Porsche Penske sigla una doppietta, con la #7 e la #6 prime al traguardo. In LMP2 la spunta Inter Europol.
Si è conclusa la 73a edizione della 12 Ore di Sebring, secondo round della stagione IMSA. Dopo la vittoria a Daytona, è ancora la Porsche Penske #7 di Nasr, Tandy e Laurens Vanthoor a vincere la gara, seguita però dalla “sorella”, la Porsche #6 di Jaminet, Campbell e Estre. Una doppietta significativa per Porsche e per Penske, che dopo 17 anni riportano la vittoria nelle proprie case, e lo fanno in grande stile. Gara soprattutto di gestione, con le due 963 che hanno corso le prime 8 ore con l’obiettivo di risparmiare più gomma possibile, per poi dare il tutto per tutto nel finale, con la notte che ha portato condizioni più favorevoli per le loro vetture.
Con questa vittoria, inoltre, il pilota inglese Nick Tandy, dopo la vittoria a Daytona, completa la Triple Crow del mondo Endurance, avendo vinto la 24 Ore di Le Mans nel 2015, la 24 Ore di Daytona qualche settimana fa ed ora la 12 Ore di Sebring, entrando quindi in una stretta cerchia di piloti e confermandosi uno dei piloti più forti della categoria. Inoltre, non dimentichiamo che l’inglese è stato nominato “Mr. 24H” dopo esser stato il primo ad ottenere il successo a Le Mans, al Nürburgring, a Daytona e a Spa-Francorchamps qualche settimana fa.

Terza al traguardo l’Acura del Meyer Shank Racing #93 guidata da Yelloly, Palou e van der Zande, che fino alla fine ha provato ad attaccare la #6 ma si è dovuto accontentare del terzo posto. Risultato comunque ottimo, considerando la posizione di partenza e le altre Acura.
Molta sfortuna per BMW, che con la #24 partiva dalla Pole Position. Da subito è arrivato un Drive Through per i poleman, rei di aver sbagliato il posizionamento in partenza, che li ha portati a dover rimontare nelle 12 ore successive. Rimonta poi non portata a termine, essendosi fermati a pochi giri dalla fine.
Gara in salita anche per la #25, che ha terminato comunque quinta.
Gara difficile anche per Cadillac, che sembrava avere un buon passo, ma qualche errore l’ha costretta al quarto posto con la #31 e, con la #40, prima ad uno stop & go di 60 secondi per via di un incidente con una Ferrari, e poi al ritiro.
Ancora molta difficoltà per Lamborghini, costretta al ritiro dopo 256 giri, mentre grande sorpresa l’Aston Martin, arrivata al traguardo a “soli” 2 giri dal leader.

In LMP2 è la Inter Europol #43 di Dillman, Clarke e Gorg a portarsi a casa la vittoria di categoria, seguita dalla Tower Motorsport #8 di Farano, Alvarez e Bourdais, a solo un secondo dalla testa. Segue poi la Oreca del team Riley, la #11, guidata da Thomas, Jensen e McElrea, a soli 4 secondi.
Gara quasi ad eliminazione in LMP2, con ben 4 vetture su 12 che non hanno terminato la gara, e molti incidenti avvenuti in pista. Difficoltà anche per AF Corse, costretta al ritiro dopo 260 giri.

In GTD Pro è la Porsche 911 (992) GT3 R del team AO Racing, soprannominata “Rexy” e guidata da Bachler, Picariello e Heinrich, che la spunta dopo una gara combattutissima con la BMW #48 del Paul Miller Racing, arrivata poi seconda, e la Corvette #4 del Pratt Miller.
Seconda al traguardo, come già scritto sopra ,la BMW M4 GT3 Evo #48 del team Paul Miller Racing, guidata da Hesse, Harper e Krohn, mentre è giunta terza la “sorella”, la #1 guidata da Snow, Vehangen e De Philippi.
Quarta la Ferrari 296 GT3 del DragonSpeed, di poco staccata dal podio. Qualche problema per le Corvette, che dopo aver lottato per la vittoria per gran parte della gara si sono viste costrette a qualche sosta per dei problemi tecnici.

In GTD, invece, a spuntarla è stata la Mercedes AMG GT3 Evo #57 del Winward Racing, con al volante Ward, Ellis e Dontje. Subito dietro, a 3 secondi scarsi, la Lexus #12 del Vasser Sullivan Racing, guidata da Thompson, Montecalvo e Hawksworth. Completa il podio l’Aston Martin #27 del team Heart of Racing, guidata da Stevenson, Gamble e Robichon.
Disastro qui per Ferrari, con solamente 2 vetture (quella dell’Inception Racing, quarta, e quella del Conquest Racing, settima) arrivate al traguardo. Ritiro anticipato per la Cetilar Racing #47 e per la Triarsi Competizione #023, mentre si è ritirata a circa metà gara la polesitter, la AF Corse #21. Out anche la Triarsi Competizione #021.

QUI la classifica completa della gara.
Appuntamento quindi al prossimo round dell’IMSA, primo che non reintrerà nelle gare “Endurance”, sarà sul circuito cittadino di Long Beach, l’11 ed il 12 Aprile, dove GTP e GTD gareggeranno lungo le strade californiane.
Media: IMSA
---
Stai visualizzando da visitatore. Accedi o registrati per navigare su P300.it con alcuni vantaggi
È vietata la riproduzione, anche se parziale, dei contenuti pubblicati su P300.it senza autorizzazione scritta da richiedere a info@p300.it.