IMSA | 24 Ore di Daytona 2021 – Anteprima

Motorsport
Tempo di lettura: 4 minuti
di Lorenzo Esposito @https://mobile.twitter.com/lorexpo27
28 Gennaio 2021 - 09:00
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Giunta alla sua 59esima edizione, la 24 Ore di Daytona si è ormai affermata come una delle gare più prestigiose nel motorsport

Il 30 e 31 gennaio, a partire dalle 21:30 italiane, 49 equipaggi distribuiti fra DPI, LMP2, LMP3, GTLM e GTD si daranno battaglia sui 5730 metri del tracciato statunitense, all’apparenza semplice ma caratterizzato da diverse insidie.

E’ noto a molti appassionati che i tracciati ricavati nell’infield degli ovali non presentano tratti indimenticabili e tecnici, ma Daytona riesce a distinguersi in positivo. Il layout comprende una parte guidata, dalla staccata di curva 1 fino alla 6, unitamente al tratto ovale che riporta i piloti sul traguardo. Il ritmo viene spezzato da una chicane, la Bus Stop, la quale rappresenta uno dei punti più difficili per ingresso curva e traiettoria di percorrenza; l’altro è certamente curva 1, dove si frena e sterza contemporaneamente. La ristretta carreggiata della sede stradale non aiuta inoltre la gestione dei doppiaggi, che sarà un tema fondamentale della gara.

Il numero dei partenti è decisamente ottimo, soprattutto considerata la situazione pandemica che stiamo vivendo e le conseguenze economiche da essa scaturite. Le 49 vetture sono ben distribuite fra le cinque classi, a cominciare dalla regina, ovvero la DPI.

Sette equipaggi a bordo di Mazda, Cadillac e Acura si contenderanno la vittoria assoluta, con nomi illustri quali Sebastien Bourdais e Loic Duval sulla numero 5, Scott Dixon ed il “nuovo arrivato” in America Kevin Magnussen sulla 01 del Team Ganassi ed Alexander Rossi con l’Acura del Team Konica Minolta. Da tenere d’occhio sarà anche il Meyer Shank Racing, con a bordo due piedi pesanti quali AJ Allmendinger e Juan Pablo Montoya, così come la Cadillac numero 48 guidata da Johnson, Rockenfeller, Kobayashi e Pagenaud ed infine i vincitori della gara di qualifica sulla 31, ovvero Nasr, Chase Elliott, Conway e Derani.

Viene poi la LMP2, dove figurano Kubica e Habsburg per l’Oreca dell’High Class Racing, Veekay, Van der Garde ed il “nostro” equipaggio tutto italiano, la Dallara P217 del Cetilar Racing. Assieme ai tradizionali Lacorte e Sernagiotto, il team schiererà anche Antonio Fuoco ed Andrea Belicchi con l’obiettivo di ottenere un piazzamento degno di nota.

In LMP3 occhi puntati sulla numero 6 del Muechlner Motorsports America in pole, mentre si rifà vedere Gabby Chaves sulla 7 della Forty Motorsports. Presente anche un altro volto noto in Indycar, ovvero Spencer Pigot, a bordo della Riley Motorsports.

Solo 6 le GTLM al via, dove in pole ci saranno Tandy, Sims e Milner su Corvette. Una sola Ferrari presente, la 62 di Rigon, Calado, Pier Guidi e Gounon, mentre sulle due mastodontiche BMW M8 fra gli altri ci saranno nomi di tutto rispetto, quali Farfus, Glock, Wittmann, Eng e Spengler. Anche Porsche in questa classe gioca ad una punta, schierando Bruni, Estre, Lietz e MacNeil.

Molto ricca invece la classe GTD, che vedrà al palo la M6 di Herta, Read, Foley ed Auberlen. La competizione sarà molto serrata qui, con tante auto vicine sui tempi ed in grado di dire la propria. Presenti nomi d’eccezione anche in questa categoria: Raffaele Marciello sarà al volante della Mercedes numero 75, Mirko Bortolotti e Marco Mapelli della Lamborghini 111; volti noti dell’Indycar presenti anche qui, con Briscoe, Hildebrand, Jones, Veach e Townsend Bell, il quale indossa nuovamente la tuta da gara.

Nella qualifying race da un’ora e quaranta minuti disputata la scorsa domenica, volta a definire la griglia della main race, a trionfare nell’assoluta è stata dunque la Cadillac 31 del Whelen Engineering Racing. La pioggia e una penalità in griglia per un’ispezione tecnica non andata a buon fine non hanno impedito a Nasr e Derani di conquistare la vittoria, compiendo il sorpasso decisivo a 48 minuti dalla fine. Al loro fianco partirà la Mazda di Jarvis, Tincknell e Bomarito, seguita da un’altra Cadillac, quella di Bourdais, Vautier e Duval.

Chiude la seconda fila l’Acura di Pla, Cameron, Montoya e Allmendinger, sicuramente in condizione di giocarsela. Più complicata ma non impossibile sembra la possibilità per il Team Konica Minolta di replicare la vittoria del 2020, allora con Cadillac e non Acura, che scatterà dalla quinta posizione.

Nelle ultime ore è giunta la notizia di una modifica al BoP per quanto riguarda la classe GTLM, con BMW che viene appesantita di 20kg mentre Porsche riceve un -5kg.

Immagine: Twitter / IMSA

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