Indycar | Arrow McLaren presenta il nuovo team a tre punte

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Tempo di lettura: 4 minuti
di Matteo Pittaccio
26 Gennaio 2023 - 16:41
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Tre auto a tempo pieno guidate da piloti già vincenti in INDYCAR: O’Ward, Rosenqvist e Rossi. Ad una settimana dai primi test stagionali, Arrow McLaren presenta il nuovo team, da quest’anno dotato di una punta in più

Nel corso del 2021 McLaren aveva annunciato l’acquisizione del 75% delle azioni di Schmidt-Peterson, squadra con cui ha iniziato a collaborare nel 2020 dopo il fallimento dell’operazione Indy500 con Fernando Alonso. Sempre due anni fa, Zak Brown (CEO di McLaren Racing) si era esposto comunicando al mondo la volontà di schierare tre vetture a tempo pieno e, dopo tre stagioni da protagonista, il team è riuscito a rendere concreto il progetto. Nel 2023, infatti, saranno tre le monoposto schierate a tempo pieno dall’Arrow McLaren INDYCAR Team (SP eliminato dal logo), che ha già presentato le colorazioni e gli sponsor con cui Pato O’Ward, Felix Rosenqvist e Alexander Rossi gareggeranno nelle diciassette tappe del calendario.

I primi due sono volti conosciuti in McLaren Racing: O’Ward è entrato nel team nel 2020, quando McLaren ha iniziato la partnership con SP. Il fenomeno messicano ha totalizzato quattro vittorie, sfiorando la vittoria nell’ultima Indy500 dopo un teso confronto con Ericsson e, per di più, debuttato in F1 nelle FP1 del GP di Abu Dhabi 2022. Il talento è indiscutibile e la dimostrazione arriva dal fatto che O’Ward abbia vinto in tutte le tipologie di piste, dagli ovali (Texas e Iowa) ai cittadini (Detroit), passando per i circuiti permanenti (Barber). Mettendo insieme tutti i pezzi e raggiungendo la continuità prestazionale mancata nei due anni passati, O’Ward avrebbe i giusti strumenti per imporsi sia a Indianapolis sia, in generale, a fine campionato.

Arrow McLaren Dallara Chevrolet - Pato O'Ward 5
Credits: Arrow McLaren Twitter

Rosenqvist, invece, ha esordito in INDYCAR con Ganassi nel 2019 e, dopo due anni nella corte di Chip, ha sposato la causa McLaren SP all’inizio del 2021. A differenza di O’Ward, riferimento nel team ora diretto da Gavin Ward (ex Red Bull e Team Penske), Rosenqvist ha vissuto un 2022 all’insegna dell’incertezza, trovando il rinnovo con McLaren INDYCAR nel momento in cui l’accordo tra Woking e Alex Palou è saltato. In caso contrario, Rosenqvist sarebbe comunque rimasto in McLaren ma si sarebbe spostato verso la Formula E, categoria a lui conosciuta. Considerando questi fattori, il 2023 dello svedese sarà un anno cruciale nel quale, ancora una volta, dovrà dimostrare di essere all’altezza dei migliori, come fatto nello scorso finale di stagione.

