Indycar | Colton Herta domina nei test di Austin

IndyCar
Tempo di lettura: 6 minuti
di Andrea Gardenal
15 Febbraio 2019 - 14:36
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Tra martedì e mercoledì la Indycar ha completato i suoi unici due giorni di test collettivi ufficiali: se negli ultimi anni la sede scelta per queste prove era stata l’ovale corto di Phoenix, in Arizona, quest’anno i test si sono svolti al Circuit of the Americas di Austin, Texas, sul quale le Indycar disputeranno la loro prima gara tra un mese e mezzo.

Il vero mattatore di queste prove è stato, forse un po’ a sorpresa, Colton Herta, che ha conquistato il miglior tempo assoluto martedì pomeriggio in 1:46.6258 e che è stato il più veloce in tre delle quattro sessioni. L’unico che è riuscito a spezzare il dominio del pilota dell’Harding-Steinbrenner Racing è stato Alexander Rossi, che nella sessione di mercoledì pomeriggio ha conquistato la prima posizione precedendo proprio Herta di un decimo e mezzo.

Terzo tempo complessivo per Will Power, primo pilota spinto da un motore Chevy, che però rispetto ad Herta ha pagato quasi mezzo secondo. Quarto tempo per Ryan Hunter-Reay davanti a Simon Pagenaud, chiamato al pronto riscatto dopo una stagione 2018 molto difficile.

Ottimo il sesto tempo di Felix Rosenqvist che ha preceduto Graham Rahal e Scott Dixon, compagno di squadra dello svedese nonché campione in carica della Indycar. Chiudono la top-10 James Hinchcliffe e Santino Ferrucci, che quest’anno guiderà in pianta stabile per il team Coyne dopo averci corso quattro gare lo scorso anno.

Alle spalle dell’italo-americano troviamo gli ultimi due piloti di Penske, con Josef Newgarden davanti ad Helio Castroneves: il pilota brasiliano è stato uno dei pochissimi piloti a girare ad Austin pur non avendo un contratto per correre full-time in Indycar. Come lo scorso anno, Castroneves prenderà parte solamente alle due gare di Indianapolis, ovvero il Gran Premio sullo stradale e la 500 Miglia sull’ovale.

Tredicesimo tempo per Takuma Sato davanti a Marcus Ericsson, uno dei pochissimi piloti ad aver già girato su questo tracciato sia pur con le Formula 1. Alle spalle dello svedese del team Arrow Schmidt-Peterson troviamo Jack Harvey e RC Enerson, sceso in pista con la macchina #23 del team Carlin. Se le condizioni economico/finanziarie del team lo permetteranno, Enerson è uno dei candidati a condividere il sedile di quella stessa monoposto con Charlie Kimball, che dal canto suo ha già annunciato che quest’anno prenderà parte solamente a 5 gare.

Alle spalle di Enerson col 17° tempo c’è Marco Andretti davanti a Bourdais, Leist e Veach. Chiudono la classifica Jones, Chilton, Pigot, Kanaan e Kyle Kaiser, fanalino di coda con la sua Juncos #32.

Chi ad Austin non c’era affatto è il campione in carica della Indy Lights, Patricio O’Ward. Nonostante fosse stato annunciato già da alcuni mesi come pilota del team Harding-Steinbrenner assieme a Colton Herta, la sua squadra non è ancora riuscita a “chiudere” il budget per mettere in pista a tempo pieno una seconda monoposto. Si è così giunti ad una separazione consensuale tra pilota e squadra a meno di un mese dall’inizio del campionato.

Resta da vedere come O’Ward deciderà di utilizzare il milione di dollari messo in palio per il vincitore della Indy Lights, che gli dovrebbe consentire di disputare tre gare compresa la 500 Miglia di Indianapolis. Nonostante il debutto folgorante a Sonoma lo scorso anno, è probabile che il 2019 riserverà al pilota messicano solamente un impegno part-time in Indycar, nella speranza che qualche buon risultato e l’arrivo di alcuni sponsor gli permettano di correre a tempo pieno in Indycar a partire dal 2020.

Questi i tempi complessivi

Per quanto riguarda le singole sessioni, nella mattinata di martedì il miglior tempo è stato segnato da Colton Herta in 1:48.7443 davanti ad Ericsson, Newgarden ed Enerson, che è stato anche il pilota che ha completato il maggior numero di tornate al termine di una sessione dove tutti hanno girato relativamente poco a causa della pista sporca. Chi non è riuscito a girare affatto è stato Kyle Kaiser, che ha provocato l’unica bandiera rossa del turno dopo essersi fermato in pista nel corso del suo giro d’uscita dai box a causa del cedimento della frizione.

Al pomeriggio, come detto in precedenza, i tempi si sono abbassati drasticamente con Herta che è riuscito a buttar giù oltre due secondi dal tempo della mattinata, chiudendo le prove con mezzo secondo di vantaggio su Will Power ed oltre un secondo su Castroneves. Con la pista più pulita il lavoro delle squadre si è notevolmente intensificato, tanto che nel complesso sono stati completati 670 giri contro i soli 364 del turno mattutino. Con 38 tornate completate, Rosenqvist è stato il pilota più attivo del turno; all’estremo opposto troviamo invece Tony Kanaan, che a causa di problemi al cambio della sua Foyt #14 ha completato solamente 6 passaggi. Ulteriori problemi meccanici hanno rallentato anche il lavoro di Ryan Hunter-Reay, mentre Will Power ha provocato la sospensione anticipata delle prove con un testacoda all’uscita della penultima curva.

Le prove di mercoledì mattina sono state quelle che hanno visto il maggior numero di interruzioni a causa di uscite di pista, avvenute nella maggior parte dei casi nella sequenza di curve veloci dopo il primo tornante che caratterizza il Circuit of the Americas. A farne le spese sono stati Dixon, Hinchcliffe, Pigot, Harvey e Kaiser, ma tutti sono riusciti a tornare ai box e a riprendere il lavoro dopo poco tempo eccetto Hinchcliffe, sulla cui macchina è stata riscontrata una perdita di liquidi che l’ha costretto a rimanere a riposo per gran parte del turno, portando così a termine solamente 7 giri cronometrati. Anche in questo turno di prove il più veloce è stato Colton Herta in 1:46.6401 con quasi quattro decimi di vantaggio su Alexander Rossi, che a sua volta ha preceduto Pagenaud di un paio di decimi.

Il turno di mercoledì pomeriggio è stato quello che ha visto la più frenetica attività in pista con ben 880 giri completati nonostante tre bandiere rosse provocate da altrettanti errori da parte di Marcus Ericsson (curva 2), Will Power (curva 19) e Jack Harvey (curva 6). Il più veloce, come detto in precedenza, è stato Alexander Rossi che, col tempo di 1:46.8535, ha preceduto Herta di un decimo e mezzo ed Hunter-Reay di 3 decimi. Josef Newgarden è stato invece il pilota che ha percorso più miglia con ben 56 giri completati.

Nelle prossime settimane piloti e squadre continueranno a scendere in pista per ulteriori prove, sia pur sotto forma di test privati. Il primo appuntamento ufficiale del campionato Indycar 2019 si disputerà sul circuito cittadino di St.Petersburg, in Florida, nel weekend del 10 marzo.

 

Immagine di copertina da https://twitter.com/FollowHSRacing

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