 500 dove è stato per tanti anni un protagonista.
Anche Conor Daly sarà della partita ad Indianapolis: dopo aver disputato due stagioni complete in Indycar coi team di Coyne e Foyt, ottenendo peraltro dei buoni risultati per quelle che erano le potenzialità delle due squadre, il pilota figlio d’arte è rimasto a piedi per quanto riguarda il campionato intero, ma è comunque riuscito a trovare un accordo proprio con Dale Coyne per la 500 Miglia di Indianapolis. Proprio come per Karam, anche per Daly si tratterà della quinta partecipazione alla 500 Miglia di Indianapolis.
Daly correrà con la monoposto #17 schierata in collaborazione con Thom Burns, che per l’occasione ha formalmente annunciato la creazione del Thom Burns Racing; negli ultimi decenni Burns è stato spesso presente ad Indianapolis in qualità di co-owner oppure di sponsor di qualche squadra, l’ultima volta nel 2016 con Buddy Lazier. La macchina di Daly sarà finanziata direttamente dalla United States Air Force e porterà, ovviamente, i colori bianco, rosso e blu della bandiera degli Stati Uniti; è la prima volta che l’aeronautica militare statunitense si impegna in prima persona nella 500 Miglia di Indianapolis.
Con queste aggiunte il computo totale di piloti ufficialmente iscritti alla prossima 500 Miglia di Indianapolis sale a 30; tra di essi non compaiono Pippa Mann con la quarta macchina di Coyne, la seconda macchina di Dreyer&Reinbold e le due terze macchine di Schmidt e Rahal, che potrebbero essere affidate a Jay Howard ed Oriol Servia; inoltre c’è la possibilità di vedere ai nastri di partenza anche il sempreverde Buddy Lazier, il quale porterebbe il numero totale di iscritti a 35. Con solamente 33 posti disponibili, le qualifiche potrebbero essere interessanti non solamente per vedere chi partirà dalla pole position, ma anche per scoprire chi rimarrà escluso.
Immagine di copertina da indycar.com
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