A pochi minuti dal tramonto Hartley supera la Porsche di Tandy e va in testa con l’Acura WTR-Andretti #10, cedendo poi il volante ad Albuquerque. Ritiro per BMW #25 e JDC-Miller Motorsports
Il secondo terzo della 27esima Petit Le Mans è andato in archivio con lo splendido sorpasso di Brendon Hartley nei confronti della Porsche Penske #6 di Nick Tandy in curva 10, manovra che ha portato l’Acura WTR-Andretti #10 in testa alla classifica davanti alle due 963 LMDh. Una battaglia nata dal fatto che Tandy stesso ha dovuto scontare una penalità drive-through per aver spinto fuori pista la Ferrari Cetilar Racing di Lacorte all’altezza della quarta curva, sanzione che ha fatto perdere alla Porsche #6 del tempo prezioso. Al contempo, brividi anche per la #7, l’auto di Nasr, Cameron e Campbell, attualmente terza e sfuggita ad una penalità dopo esser stata messa sotto investigazione per aver violato i parametri del powertrain.
Se l’Acura #10 corre a buon ritmo, la #40 è appena rientrata ai box per un pit stop d’emergenza dovuto alla foratura della posteriore sinistra, evento che ha comportato la perdita di un giro dal leader. Un vero peccato perché Colton Herta era riuscito a stabilirsi costantemente nella Top5, confermando la competitività di Acura. Nella GTP, la classe regina, la fase centrale della corsa ha messo ko sia la BMW RLL #25, fermata da un problema al sistema del carburante, sia la Porsche #85 JDC-Miller Motorsports, ritiratasi al giro 160 mentre stava guidando Richard Westbrook, che termina mestamente la sua carriera nel motorsport.
Difficoltà anche in casa Lamborghini-Iron Lynx #63, rientrata in pit road per sistemare dei danni e, in occasione della riparazione, penalizzata con un drive-through per la presenza di troppi addetti ai lavori nella piazzola. Restando in famiglia, stessa sanzione anche per le Iron Dames, ora nelle retrovie della classe GTD.
Tornando ai risultati, in LMP2 la testa è occupata da TDS Racing con Mikkel Jensen, seguito da Burdon sulla Riley #74 e da Alvarez, portacolori Tower Motorsports. Più indietro rispetto a prima Inter Europol Competition, ancorata al sesto posto con Tom Dillmann, che precede di 15 secondi l’Oreca Richard Mille AF Corse di Lilou Wadoux. Singolare, invece, l’incidente di Bijoy Garg (United Autosports #22), autore di un errore culminato con l’impatto contro le barriere che dividono la pista dalla corsia box.
In GTD Pro la lotta non si placa tra la Lamborghini Iron-Lynx – in pista con Mirko Bortolotti – e l’Aston Martin Heart of Racing #23, rientrata ai box proprio ora lasciando il primo posto all’italiano. Nel frattempo, Ferrari prova a restare della partita seguendo un programma di gara che, almeno attualmente, vede Risi Competizione anticipare di qualche minuto le soste rispetto ai rivali. Niente da fare per AO Racing, la cui Porsche #77 è ancora indietro di due giri. Il problema al cambio potrebbe così aver posto fine al sogno di Laurin Heinrich, arrivato a Road Atlanta da leader di categoria.
Nella classe GTD sono in corso le soste e la situazione è alquanto complessa e combattuta. Thompson (Lexus Vasser-Sullivan #12) ha appena messo la freccia a destra per entrare ai box, lasciando il primo posto nelle mani della Mercedes Korthoff/Preston Motorsports. Interessante il ritmo della Lamborghini Forte Racing, ad ora proiettata nella battaglia per la vittoria, così come la Ford Proton Competition ora nelle mani del nostro Gianmarco Levorato. Per quanto riguarda Ferrari sembrerebbe che la 296 GT3 di Conquest Racing possa dire la sua, in attesa di capire se Miguel Molina e Alessio Rovera riusciranno a recuperare e portare in alto AF Corse e Triarsi Competizione.
IMSA | PETIT LE MANS 2024, LA CLASSIFICA PROVVISORIA

Immagine di copertina: Wayne Taylor Racing-Andretti – X
---
Stai visualizzando da visitatore. Accedi o registrati per navigare su P300.it con alcuni vantaggi
È vietata la riproduzione, anche se parziale, dei contenuti pubblicati su P300.it senza autorizzazione scritta da richiedere a info@p300.it.