La Porsche #7 del team Porsche Penske Motorsport, per il secondo anno consecutivo, si porta a casa la 24 Ore di Daytona. Sfuma per un soffio la doppietta per il team
Dopo la vittoria sudata dello scorso anno, la Porsche 963 #7 del Porsche Penske Motorsport guidata da Felipe Nasr, Nick Tandy e Laurens Vanthoor si aggiudica ancora una volta la 24 Ore di Daytona vincendo l’edizione 2025. La ha visto Porsche quasi dominare almeno per quanto riguarda la posizione, dato che la #6 e la #7, tranne nelle primissime ore, si sono scambiate più volte le posizioni al vertice, lasciando poca speranza agli avversarsi; anche se, soprattutto l’Acura #60, ha rovinato la festa a Porsche ed ha quasi sfiorato la vittoria.
Difatti, sorpassando la Porsche #6 di Campbell, Jaminet ed Estre, l’Acura #60 del Meyer Shank Racing w/Curb Agajanian di Rosenqvist, Dixon, Braun e Blomqvist è arrivata seconda spezzando quella che poteva essere una storica doppietta di Porsche.

La Porsche #6 chiude quindi terza, davanti ad una sfortunata BMW #24 che era partita veramente forte, salvo poi qualche errore di troppo da parte di Dries Vanthoor. BMW ha avuto un grande potenziale, e sarà interessante vedere lo sviluppo della vettura e del team durante la stagione. Dietro di loro, in quinta posizione, la Cadillac V-Series.R #10 del Wayne Taylor Racing. La Porsche 963 del JDC Miller Motorsports chiude in sesta posizione, davanti all’altra BMW, la #25, che ha avuto qualche problema durante la gara, perdendo 4 giri.
Staccati di qualche posizione troviamo la Acura #93, che dopo un problema ad una sospensione durante la notte, è riuscita a rientrare e recuperare molti giri. Subito dietro la Cadillac #31, che ha subito un brutto (ma fortunato) incidente sulla parte dell’ovale, danneggiando la macchina ma riuscendo a ripartire.
DNF invece per la Cadillac #40, che è stata coinvolta in un incidente con più vetture, e la Porsche #5, ritirata a causa di un problema ad una sospensione.
Brutta storia invece per la Lamborghini SC63, gestita quest’anno direttamente da Lamborghini Squadra Corse. Infatti, dopo appena un ora e mezza di gara è stata costretta al ritiro per un problema al motore.
La stagione del marchio italiano parte malissimo, soprattutto considerando il terremoto che c’è stato nella gestione della SC63 durante l’off-season.

In LMP2 a spuntarla è stata la #8 del Tower Motorsport di Bourdais, Farano, Alvarez e Van Uitert. Dietro di loro la #22 del team United Autorspors guidata da Lindh, Allen, Di Resta e Goldburg. Completa il podio la #74 di Riley, con al volante Massa, Burdon, Fraga e Robinson. Grande difficoltà per le LMP2, con solamente 9 vetture su 12 che hanno terminato la corsa, e solamente 4 vetture nello stesso giro del leader (primo classificato incluso. Non benissimo Era Racing e AO Racing, che finiscono solamente quinta e sesta.

In GTD Pro, a sorpresa, domina la Ford Mustang GT3 #65 di Olsen, Vervisch e Mies. Dopo un 2024 caratterizzato da molte difficoltà sia prestazionali che di affidabilità, Ford ha lavorato molto durante l’inverno, e i risultati cominciano a farsi vedere. Dietro di loro la Corvette #3 di Garcia, Juncadella e Sims, che fino all’ultimo hanno provato a portarsi a casa la vittoria, fallendo di solamente 2 secondi. Terza la Ford #64 di Cindric, Priaulx e Rockenfeller, che scavalca all’ultimo la Corvette #4, penalizzata con un Drive Trought per un contatto con la BMW #1, finendo settima.
Male la Porsche #77, la famosa “Rexy”, che non ha avuto un gran passo, ma che è comunque riuscita a rimontare tante posizioni, salvo poi un contatto verso fine gara, che la fa terminare solamente ottava.
In difficoltà anche le Ferrari, con la prima vettura italiana solamente sesta, ovvero la #81 del team Dragonspeed.

Vince la categoria GTD la Corvette #13 di AWA guidata da Kirchhöfer, Kern, Bell e Fidani. Completano il podio la Porsche #120 del Wright Motorsport, guidata da Guven, Sargent, Skeer e Adelson e l’Aston Marin #27 di Drudi, Robichon, Stevenson e Gamble, che fino all’ultimo ha provato a portare a casa la vittoria.
Gara molto amara per la Ferrari #47 del Cetilar Racing, con l’equipaggio che, dopo esser stato molto competitivo ed aver militato nelle posizioni di testa per molto tempo, è costretto al ritiro per un problema tecnico. È stata sicuramente una gara emozionante, piena di colpi di scen e, purtroppo, ritiri.
Ora per i team testa al secondo round dell’IMSA, tra quasi 2 mesi, ovvero la 12 ore di Sebring, in programma il 12-15 Marzo 2025.
Media: IMSA.com
---
Stai visualizzando da visitatore. Accedi o registrati per navigare su P300.it con alcuni vantaggi
È vietata la riproduzione, anche se parziale, dei contenuti pubblicati su P300.it senza autorizzazione scritta da richiedere a info@p300.it.