IMSA | 24H Daytona 2023: Acura, un passo avanti a tutti

Motorsport
Tempo di lettura: 5 minuti
di Matteo Pittaccio
30 Gennaio 2023 - 20:00
Home  »  MotorsportTop

Calato il sipario sulla 61esima 24 Ore di Daytona, prima tappa dell’IMSA 2023, si lascia spazio alle analisi e, in questo primo pezzo, la protagonista è Acura, in corsa nella categoria GTP con Meyer Shank Racing e Wayne Taylor Racing/Andretti, rispettivamente al primo e secondo posto nel “World Center of Racing”

Prima di commentare la sfida vinta da Acura nell’IMSA e nella 24 Ore di Daytona bisogna partire da un presupposto: David Salters, Presidente di HPD (Honda Performance Department), è stato intervistato nel post-gara da John Dagys (SportsCar365) e dalle parole di chi è responsabile del reparto prestazioni Honda è venuto fuori come l’Acura ARX-06 non abbia mai completato un test integrale di ventiquattro ore. Vedendo come sia andata la gara non si direbbe, siccome le due LMDh hanno dettato il ritmo per tutta la durata dell’evento, specialmente il prototipo gestito da Meyer Shank Racing, assoluto riferimento della nuova categoria regina.

2023 Rolex 24 Hours at Daytona
Fonte: Rolex 24 Hours – Twitter

Prima della Rolex 24 at Daytona le ARX-06 avevano completato al massimo cinque/sei ore di prova continue, il che spesso si traduce in svariati dubbi circa la gestione complessiva di un prototipo esteticamente simile alla precedente DPi ma internamente del tutto diverso. Ciò nonostante, prima al Roar (qualifiche) e poi nel corso della gara la nuova nata di HPD si è imposta su Cadillac, Porsche e BMW, facendosi valere sia sul ritmo, in particolare con Tom Blomqvist (autore dei dieci giri più veloci), sia nel campo della velocità pura, fattori che, una volta uniti, hanno permesso a Wayne Taylor Racing/Andretti di superare senza troppe difficoltà le Cadillac una volta recuperati i giri di ritardo.

Le difficoltà non sono mancate, ma a confronto con gli altri costruttori Acura ha passato molto meno tempo ai box, talvolta accantonando i limiti imposti dalla razionalità. Meyer Shank Racing, ad esempio, ha avuto dei problemi alla batteria che non permettevano ai piloti di eseguire la procedura standard di spegnimento durante le soste e, soprattutto, corso una buona parte della gara con la scatola del cambio (fornito da XTrac) danneggiata. Le perdite di olio hanno costretto il team di Jim Meyer e Michael Shank a ricorrere a delle operazioni di rabbocco svolte in più pit stop ma, nonostante i potenziali rischi, il muretto ha deciso di continuare nella speranza che la vettura reggesse. Così è stato, l’ARX-06 ha proseguito la corsa senza nemmeno calare il ritmo – chiedere a Tom Blomqvist – consegnando a MSR la seconda vittoria consecutiva, terza per il marchio Acura.

“Sarò onesto, non sapevo cosa aspettarmi quando abbiamo iniziato la gara – ha detto Michael Shank (team owner insieme a Jim Meyer, ndr) – ma alla fine abbiamo mostrato quanto lavoro abbiamo svolto nel dietro le quinte per raggiungere la vetta della classifica. La nostra macchina ha avuto un problema al cambio durante la notte (sesta ora circa, ndr) e abbiamo deciso di continuare fino a quando non si sarebbe rotta. Siamo stati super fortunati. Nella parte restante della corsa abbiamo monitorato la situazione, assicurandoci che i livelli dei liquidi rimanessero stabili.”

Acura ARX-06 Wayne Taylor Racing - Rolex 24 at Daytona
Fonte: Oreca – Twitter

Anche Wayne Taylor Racing/Andretti Autosport ha avuto le proprie gatte da pelare, riscontrando dei problemi meccanici nel corso della procedura di cambio olio prevista e poi svolta nella notte. I meccanici hanno dovuto spostare la #10 nel garage per sostituire una staffa, la cui rottura ha provocato il distaccamento del manicotto, caduto nel telaio. Risolto il problema, l’Acura è stata riportata sulla piazzola ma, essendo la pit road chiusa per una Full Course Yellow, la direzione gara ha comminato uno stop&go di un minuto a Wayne Taylor Racing, tornato in gara a tre giri dalla testa della corsa.

“La nostra è stata una grande rimonta – ha commentato Filipe Albuquerque dopo la gara – siamo passati dai tre giri di svantaggio a lottare per la vittoria. Abbiamo sfruttato ogni opportunità di passare qualcuno. Sono orgoglioso del lavoro svolto dal mio team, ho dato del mio meglio. Sfortunatamente ciò non è bastato per vincere, insieme alla riparazione abbiamo deciso di cambiare dei settaggi, ottimi per la notte ma non così efficaci per il giorno. Stiamo ancora vivendo una fase conoscitiva nei confronti della nuova auto ma c’è da dire che non si sono verificati problemi critici su entrambe le Acura. Dovremmo esserne orgogliosi”.

Le parole del portoghese danno una chiara spiegazione al tempo perso da Wayne Taylor Racing/Andretti Autosport verso la dodicesima ora. In fin dei conti ha pesato molto di più lo stop&go di sessanta secondi piuttosto che la riparazione vera e propria, durata due giri, ma lo stesso Albuquerque ha confermato che Meyer Shank Racing avesse un piccolo vantaggio, soprattutto nel raggiungere prima degli altri la giusta finestra di temperatura degli pneumatici.

In conclusione, i problemi appena descritti non rappresentano altro che dei piccoli intoppi facilmente risolvibili in vista delle prossime gare. Il V6 2.4 litri biturbo non ha dato segni di cedimento e l’unità elettrica fornita da Bosch/Williams ha funzionato a dovere anche quando l’intero sistema è stato colpito da qualche avaria, dimostrandosi il più efficiente ed affidabile tra le quattro case. Tra poco più di un mese la sfida ripartirà in quel di Sebring (18 marzo), il tracciato che più di tutti metterà a dura prova le nuove GTP. Acura, almeno ad oggi, partirà in vantaggio, nella speranza che il BoP resti lo stesso di Daytona.

Immagine di copertina: Meyer Shank Racing – Twitter

Leggi anche

Tutte le ultime News di P300.it

È vietata la riproduzione, anche se parziale, dei contenuti pubblicati su P300.it senza autorizzazione scritta da richiedere a info@p300.it.

LE ULTIME DI CATEGORIA
Lascia un commento

Devi essere collegato per pubblicare un commento.

COLLABORIAMO CON

P300.it SOSTIENE

MENU UTENTE

REGISTRATI

CONDIVIDI L'ARTICOLO