Indycar | Ecco il calendario per il 2018

di Andrea Gardenal
Pubblicato il 13 Ottobre 2017 - 19:45
Tempo di lettura: 3 minuti
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Indycar | Ecco il calendario per il 2018

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Nella serata di ieri la Indycar ha diramato ufficialmente il calendario per la stagione 2018. Rispetto al campionato terminato un mese fa, l’unica novità di rilievo è l’uscita di scena del Gran Premio di Watkins Glen e l’ingresso di quello di Portland, che fa il suo ritorno nel mondo delle monoposto americane a ruote scoperte ad 11 anni dalla sua ultima apparizione, avvenuta in occasione della stagione 2007 della Champ Car World Series.

Il circuito di Watkins Glen aveva preso il posto che originariamente spettava a Boston nel bel mezzo della stagione 2016, una volta che gli organizzatori dell’evento nella città del Massachusetts avevano alzato bandiera bianca a causa di difficoltà economiche.

In questi due anni le Indycar hanno corso al Glen nel weekend del Labor Day, una collocazione non particolarmente gradita ai gestori dell’impianto dello stato di New York. Pochi minuti prima che il nuovo calendario fosse svelato, Michael Printup aveva annunciato che nel 2018 le Indycar non sarebbero tornate sul tracciato di cui lui è presidente. La decisione, presa in maniera congiunta con gli organizzatori del campionato, è stata giustificata con l’impossibilità di trovare un accordo comune sulla data della gara.

Uscito di scena (temporaneamente, si spera) il Glen, la Indycar ha trovato il suo sostituto nel circuito stradale di Portland, nell’Oregon, dove le monoposto del campionato CART/Champ Car hanno corso ininterrottamente per 24 anni, dal 1984 al 2007, prima che la serie “morisse” unendosi alla IRL. Per quel che riguarda la Indycar “moderna”, invece, si tratta dell’esordio assoluto al Portland International Raceway.

Per quanto riguarda il resto del calendario, l’unica novità di rilievo riguarda il Gran Premio di Phoenix che verrà anticipato di 3 settimane: le Indycar correranno sull’ovale da un miglio dell’Arizona nel fine settimana del 7 aprile. Per ovviare a questa nuova collocazione della gara di Phoenix, il Gran Premio di Long Beach è stato posticipato al 15 aprile, una settimana dopo rispetto al 2017.

Tutte le altre gare si disputeranno negli stessi weekend in cui si è corso quest’anno. Si partirà in Florida, sul circuito di St.Petersburg, nel weekend del 9-11 marzo e si chiuderà al Sonoma Raceway, in California, il 16 settembre. La stagione vivrà il suo culmine il 27 maggio, quando si correrà l’edizione numero 102 della 500 Miglia di Indianapolis.

L’avvicendamento tra Watkins Glen e Portland non modifica la distribuzione delle tipologie di tracciato in calendario: delle 17 gare previste 5 si disputeranno su circuiti cittadini, 6 su stradali e 6 su ovali, i quali a loro volta sono suddivisi equamente tra speedways e short ovals.

Resta un ultimo punto di domanda sul calendario dell’anno prossimo: al momento Mark Miles (CEO della Indycar) è in trattative con i gestori dell’autodromo Hermanos Rodriguez di Città del Messico per valutare se ci sono le condizioni per inserire in calendario una 18ª gara da disputarsi sull’impianto nel quale, tra due settimane, la Formula 1 correrà il Gran Premio del Messico. Il tempo stringe e i terremoti che recentemente hanno colpito la capitale messicana hanno ulteriormente complicato la situazione, ma c’è comunque la possibilità che l’evento vada in porto.

Se così dovesse essere, lo scenario più probabile è che le Indycar vadano in Messico in uno dei due weekend liberi di agosto, durante la pausa estiva.

Questo il calendario diramato ieri

Immagine di copertina da https://twitter.com/IndyCaronNBCSN

Immagine del calendario da https://www.instagram.com/indycar/

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