Indycar | Alonso e McLaren di nuovo insieme alla Indy 500

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Tempo di lettura: 4 minuti
di Andrea Gardenal
26 Febbraio 2020 - 09:58
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Fernando Alonso ci riprova: dopo un esordio folgorante nel 2017 e una delusione bruciante lo scorso anno, nel prossimo mese di maggio il pilota asturiano parteciperà nuovamente alla 500 Miglia di Indianapolis, l’ultimo tassello che gli manca per completare la Triple Crown del Motorsport.

Per l’occasione, Alonso tornerà ancora una volta ad unire le proprie forze a quelle della McLaren, a poche settimane dal mancato rinnovo del contratto che aveva sancito, di fatto, il divorzio tra le due parti in causa: lo spagnolo guiderà la terza macchina del team Arrow McLaren SP al fianco dei due piloti titolari, Patricio O’Ward e Oliver Askew.

La monoposto che sarà guidata dal due volte campione del mondo di Formula 1 porterà il numero 66, lo stesso col quale Alonso aveva fallito la qualificazione lo scorso anno; la macchina sarà sponsorizzata dalla Ruoff Mortgage, i cui loghi comparivano sulla macchina di Takuma Sato nel 2017 quando il giapponese vinse la Indy 500.

Il rapporto del pilota di Oviedo col catino di Indy è di odio e amore: l’esordio tre anni fa è stato da urlo, con un quinto posto in qualifica e 27 giri completati in testa alla gara; sfortunatamente per lui, la sua gara si è conclusa dopo 180 giri su 200 a causa del cedimento del suo motore Honda.

La delusione del 2017 è stata però ben poca cosa rispetto al disastro del 2019, quando Alonso ha tentato l’avventura di Indy con una macchina gestita in proprio dalla McLaren in collaborazione con Carlin: un incidente nelle prove libere di mercoledì e una lunga serie di errori tecnici e soprattutto organizzativi hanno impedito alla monoposto #66 di trovare la giusta velocità in vista delle qualifiche.

Queste disavventure hanno fatto sì che Alonso abbia completato la prima giornata di prove ufficiali solamente al 31° posto, al di sotto di quella 30esima posizione che gli avrebbe garantito di prendere il via alla Indy 500. Domenica, nel suo unico tentativo a disposizione durante il Bump Day, Alonso ha messo a segno il proprio miglior run da quattro giri in qualifica, ma i suoi sforzi sono stati vani di fronte ai risultati ottenuti da Sage Karam, James Hinchcliffe e Kyle Kaiser, che proprio in extremis ha “bumpato” lo spagnolo escludendolo dalla 500 Miglia di Indianapolis.

La 500 Miglia di Indianapolis 2020 dovrà essere quella del riscatto: “Sono un pilota e la Indy 500 è la gara più importante al mondo” ha detto Alonso; “Adoro gli appassionati che la rendono così speciale per noi piloti e che mi spingono a ritornare. Ho il massimo rispetto per questa gara e per tutti coloro i quali vi partecipano e tutto ciò che voglio è, come sempre, gareggiare contro di loro dando il massimo“.

Per me era importante vagliare tutte le opzioni per questa gara, ma Arrow McLaren SP è sempre stata in cima alla lista: con McLaren ho un rapporto speciale, insieme abbiamo affrontato molte cose e questo crea un legame, una lealtà molto forte“.

Ancor più di questo, mi ha impressionato il modo in cui la nuova organizzazione stia costruendo un pacchetto molto forte grazie alla partnership con Chevrolet. La squadra ha persone esperte e ben qualificate e grandi risorse, confido nel fatto che possiamo essere competitivi“.

La mia attenzione è volta ad iniziare la nostra preparazione; sarà grandioso anche lavorare con Oliver e Pato, due fantastici giovani talenti che stanno crescendo costantemente“.

Sam Schmidt, co-proprietario di Arrow McLaren SP: “Aggiungere Fernando a questa squadra porta un livello di competenza ed esperienza di cui beneficeranno Oliver e Pato. Per Indy abbiamo delle macchine molto veloci e siamo convinti che Fernando abbia il talento per stare davanti, non solo per partecipare. Questo, assieme alla potenza dei motori Chevy e all’esperienza della squadra, renderà questo trio di piloti uno dei più forti sulla griglia“.

Zak Brown, CEO di McLaren Racing: “Abbiamo sempre detto che eravamo disposti a schierare Fernando per la nostra terza macchina per la Indy 500, quindi siamo lieti che abbia deciso di unirsi a noi. Fernando è uno dei più grandi piloti nel motorsport ed è fantastico che faccia parte di questa squadra. È un ottimo modo per prendere parte alla nostra prima Indy 500 come Arrow McLaren SP e la partnership con Ruoff Mortgage come sponsor di Fernando è perfetta“.

Con la conferma di Alonso sale a 29 il conteggio di piloti confermati in vista della 500 Miglia di Indianapolis; aggiungendo la seconda entry della Carlin e quella di Dragonspeed, che hanno già annunciato la loro partecipazione ma non i piloti che guideranno per loro, gli iscritti sono già 31 quando mancano due mesi e mezzo alle prime prove libere per la Indy 500.

Immagine di copertina da https://twitter.com/McLarenIndy

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