Indycar | Big Machine GP 2021 | Anteprima

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Tempo di lettura: 6 minuti
di Andrea Gardenal
12 Agosto 2021 - 22:42
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Per la seconda volta in questa stagione, la NTT INDYCAR SERIES si appresta a far tappa sul circuito stradale ricavato all’interno dell’Indianapolis Motor Speedway. Tre mesi fa, nel tradizionale appuntamento che precede la 500 Miglia di Indianapolis, era stato Rinus VeeKay ad imporsi conquistando la sua prima vittoria in carriera; il protagonista indiscusso del weekend (almeno dal punto di vista mediatico) era però stato Romain Grosjean, che alla sua terza gara nella serie aveva conquistato una fantastica pole position al venerdì per poi chiudere la gara al secondo posto.

Nel prossimo fine settimana, tuttavia, non ci saranno solo le monoposto in pista: dopo l’esperimento del 2020, allestito in extremis e resosi quasi necessario per portare a compimento una stagione con un sufficiente numero di appuntamenti, la NTT INDYCAR SERIES e le stock-car della NASCAR condivideranno di nuovo lo stesso palcoscenico. Per la Cup Series sarà l’esordio assoluto sul circuito stradale di Indianapolis, mentre la Xfinity Series aveva già avuto modo di correrci lo scorso anno.

La sensazione è che lo staff dirigenziale dell’Indianapolis Motor Speedway (Roger Penske in testa) riponga grande fiducia in questo double-header tra le monoposto e le stock-car: come il GP organizzato due settimane prima della Indy 500, anche questo appuntamento è destinato a diventare un classico per entrambe le categorie.

L’eccezionalità dell’evento si rispecchia anche sulla entry list della gara della NTT INDYCAR SERIES: saranno ben 28 le macchine impegnate in pista, il numero più alto (Indy 500 a parte) da quando è stata introdotta la Dallara DW12 con motorizzazione biturbo. Nello specifico era dalla tragica gara di Las Vegas del 2011 (con 34 macchine in pista) che non si vedevano così tante macchine ai nastri di partenza di una gara; al di fuori degli ovali, era dal GP di Baltimora dello stesso anno che non c’erano così tante macchina al via di un appuntamento su un circuito stradale o cittadino.

Ai 24 iscritti full-time si aggiungeranno infatti sia il veterano Helio Castroneves (che torna ad Indy due mesi e mezzo dopo il suo storico quarto successo nella 500 Miglia) con la seconda monoposto del team Meyer-Shank Racing, sia una serie di giovani che stanno provando ad affacciarsi alle ruote scoperte americane.

Rivedremo così in pista Cody Ware con la terza monoposto del team di Dale Coyne (la seconda schierata in collaborazione con il Rick Ware Racing), dopo le non esaltanti esperienze di Road America e Nashville.

Salvo problemi dell’ultimo minuto, ad Indianapolis farà il suo esordio in gara anche il Top Gun Racing, un nuovo team che a maggio aveva provato a qualificarsi (senza riuscirci) per l’edizione numero 105 della 500 Miglia di Indianapolis; come in quell’occasione, anche stavolta la macchina #75 sarà portata in pista da Richard Clay Enerson.

Tra i nuovi arrivati, tuttavia, il nome più atteso è quello di Christian Lundgaard, che dopo aver svolto un test al Barber Motorsports Park farà il suo esordio ufficiale nella NTT INDYCAR SERIES. Il pilota danese, attualmente impegnato in Formula 2, guiderà la terza monoposto del team Rahal-Letterman già portata in pista nelle scorse gare da Santino Ferrucci.

Per Lundgaard la gara di sabato sarà un buon banco di prova anche in ottica 2022: da un lato le sue possibilità di esordire in Formula 1 nel breve termine sembrano essere molto basse, dall’altro il team Rahal-Letterman-Lanigan potrebbe essere nella condizione di ingaggiare uno o due piloti nuovi per il prossimo anno nel caso in cui non dovesse confermare Takuma Sato e/o dovesse aumentare i propri sforzi schierando con continuità la terza vettura.

Se il futuro della serie sembra essere promettente, non va comunque dimenticato il presente: dopo 11 delle 16 gare in campionato, Alex Palou continua a mantenere la testa della classifica generale con 410 punti. Il pilota catalano ha avuto poca fortuna durante il Music City Grand Prix di Nashville sia a causa della penalità in griglia per via della sostituzione non consentita del motore, sia perché nelle varie fasi “critiche” della gara (in particolare in occasione dei vari incidenti) si è trovato tendenzialmente al posto sbagliato nel momento sbagliato.

Ciononostante, solamente Scott Dixon è riuscito a recuperare punti importanti nei suoi confronti; O’Ward e Newgarden, gli altri due contendenti per il titolo prima di Nashville, hanno perso terreno nei suoi confronti. Chi si trova messo peggio è sicuramente il pilota del Team Nashville, che nelle ultime 5 gare dovrà recuperare ben 75 punti nei confronti di Palou.

L’appuntamento di Nashville ha però messo in luce un altro possibile contendente al titolo, che prima della pausa estiva sembrava essere ormai fuori dai giochi: forte del suo secondo successo stagionale, Marcus Ericsson si è portato a 79 punti di ritardo dal suo compagno di squadra Palou, una condizione molto simile a quella di Newgarden.

In tutto questo, va rimarcata la forza dell’intero team di Chip Ganassi, che per quasi dieci anni è stato tenuto a galla (alla grandissima tra l’altro) dal solo Scott Dixon, e che quest’anno ha invece già conquistato cinque successi in undici gare con tre piloti differenti.

La gara di sabato potrebbe dare l’occasione ad alcuni outsider di emergere: l’appuntamento di metà maggio ha visto per protagonisti i già citati Rinus VeeKay e Romain Grosjean (primo e secondo sul traguardo), ma anche uno sfortunatissimo Jack Harvey che, se non fosse stato per un pit stop in cui è andato tutto storto, aveva tutte le carte in regola per giocarsi la vittoria. Storicamente parlando, infine, lo stradale di Indianapolis ha visto spesso emergere Will Power e Simon Pagenaud, rispettivamente con quattro e tre vittorie all’attivo su questa pista: entrambi sono ancora alla ricerca della loro prima vittoria stagionale l’appuntamento del prossimo weekend rischia di essere una delle ultime occasioni per salvare una stagione da dimenticare.

2021 Big Machine Spiked Coolers Grand Prix
Round 12/16
13-14 Agosto 2021

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INFO CIRCUITO

Tipologia del circuito: Stradale
Lunghezza del circuito
: 2,439 mi (3,925 km)
Giri da percorrere: 85
Distanza totale: 207,315 mi (333,641 km)
Numero di curve: 11 (4 a destra, 7 a sinistra)
Senso di marcia: antiorario
Prima Gara: 2021
Sanctioning body: INDYCAR 2021

RECORD

Miglior giro: 1:07.7044 – Will Power – Team Penske – 2017
Distanza: 1h42:57.6108 – Will Power – Team Penske – 2017 (su 85 giri)

PROGRAMMA

Venerdì 13 Agosto
15:00-16:00 (21:00-22:00) Prove Libere 1
19:00-19:50 (01:00-01:50) Qualifiche – Diretta su DAZN a partire dalle 01:00

Sabato 14 Agosto
08:45-09:15 (14:45-15:15) Prove Libere 2
12:45 (18:45) Gara – Diretta su DAZN a partire dalle 18:30

Mappa del circuito dal sito ufficiale Indycar

Immagine di copertina da IndyCar Media/Joe Skibinski

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