TDS Racing vince in LMP2, gioia per BMW e Ferrari in GTD PRO e GTD
L’edizione 2025 della Petit Le Mans è andata in archivio: una gara ricca di neutralizzazioni nella prima parte (come ad esempio il contatto nel primo giro) ha fatto posto a una gara di strategia nelle ultime quattro ore. Qui sotto la cronaca della gara.
GTP

Action Express Racing ha conquistato la vittoria nella Motul Petit Le Mans, gara conclusiva della stagione IMSA WeatherTech SportsCar Championship, nonostante le sfide nell’ultimo stint da parte della Lamborghini SC63 ufficiale e dell’Aston Martin Valkyrie di Heart of Racing, condizionate dalla gestione energetica.

Earl Bamber ha portato la Cadillac V-Series.R #31 al successo con 5.182 secondi di vantaggio sull’Aston #23 di Roman De Angelis, dopo che sia Bamber che Mathieu Jaminet sulla Porsche 963 numero 6 del Penske, seconda in quel momento, si sono fermati per fare benzina a 13 minuti dalla fine. Bamber e i co-piloti Frederik Vesti e Jack Aitken hanno dominato le ultime quattro ore della prova della Michelin Endurance Cup, in una gara che ha visto gli ultimi 3 ore e 51 minuti svolgersi senza neutralizzazioni.
Romain Grosjean era salito in seconda posizione, con De Angelis terzo sulla Valkyrie, prima a fermarsi per energia a 50 minuti dal termine. Il francese però è rientrato ai box a cinque minuti e mezzo dalla fine per un rabbocco, permettendo alla Valkyrie di conquistare il suo primo podio in assoluto nelle competizioni mondiali.
Mathieu Jaminet, insieme al compagno Matt Campbell, ha conquistato il titolo piloti GTP con il terzo posto ottenuto con il sostituto dell’ultimo minuto Laurens Vanthoor, impegnato su entrambe le Porsche Penske dopo che Julien Andlauer ha accusato un problema alla schiena. Porsche ha assicurato il titolo costruttori GTP con 42 punti di vantaggio grazie alla vettura numero 6 che ha concluso davanti alle Acura Meyer Shank Racing.
L’Acura ARX-06 numero 60 MSR in pole position con Tom Blomqvist ha guidato le fasi iniziali in una battaglia serrata con Aitken, che ha preso il comando con un sorpasso nel traffico nella terza ora ma è inizialmente uscito dalla lotta quando Bamber ha forato il pneumatico posteriore destro, costringendo a una sosta non programmata e scivolando in dodicesima posizione.
Mentre Jaminet aveva preso la guida con un pit stop ben piazzato poco prima della quinta neutralizzazione, una sosta più veloce durante l’ultima yellow ha rimesso Vesti al comando, dove la Cadillac #31 è rimasta fino alla fine.
È stata la seconda vittoria consecutiva nel WeatherTech Championship per AXR dopo il trionfo nella Battle on the Bricks all’Indianapolis Motor Speedway del mese scorso, con Cadillac che conquista due Petit Le Mans consecutive dopo la vittoria di Chip Ganassi Racing nel 2024.
L’Acura MSR #60 di Blomqvist, Colin Braun e Scott Dixon ha completato la top-five dopo aver combattuto con un problema meccanico nella seconda metà di gara che ha influito sul passo della vettura.
La gemella Acura numero 93 ha perso un giro all’inizio quando Nick Yelloly si è fermato per un nuovo volante dopo problemi al cambio, ma è risalita concludendo settima, dietro alla Cadillac Wayne Taylor Racing numero 10 che aveva perso il cofano posteriore dopo essere stata colpita da un’altra vettura.
Louis Deletraz ha portato la Cadillac WTR #40 all’ottavo posto, con la BMW M Hybrid V8 numero 24 del Team RLL di Philipp Eng che è scivolata in nona dopo essere stata nella top-five, nell’ultima gara del team co-proprietà di Bobby Rahal con BMW dopo 17 anni di servizio.
Un problema per la Porsche #7 di Felipe Nasr, che avrebbe avuto un contatto con la Cadillac #10 di Ricky Taylor all’ultimo giro, è riuscita a tagliare il traguardo in decima posizione, ma insieme al compagno di stagione Nick Tandy ha perso il secondo posto nel campionato piloti GTP a favore del vincitore di gara Aitken.
La BMW numero 25 e la Porsche JDC-Miller Motorsports numero 85 hanno chiuso il gruppo delle 12 vetture GTP. Da segnalare la prestazione di Max Esterson, che sulla Porsche JDC-Miller è arrivato fino alla quarta posizione nelle prime battute di gara, eguagliando il ritmo delle 963 ufficiali.
LMP2
In LMP2 la vittoria è andata a TDS Racing che ha superato molteplici contrattempi, inclusa la partenza dal fondo della griglia di classe, conquistando gli onori di classe nell’ultima apparizione in IMSA di Steven Thomas.
È il quinto titolo IMSA ottenuto per Cameron, conquistato in cinque classi diverse. L’Oreca Inter Europol Competition #43, che aveva ereditato la pole di classe, ha chiuso seconda in gara, con l’Oreca di Era Motorsport che ha completato il podio di classe.

