Il weekend dei motori 7-9 ottobre 2022

Motorsport
Tempo di lettura: 9 minuti
di Redazione P300.it @p300it
11 Ottobre 2022 - 18:20
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Segue l’elenco delle gare disputate nel weekend dei motori del 7-9 ottobre 2022, con i link a tutti gli articoli di P300.it.

F1

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DTM

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NASCAR

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WRX

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F4 Italiana

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SBK

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SBK | GP Portogallo 2022, SP Race: ancora Toprak Razgatlıoğlu a Portimão, prevale nel duello con Bautista. Rea chiude terzo
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SSP

SSP | GP Portogallo 2022, Gara 1: Stefano Manzi porta al trionfo la Triumph, tripletta italiana completata da Baldassarri e Caricasulo
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SSP 300

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SSP300 | GP Portogallo 2022, Gara 2: Mirko Gennai chiude in bellezza la sua stagione, vittoria in rimonta. Diaz secondo, Vannucci Rookie dell’anno

World SX

World SX | GP Gran Bretagna 2022: tripletta imperiale di Tomac a Cardiff!

British F4

La British F4 ha disputato il proprio ultimo round stagionale a Brands Hatch, nel layout completo del Grand Prix Circuit, dando vita ad un finale piuttosto anomalo per quanto riguarda l’assegnazione del titolo, andato ad Alex Dunne nonostante l’irlandese fosse assente perché impegnato nella Formula 4 Italiana a Monza.

Il protagonista principale di questo weekend di gare è stato indubbiamente Joseph Loake, capace di vincere Gara 1 e Gara 3 partendo dalla pole position in entrambi i casi. Loake ha dominato Gara 1 senza particolari problemi, scappando sin dal via andando poi a vincere con quasi tre secondi di vantaggio su Ollie Gray, secondo al traguardo e tagliato fuori dalla contesa iridata al termine della prima corsa, dato che con l’assenza di Dunne necessitava di un weekend perfetto in cui avrebbe dovuto vincere le tre gare in programma, ma così non è stato con Dunne che è diventato campione al termine di Gara 1. Il podio della prima gara del weekend è stato completato da Daniel Guinchard, terzo dopo aver lottato contro Ugo Ugochukwu.

La Gara 2 con la griglia invertita ha visto la vittoria di Eduardo Coseteng, alla sua prima vittoria stagionale riuscendo a passare al comando della gara al via bruciando il polemen Michael Shin, capace poi nel finale di gara di ricucire il distacco creato da Coseteng nei primi giri non riuscendo però ad impensierirlo, accontentandosi così della seconda posizione che gli vale il secondo podio stagionale. Shin precede Louis Sharp, che completa il podio in terza posizione davanti a Georgi Dimitrov e Ugo Ugochukwu, mentre Oliver Gray è stato costretto al ritiro per via di un problema tecnico.

Gara 3 ha visto nuovamente Joseph Loake centrare la vittoria con una prestazione dominante, che lo ha visto al comando della gara dal primo all’ultimo giro in quella che è stata l’ultima gara del campionato. Alle spalle del pilota della JHR Developments ha chiuso Louis Sharp, secondo dopo la vittoria in Gara 2 riuscendo a superare Ollie Gray solamente al penultimo giro, con l’inglese che ha ceduto sul più bello chiudendo solamente al terzo posto riuscendo a resistere alla pressione di Aiden Neate fino alla bandiera a scacchi, con quest’ultimo in quarta posizione. Quinto posto per Edward Pearson davanti ad Ugo Ugochukwu, che con il sesto posto nell’ultima gara ha ottenuto il titolo di Rookie of the Year.

La stagione 2022 della British Formula 4 si è conclusa con Alex Dunne campione con 412 punti, seguito da Ollie Gray a quota 343 e Ugo Ugochukwu terzo con 290 punti. Da segnalare anche la quarta posizione finale di Louis Sharp, ottenuta con un totale di 272 punti nonostante abbia saltato il primo round del campionato, riuscendo a precedere Joseph Loake per un solo punto.

ARCA Menards Series

Lo scorso weekend si è conclusa la stagione 2022 della ARCA Menards Series, la quarta in ordine di importanza nella gerarchia non ufficiale della NASCAR. Il campionato semiprofessionistico, disputato con vetture della generazione precedente su molte piste delle categorie principali ma anche molti short track, si è deciso sabato scorso in un doppio duello al Toledo Speedway, ovale da mezzo miglio dell’Ohio. Dopo 19 delle 20 gare in programma, all’epilogo infatti si è arrivati con ancora da assegnare sia il titolo piloti che quello a squadre.

Nel primo caso al via, separati da appena due punti, si sono presentati Nick Sanchez, pilota del Rev Racing e già visto quest’anno in quattro gare in Xfinity Series, e Daniel Dye, rappresentante del vivaio del Petty GMS Racing e protagonista di una incredibile striscia di risultati positivi dopo il breve arresto in primavera per lesioni personali nei confronti di un amico (poi il 18enne della Florida è stato scagionato da accuse più gravi perché “era solo un gioco con conseguenze non previste fra compagni di scuola”).

