Gestione carburante perfetta per Dixon, che conquista la sua seconda vittoria consecutiva nel campionato Indycar 2023.
Dopo il capolavoro strategico del GP Gallagher, Scott Dixon ed il team Chip Ganassi Racing hanno concesso il bis a St. Louis, conquistando la seconda vittoria sull’ovale di Gateway e la seconda consecutiva in questa stagione 2023 della Indycar.
Dopo delle qualifiche non eccezionali e condizionate ulteriormente da una penalità per la sostituzione del motore Honda durante la seconda gara sul tracciato stradale d’Indianapolis, Dixon ed il suo stratega al muretto, Mike Hull, si sono dovuti inventare l’ennesimo colpaccio per assicurarsi una vittoria di una gara che, alla vigilia, non lo vedeva nemmeno tra i favoriti.
L’illuminazione è arrivata col risparmio del carburante: mentre gli avversari di Dixon hanno faticato a compiere stint di sessanta giri sui 260 previsti, il neozelandese è riuscito ad allungare il terzo run arrivando quasi a settanta tornate percorse, ritrovandosi così con una sosta in meno da fare con ancora un quarto di gara da percorrere.
Altri piloti, quali Kyle Kirkwood o Will Power, hanno cercato di replicare la strategia del #9, ma sono stati costretti ad uno splash&go nel finale per raggiungere il traguardo. Patricio O’Ward, giunto secondo, stava invece seguendo la strategia più consona e apparentemente scontata, ma l’exploit di Dixon gli ha impedito, un’altra volta, di conquistare la vittoria in questa stagione.
Terzo posto a sorpresa per David Malukas: dopo le già ottime qualifiche, il pilota lituano è riuscito a tenere contatto con le posizioni di testa per tutta la durata di gara, conquistando così un podio insperato per sé e per il team di Dale Coyne. Il #18 ha inoltre replicato il podio conquistato lo scorso anno, a conferma di come Gateway sia un tracciato nelle sue corde.
Chi invece lascia la gara in Missouri con le orecchie basse è certamente Josef Newgarden: dopo la pole (conquistata a tavolino) del pomeriggio, per il bicampione Indycar la conquista di Gateway sembrava altamente alla portata, fino ad un banale ma fatale errore in curva 1 nella quale la sua Dallara, per colpa dell’aria sporca data dai doppiaggi, ha perso la linea corretta ed è finita addosso al muro esterno.
La rottura della sospensione posteriore destra è stata decisiva per l’alfiere Penske, che è anche uscito dalla contesa per il titolo. La lotta per l’alloro della serie a stelle e strisce sarà una questione a due all’interno del team Ganassi, uno scontro generazionale tra l’intramontabile Dixon ed il talentuoso Álex Palou.
Parlando della gara dello spagnolo, pur non brillando il #10 ha portato a casa punti importanti nella corsa iridata, chiudendo al settimo posto. Il suo vantaggio nella generale è ancora cospicuo nei confronti del compagno neozelandese (74 punti, 565 a 491), però la festa è stata rimandata almeno a settimana prossima, per la tappa di Portland.
A precedere il campione 2021 troviamo Alexander Rossi, Scott McLaughlin e Colton Herta, mentre chiudono la top ten Felix Rosenqvist, Will Power e Marcus Ericsson. Parlando ancora della classifica iridata, lo zero di Newgarden riapre i giochi anche per la terza piazza in campionato, con Pato a soli 11 punti da Josef e McLaughlin a -14 dal compagno.
Come detto, tra una sola settimana si svolgerà il penultimo appuntamento dell’anno: il GP di Portland all’International Raceway situato nella città di Vanport. Una pista storica e che in passato ha regalato anche momenti decisivi in chiave iridata, come il ritiro dello stesso Dixon nel 2019 che lo escluse dalla contesa iridata di quell’anno. Vedremo se la storia si ripeterà o se il neozelandese riuscirà a rimandare ulteriormente la festa del giovane avversario e compagno.
Qui i risultati della gara e la nuova classifica iridata della Indycar.
Fonte immagine: indycar.com
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