Un sesto posto di classe per l’Oreca 07 Gibson #99 AO Racing di Dane Cameron, PJ Hyett e Jonny Edgar è bastato al team guidato da Gunnar Jeannette per conquistare il titolo di classe e l’invito automatico per Hyett alla 24 Ore di Le Mans del prossimo anno, nonostante vari problemi avuti in gara.
La vettura è stata colpita dalla Riley #74 di Felipe Fraga alla sesta ora, poi ha ricevuto una penalità per non aver rispettato i requisiti operativi degli pneumatici, prima di ricevere una bandiera nera con disco arancio per le luci freno posteriori non funzionanti. La gara di AO è stata quasi compromessa al giro 121 quando Edgar ha forato il posteriore destro dopo un contatto con l’Oreca AF Corse #88 di Nicklas Nielsen, costringendo il team a cambiare la copertura posteriore.
Le speranze di titolo dell’Oreca United Autosports #22 sono svanite a poco più di due ore dalla fine quando il leader Rasmus Lindh è stato costretto ai box per un problema al montante della sospensione anteriore destra.
GTD PRO
In GTD Pro a trionfare è la BMW M4 GT3 #48 di Dan Harper, Connor De Philippi e Max Hesse, con il trio che, dopo la pole position di categoria, ha portato la vettura tedesca alla vittoria con un distacco di un giro sulla seconda classificata, la Corvette Z06 GT3.R #4 di Tommy Milner, Nicky Catsburg e Nicolas Varrone. Sul gradino più basso del podio troviamo l’altra Corvette, la #3, guidata da Antonio Garcia, Alexandre Sims e Daniel Juncadella, che ottiene il titolo team per soli 73 punti sulla Ferrari #81 del DragonSpeed, arrivata sesta al traguardo.

Appena sotto al podio le due Ford del Ford Multimatic Motorsport, con la #65 e la #64 che si prendono rispettivamente la quarta e la quinta posizione. Più staccata, in quinta posizione, la Lexus #14 del Vasser Sullivan Racing, inseguita, come detto prima, dalla Ferrari #81 del DragonSpeed. Completano poi la classifica la Porsche #99 dell’AO Racing e la BMW #1 del paul Miller Racing. Non termina la gara la Lamborghini #9 del Pfaff Motorsport, a causa dei vari problemi tecnici avuti durante la gara.
GTD
A tagliare per primi il traguardo nella classe GTD sono stati Simon Mann, Lilou Wadoux e Alessandro Pieri Guidi, con la Ferrari 296 GT3 #21 di AF Corse, seguiti dalla Ferrari #023 del Triarsi Competizione guidata da Onofrio Triarsi, kenton Koch e James Calado. Terza posizione per la Lexus #12 del Vasser Sullivan Racing guidata da Jack hawksworth, Parker Thompson e Frankie Montecalvo, che abtte di soli 3 decimi l’Aston Martin #27 dell’Heart Of Racing, quarta al traguardo.

Quinta posizione per la vincitrice del campionato, laMercedes #57 del Winward Racing guidata da Adam Adelson, Philip Ellis e Indy Dontje, che batte per 205 punti proprio l’Aston Martin #27. Ottima rimonta per la Porsche #120 del Wright Motorsport, partita 16a e arrivata sesta, davanti alla Corvette #36 del DXDT Racing.
Ottava e nona posizione per la BMW M4 GT3 Evo #96 della Turner Motorsport e la Corvette #13 del team AWA, che precedono la Pole-Sitter della gara, ovvero la Ferrari 296 GT3 #47 del Cetilar Racing.
Ultime due classificate l’Aston Martin #19 del van der Steur Racing e la Lamborghini #45 del Wayne Taylor Racing. Non finiscono la gara invece la Lamborghini #78 del Forte Racing, la Ferrari #021 del Triarsi Competizione, la Mercedes #80 del Lone Star Racing. Inoltre, la Ferrari #34 del Conquest Racing, la Ford #66 del Gradient Racing, la Ferrari #70 del team Inception Racing ed infine l’Aston Martin #44 del Magnus Racing sono state tutte e quattro coinvolte in un incidente ad inizio corsa, ponendo subito fine alla loro gara.
I prossimi appuntamenti
La stagione 2026 dell’IMSA inizierà con il Roar before the Rolex 24, ovvero i test pre-Daytona, tra il 16-18 gennaio, seguita dopo dalla gara di ventiquattrore di Daytona.
Media: IMSA
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