Per l’owners championship in lotta invece altre due vetture e altri due piloti, la #20 del Venturini Motorsports, guidata qui da Jesse Love, e la #18 del Joe Gibbs Racing con Sammy Smith al volante dopo che Drew Dollar è stato silenziosamente lasciato in panchina (“impegni universitari” dietro la sua assenza a Talladega ad esempio) dopo il discusso incidente in maggio a Charlotte in cui aveva confermato che il suo cognome era la principale motivazione di un posto così importante in NASCAR e non il talento.

A conquistare la pole in vista della gara da 200 giri è stato proprio Jesse Love che, con anche i primi giri in testa, ha equilibrato la situazione nei confronti di un Sammy Smith attardato così come Sanchez, frenato da problemi al motore nella sessione di libere dove per fare dei giri aveva dovuto prendere in prestito la vettura del compagno di squadra Rajah Caruth, pilota che era stato anch’egli in lotta per il titolo fino a settembre prima di un crollo nel finale mantenendo però il terzo posto in classifica.

La prima parte di gara, fino al primo break al giro 75, è stata tutta a vantaggio di Love e Dye, partiti in prima fila. Per Daniel importante soprattutto il giro dopo la seconda ripartenza (caution provocate da testacoda di piloti in coda al gruppo), quando sul traguardo ha messo il muso davanti a quello di Love conquistando un punto aggiuntivo e dimezzando il distacco in classifica da Sanchez.

La gioia di Dye è durata però ben poco: dopo la sosta al break (con posizioni in teoria congelate) in cui gli era stato anche cambiato un ammortizzatore, la sua #43 non è riuscita a ripartire in autonomia e quindi, dopo aver riacceso la vettura a spinta, si è dovuto accodare alle altre auto a pieni giri lasciando dunque punti preziosi a Sanchez che fino a quel momento si trovava senza forzare fra quinta e settima posizione.

Dopo una “seconda stage” (nuovo break al giro 125) con Love al comando, Smith a fasi alterne fra terzo e quinto posto, Sanchez in controllo dopo una mossa strategica per cercare anch’egli il punto aggiuntivo e Dye in rimonta, al pit stop decisivo doppio colpo di scena: sia la vettura di Sanchez che quella di Dye, arrivato in coda al rivale prima della caution, non riescono a riaccendersi sempre per difficoltà al motore, ma poi tutto si risolve.

Alla ripartenza Dye si conferma in gran forma e supera il rivale in pista tornando nella classifica virtuale a solo -1 dal titolo. Il sogno di Daniel dura però pochi minuti, poi la #43 rallenta improvvisamente, si crede un altro problema al motore e invece ha ceduto un altro ammortizzatore. La lunga sosta ai box segna la sua resa che diventa definitiva ai -32 quando ha accumulato 32 giri di ritardo: Nick Sanchez è dunque matematicamente il campione 2022 della ARCA Menards Series.

In palio c’è però ancora l’altro titolo: Jesse Love sembra in controllo e precede Grant Enfinger, sceso di categoria per un weekend approfittando della pausa della Truck Series, e Sammy Smith leggermente staccato. Negli ultimi giri, tuttavia, Love perde terreno fra doppiaggi e forse un po’ di braccino ed Enfinger lo raggiunge.

Inizia così il duello per la vittoria, i due si sorpassano a vicenda, si ostacolano e senza volere permettono il rientro di Smith che appena vede un varco ci si tuffa. In curva1 ai -3 Sammy attacca e, usando la sua Toyota tocca Love che va contro Enfinger, passa al comando andando a conquistare gara ed owners championship beffando un Jesse Love che aveva dominato (192 giri in testa su 200) e che non ci sta ad aver perso con un bump&run deciso e contestato – ma non esagerato – e quindi per un po’ prova a rovinare la festa ed il burnuot a Smith.

La classifica finale vede dunque Nick Sanchez (tre vittorie per lui nel 2022) campione piloti precedendo Daniel Dye di 14 punti malgrado i zero successi parziali, Caruth (quinto al traguardo) di 38 e Sammy Smith di 119 con il pilota JGR che ha pagato il fatto di aver saltato quattro delle prime cinque gare con annesso bonus presenza di 50 punti, fatto compensato con addirittura sei vittorie ed il titolo a squadre regalato al suo team.

Il futuro della ARCA Series deve essere ancora definito, sia per i piloti presenti, sia per il campionato in sé. Sanchez è dato vicino ad un team Chevy nei Truck anche se non ha sfigurato in Xfinity, Sammy Smith ha già corso pure lui in Xfinity con il JGR (addirittura terzo al Watkins Glen) che nel 2023 avrà almeno due sedili liberi date le partenze di Ty Gibbs e Brandon Jones. Pure Caruth si è fatto notare con prove relativamente buone soprattutto nei Truck mentre Dye deve ancora debuttare in NASCAR.

Dietro di loro, a parte qualche presenza part time come Taylor Gray, Jesse Love, Parker Chase e Connor Mosack (con alcuni di loro che hanno già debuttato per qualche gara in NASCAR), il vuoto assoluto in una categoria da rifondare dalle basi per garantire competitività e non avere gare con sole 8-10 vetture in lotta per la vittoria e le altre 10-12 a girare con ritmi nettamente più lenti e chiudere le gare staccate di diversi giri solo per portare a casa un infimo premio gara che spesso non basta nemmeno per pagare le spese.

Immagine: Twitter / Formula 1

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