Tre auto a tempo pieno guidate da piloti già vincenti in INDYCAR: O’Ward, Rosenqvist e Rossi. Ad una settimana dai primi test stagionali, Arrow McLaren presenta il nuovo team, da quest’anno dotato di una punta in più
Nel corso del 2021 McLaren aveva annunciato l’acquisizione del 75% delle azioni di Schmidt-Peterson, squadra con cui ha iniziato a collaborare nel 2020 dopo il fallimento dell’operazione Indy500 con Fernando Alonso. Sempre due anni fa, Zack Brown (CEO di McLaren Racing) si era esposto comunicando al mondo la volontà di schierare tre vetture a tempo pieno e, dopo tre stagioni da protagonista, il team è riuscito a rendere concreto il progetto. Nel 2023, infatti, saranno tre le monoposto schierate a tempo pieno dall’Arrow McLaren INDYCAR Team (SP eliminato dal logo), che ha già presentato le colorazioni e gli sponsor con cui Pato O’Ward, Felix Rosenqvist e Alexander Rossi gareggeranno nelle diciassette tappe del calendario.
I primi due sono volti conosciuti in McLaren Racing: O’Ward è entrato nel team nel 2020, quando McLaren ha iniziato la partnership con SP. Il fenomeno messicano ha totalizzato quattro vittorie, sfiorando la vittoria nell’ultima Indy500 dopo un teso confronto con Ericsson e, per di più, debuttato in F1 nelle FP1 del GP di Abu Dhabi 2022. Il talento è indiscutibile e la dimostrazione arriva dal fatto che O’Ward abbia vinto in tutte le tipologie di piste, dagli ovali (Texas e Iowa) ai cittadini (Detroit), passando per i circuiti permanenti (Barber). Mettendo insieme tutti i pezzi e raggiungendo la continuità prestazionale mancata nei due anni passati, O’Ward avrebbe i giusti strumenti per imporsi sia a Indianapolis sia, in generale, a fine campionato.
Rosenqvist, invece, ha esordito in INDYCAR con Ganassi nel 2019 e, dopo due anni nella corte di Chip, ha sposato la causa McLaren SP all’inizio del 2021. A differenza di O’Ward, riferimento nel team ora diretto da Gavin Ward (ex Red Bull e Team Penske), Rosenqvist ha vissuto un 2022 all’insegna dell’incertezza, trovando il rinnovo con McLaren INDYCAR nel momento in cui l’accordo tra Woking e Alex Palou è saltato. In caso contrario, Rosenqvist sarebbe comunque rimasto in McLaren ma si sarebbe spostato verso la Formula E, categoria a lui conosciuta. Considerando questi fattori, il 2023 dello svedese sarà un anno cruciale nel quale, ancora una volta, dovrà dimostrare di essere all’altezza dei migliori, come fatto nello scorso finale di stagione.
Ora passiamo alla vera novità: Alexander Rossi. Il californiano classe 1991 ha lasciato Andretti Autosport dopo ben sette anni di convivenza, iniziata tra l’altro con la memorabile vittoria da rookie nella Indy500 2016. Dopo un 2018 ad alto livello ed un 2019 molto costante, le prestazioni di Alexander Rossi (e in generale di Andretti) sono calate. Considerando le difficoltà in pista e nel box, gli scontri verbali dell’Ohio ne sono un esempio, Rossi ha comunicato il passaggio a McLaren a pochi giorni dalla fine della 500 Miglia di Indianapolis, chiusa al quinto posto. C’è stato spazio per un ultimo successo con Andretti Autosport, proprio nel road course di Indy, a più di mille giorni dall’ultima vittoria (Road America). Da oggi Rossi apre un nuovo capitolo della propria carriera, raccogliendo il numero 7 lasciato da Rosenqvist – in pista con il 6 - e passando ad una struttura completamente diversa, così come la motorizzazione (ora Chevrolet/Ilmor), avendo sempre gareggiato con il V6 Honda alle proprie spalle. Rossi dovrà, quindi, confrontarsi con numerose novità ma ad aiutarlo ci sarà Brian Barnhart, suo stratega in Andretti appena diventato general manager di Arrow McLaren in sostituzione di Taylor Kiel, a sua volta spostatosi in Ganassi nel ruolo di Team Manager (sostituto di Mike O’Gara, impegnato con Cadillac Ganassi nell’endurance).
A proposito di Ganassi e McLaren, due sono le novità: in primis menzioniamo Tony Kanaan, che parteciperà alla sola 500 Miglia di Indianapolis al volante della quarta McLaren ad un anno di distanza dal terzo posto ottenuto con Ganassi. In secondo luogo, dalle livree si può benissimo notare lo sponsor NTT, partner principale della INDYCAR che ha deciso di chiudere la collaborazione con Ganassi legandosi a McLaren.
Credits: McLaren Indycar – Twitter

Ora passiamo alla vera novità: Alexander Rossi. Il californiano classe 1991 ha lasciato Andretti Autosport dopo ben sette anni di convivenza, iniziata tra l’altro con la memorabile vittoria da rookie nella Indy500 2016. Dopo un 2018 ad alto livello ed un 2019 molto costante, le prestazioni di Alexander Rossi (e in generale di Andretti) sono calate. Considerando le difficoltà in pista e nel box, gli scontri verbali dell’Ohio ne sono un esempio, Rossi ha comunicato il passaggio a McLaren a pochi giorni dalla fine della 500 Miglia di Indianapolis, chiusa al quinto posto. C’è stato spazio per un ultimo successo con Andretti Autosport, proprio nel road course di Indy, a più di mille giorni dall’ultima vittoria (Road America). Da oggi Rossi apre un nuovo capitolo della propria carriera, raccogliendo il numero 7 lasciato da Rosenqvist – in pista con il 6 – e passando ad una struttura completamente diversa, così come la motorizzazione (ora Chevrolet/Ilmor), avendo sempre gareggiato con il V6 Honda alle proprie spalle. Rossi dovrà, quindi, confrontarsi con numerose novità ma ad aiutarlo ci sarà Brian Barnhart, suo stratega in Andretti appena diventato general manager di Arrow McLaren in sostituzione di Taylor Kiel, a sua volta spostatosi in Ganassi nel ruolo di Team Manager (sostituto di Mike O’Gara, impegnato con Cadillac Ganassi nell’endurance).

Arrow McLaren Dallara Chevrolet - Alexander Rossi #7
Credits: McLaren Indycar – Twitter

A proposito di Ganassi e McLaren, due sono le novità: in primis menzioniamo Tony Kanaan, che parteciperà alla sola 500 Miglia di Indianapolis al volante della quarta McLaren ad un anno di distanza dal terzo posto ottenuto con Ganassi. In secondo luogo, dalle livree si può benissimo notare lo sponsor NTT, partner principale della INDYCAR che ha deciso di chiudere la collaborazione con Ganassi legandosi a McLaren.

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