A quasi un mese dalla notizia del divorzio tra Sebastién Bourdais e il team Dale Coyne Racing, la squadra di Plainfield ha annunciato il nome del primo dei suoi piloti per il 2020: dopo aver trascorso l’ultima stagione agonistica in Giappone, Alex Palou farà il suo esordio full-time nella IndyCar Series. Il pilota catalano andrà così ad aggiungersi a Rinus VeeKay e Oliver Askew nel novero dei rookie della Indycar 2020.
La macchina di Palou verrà schierata dal team Coyne in collaborazione con il team Goh, squadra impegnata nel Super GT Giapponese per la quale Palou ha corso nell’ultima stagione; si riproporrà quindi con altri protagonisti la “formula” che negli ultimi due anni ha visto Jimmy Vasser e James Sullivan come co-owner della monoposto #18 guidata da Sebastien Bourdais.
Dopo la consueta trafila nel karting, Palou ha esordito in monoposto nel 2014 quando ha preso parte al campionato Euroformula Open oltre ad un appuntamento della Formula 4 britannica e al GP di Macao; dopo due stagioni in GP3, durante le quali ha conquistato un successo nella sprint race di Abu Dhabi nel 2015, Palou si è trasferito nella terra del Sol Levante dove ha partecipato alla Formula 3 Giapponese conquistando tre vittorie e il terzo posto in campionato.
Nel 2018 lo spagnolo è tornato in Europa per partecipare all’ultima stagione della “vecchia” Formula 3, dopodiché è tornato in Giappone per correre sia in Super Formula col team di Satoru Nakajima, sia nel Super GT con la squadra clienti McLaren di proprietà di Kazumichi Goh: è con le monoposto che Palou ha ottenuto le maggiori soddisfazioni grazie al successo nel diluvio del Fuji e al terzo posto in campionato, migliore tra gli esordienti.
L’avvicinamento tra Palou e il team Coyne c’era stato a luglio in occasione di un test sulla pista di Mid-Ohio, pochi giorni dopo la 200 Miglia vinta da Scott Dixon.
“Sono molto emozionato di venire in America per correre con le Indy Cars: sono grato a tutti quelli che mi hanno permesso di arrivare a questo punto della mia carriera, specialmente a Dale Coyne a mr. Kazumichi Goh per avermi dato quest’opportunità” ha commentato Palou.
“Siamo lieti di venire affiancati da Kazumichi Goh, nostro amico di vecchia data, in questa collaborazione per il 2020. Abbiamo fatto svolgere ad Alex un test a Mid-Ohio quest’anno e lui ha impressionato tutti: la sua crescita negli ultimi tre anni è molto promettente per il futuro” ha detto Dale Coyne in un breve comunicato stampa.
“Alex è molto promettente e siamo lieti di proseguire il nostro rapporto con lui e veder progredire la sua carriera con l’approdo nella IndyCar Series. Sarà un onore essere presenti alla 500 Miglia di Indianapolis e, grazie alla collaborazione tre Alex e Dale Coyne Racing, speriamo di ripetere i risultati ottenuti alla 24 Ore di Le Mans dove abbiamo conquistato la vittoria assoluta” ha concluso Goh, che nel suo commento ha ricordato il successo del 2004 nella classica della Sarthe grazie all’equipaggio Ara/Capello/Kristensen
Il team Coyne ha inoltre lasciato in sospeso la questione della seconda macchina, rimandando gli aggiornamenti in merito all’inizio del prossimo anno.
Immagine di copertina da https://twitter.com/AlexPalou
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