Indycar | Carpenter ingaggia Veekay per il 2020

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Tempo di lettura: 3 minuti
di Andrea Gardenal
21 Novembre 2019 - 15:19
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Ad una manciata di giorni di distanza dalla notizia della separazione tra Spencer Pigot e la Ed Carpenter Racing, la scuderia guidata dall’unico pilota/team owner in attività nella Indycar Series ha annunciato il nome del suo sostituto: sarà l’olandese Rinus Van Kalmthout a guidare la monoposto #21 nelle 17 gare del prossimo campionato.

Van Kalmthout, che da quando corre in America si fa chiamare semplicemente “Veekay”, aveva avuto modo di testare una monoposto della squadra di Carpenter in due occasioni nelle scorse settimane, a Portland ad inizio agosto e poi a Mid-Ohio a metà ottobre.

Nato a Hoofddorp, Paesi Bassi, l’11 settembre del 2000, VeeKay ha iniziato a correre coi kart nel 2009 e, dopo dei brevi trascorsi nelle formule minori europee, nel 2017 ha attraversato l’Atlantico per entrare nel programma “Road To Indy” dove ha bruciato le tappe: secondo in classifica nella US F2000 del 2017, vincitore del campionato Pro Mazda nel 2018 e nuovamente secondo al termine della Indy Lights del 2019. In totale VeeKay ha partecipato a 48 gare del programma “Road to Indy” vincendone 16 (1 su 3) e arrivando a podio in 36 occasioni (3 su 4).

Curiosamente il maggior rivale di VeeKay negli ultimi anni è stato Oliver Askew, che a sua volta esordirà nella Indycar Series nella prossima stagione col team Arrow McLaren SP dopo aver vinto la Indy Lights di quest’anno. L’olandese e l’americano hanno infatti corso negli stessi campionati tra il 2017 e il 2019 ottenendo sempre grandi risultati: al momento il parziale vede “avanti” Askew con due campionati vinti contro uno, però sembrano esserci tutti i presupposti per vedere delle grandi battaglie tra questi due ancora per parecchi anni.

Sono davvero felice! È un sogno che si realizza, è ciò per cui abbiamo lavorato duramente nel corso degli ultimi anni. Salire in tre anni dalla USF2000 alla NTT Indycar Series è qualcosa di speciale” ha detto VeeKay. “Vorrei ringraziare Ed Carpenter e i suoi partner per questa opportunità e per la fiducia che mi hanno dato. Il numero di posti a disposizione nella NTT Indycar Series è molto limitato, quindi è un grande onore che mi abbiano scelto per unirmi alla squadra. Vorrei ringraziare Jumbo, La Place, KNAF TeamNL, Basic-Fit e tutti gli altri miei sponsor, il mio manager Charles Crews e soprattutto la mia famiglia che ha reso possibile tutto questo. Non vedo l’ora di iniziare la nuova stagione“.

Ho seguito il cammino di Rinus nella Road to Indy, specialmente negli ultimi due anni” ha commentato Carpenter; “Per me era chiaro che meritasse di essere in una Indy Car. Dopo il suo primo giorno in macchina a Portland, questa sensazione è diventata ancora più intensa. Il suo ritmo, le conoscenze e il comportamento dentro alla macchina è stato impressionante per un pilota così giovane“.

Il programma del team ECR per il 2020 è così quasi interamente definito: dopo il naufragio delle trattative con Nico Hülkenberg, resta da definire chi sarà il pilota che si alternerà con Carpenter sulla #20 nelle gare sui circuiti stradali e cittadini.

Per il resto, la maggior parte delle squadre Indycar ha già messo in chiaro i propri propositi per il 2020: i punti di domanda maggiori riguardano i team Foyt (che perderà il supporto economico della ABC Supply) e Carlin, in merito ai quali si sa ben poco.

Immagine di copertina da https://twitter.com/ECRIndy

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