Indycar 2015, la vettura di Bourdais trovata sottopeso dopo Milwaukee

IndyCar
Tempo di lettura: 2 minuti
di Andrea Gardenal
16 Luglio 2015 - 18:55
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Nella serata di mercoledì la IndyCar ha rilasciato un comunicato in cui come sempre annuncia le penalità inflitte a squadre e motoristi a causa di episodi avvenuti nel corso della gara precedente. A parte le consuete penalizzazioni a Chevrolet e Honda a causa della rottura o della sostituzione anticipata di alcuni motori prima che questi raggiungessero il chilometraggio minimo previsto (2500 miglia), ha destato scalpore il fatto che la vettura #11 di Sebastien Bourdais, il vincitore della gara di Milwaukee, sia stata trovata sottopeso durante le consuete verifiche tecniche di fine gara. Il collegio dei commissari, in linea con i provvedimenti presi in passato in casi simili, ha deciso di non squalificare la vettura ma di infliggere solamente 5000 dollari di multa al team KV Racing di Kevin Kalkhoven e Jimmy Vasser.

Non è stata specificata l’entità della violazione, ma vista la levità della sanzione è lecito supporre che la vettura #11 fosse al di sotto delle 1600 libbre (pari a poco più di 725 kg) stabilite dal regolamento solamente per pochi etti. Questo modo di agire è stato sdoganato ufficialmente lo scorso anno dal presidente della categoria, Derrick Walker, il quale ha ammesso che un approccio in stile “tolleranza zero” sarebbe irrealistico e che è giusto che la natura della penalizzazione rifletta la gravità dell’infrazione.

Non si tratta purtroppo del primo caso in cui la vettura del vincitore di una gara Indycar viene trovata non in regola al termine delle verifiche tecniche, anzi, dal 2012 ad oggi, ovvero da quando è stata introdotta la Dallara DW12, un simile evento si è verificato in ben 4 occasioni: le vetture di Justin Wilson ed Helio Castroneves presentavano irregolarità a livello di aerodinamica al termine delle gare di Fort Worth del 2012 e del 2013, mentre nel 2014 al termine di gara-1 a Houston la macchina #18 del vincitore Huertas è stata trovata con un serbatoio di capienza superiore al consentito.

Per quanto riguarda i motoristi, a Chevrolet sono stati decurtati 20 punti nella classifica costruttori a seguito della rottura del motore della macchina #4 di Coletti, mentre ben 100 sono i punti persi da Honda a causa delle rotture o delle sostituzioni anticipate dei motori delle vetture #7 (Jakes), #18 (Mann/Gonzalez), #19 (Vautier), #25 (Wilson) e #27 (Andretti). Tenendo conto di queste penalizzazioni, la Chevrolet mantiene la testa del campionato costruttori con 1213 punti contro gli 899 di Honda

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