Il weekend dei motori 19-21 agosto 2022

Motorsport
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di Redazione P300.it @p300it
23 Agosto 2022 - 17:16
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Segue l’elenco delle gare disputate nel weekend dei motori del 19-21 agosto 2022, con i link a tutti gli articoli di P300.it.

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NASCAR

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Super Formula

La Super Formula giapponese è tornata in azione dopo una lunga pausa con il doppio appuntamento sul circuito di Motegi, fortemente caratterizzato dal maltempo.

Gara 1 ha visto Naoki Yamamoto tornare alla vittoria dopo due anni, al termine di una gara disputata sotto una forte pioggia dove il pilota giapponese del TCS Nakajima Racing ha mantenuto la leadership dal primo all’ultimo giro avendo sempre la situazione sotto controllo. Nulla da fare per Sacha Fenestraz, capace di stare alle calcagna di Yamamoto per gran parte della gara non riuscendo però ad impensierirlo per la vittoria, accontentandosi di un buon secondo posto. Completa il podio il leader del campionato Tomoki Nojiri, terzo dopo aver effettuato alcuni sorpassi a inizio gara per risalire la classifica. Giù dal podio Tadasuke Makino e Sho Tsuboi, rispettivamente quarto e quinto al traguardo, mentre Ryo Hirakawa ha collezionato il secondo ritiro consecutivo per via di un testacoda alla curva 14 al 28° giro.

A differenza di quanto accaduto in Gara 1, Gara 2 si è disputata in condizioni d’asciutto e ha visto Yuhi Sekiguchi ottenere la sua prima vittoria stagionale. Il pilota giapponese ha costruito la propria vittoria in occasione del valzer dei pit stop, fermandosi all’11° giro per cambiare le proprie gomme dando vita ad un notevole undercut che dal sesto posto occupato al momento della sosta lo ha portato al comando al termine del 30° giro, quando anche Ryo Hirakawa è rientrato ai box per il cambio gomme.

Sekiguchi ha poi mantenuto la leadership fino alla bandiera a scacchi, mentre alle sue spalle Hirakawa si è portato rapidamente dal quarto al secondo posto dopo il cambio gomme, arrivando anche ad attaccare il suo compagno di squadra alla Carenex Team Impul per la vittoria all’ultimo giro, dove Sekiguchi è riuscito a difendersi egregiamente per ottenere la sua prima vittoria stagionale, a tre anni dal suo ultimo successo datato 2019. Hirakawa deve così accontentarsi della seconda posizione davanti a Tadasuke Makino, terzo e al suo secondo podio stagionale dopo quello ottenuto nel primo round di Suzuka.

Nojiri chiude Gara 2 al quarto posto, consolidando però la propria leadership nel campionato con 113 punti, costruendosi l’opportunità di conquistare il suo secondo titolo consecutivo in occasione del doppio appuntamento finale di Suzuka. Alle sue spalle in campionato troviamo Fenestraz, sesto in Gara 2 e secondo in campionato con 81 punti. Con un massimo di 46 punti ancora da assegnare, la matematica tiene ancora in gioco lo stesso Hirakawa, ora terzo con 79 punti. L’appuntamento per il gran finale del campionato Super Formula è previsto per il 29 e 30 ottobre sul circuito di Suzuka, dove verrà incoronato il campione della stagione 2022.

Indy Lights

La Indy Lights è andata in azione per il decimo round della propria stagione sull’ovale del World Wide Technology Racing di Saint Louis dove Matthew Brabham ha conquistato la sua seconda vittoria stagionale, tornando al successo che gli mancava dalla tappa inaugurale a St. Petersburg conquistando la sua prima vittoria nella serie su un ovale.

Il pilota australiano ha vinto la gara negli ultimi giri, realizzando il sorpasso per la vittoria ai danni di Linus Lundqvist a quattro giri dal termine, dopo che il pilota svedese ha comandato la gara dal primo giro dopo esser partito dalla pole position; il pilota svedese ha patito un eccessivo consumo delle gomme sul finale di gara che ha permesso a Brabham di recuperare il distacco accumulato nei giri precedenti per poi operare il sorpasso, con il leader del campionato che ha dovuto accontentarsi della seconda posizione.

Il podio è stato completato da Benjamin Pedersen, terzo e nuovamente sul podio dopo diverse gare sottotono approfittando anche dell’ennesimo incidente di Christian Rasmussen, autore di un’ottima gara con molti sorpassi che l’hanno portato fino al terzo posto prima di impattare contro il muro al 54° giro, non riuscendo a salvare la vettura dopo aver subito del sovrasterzo e rimediando dei danni abbastanza pesanti per poter continuare la gara. Giù dal podio Danial Frost e Hunter McElrea, autore di un weekend molto complicato concluso solamente al quinto posto.

A tre gare dal termine, Lundqvist mantiene saldamente la leadership del campionato con 480 punti contro i 372 di Brabham, che con questa vittoria si porta al secondo posto in classifica a -108 dal pilota svedese scavalcando McElrea, ora terzo a solo un punto dal suo connazionale australiano. La Indy Lights tornerà in azione il 4 settembre a Portland, per il dodicesimo e terz’ultimo appuntamento della stagione 2022.

ADAC Formula 4

La ADAC Formula 4 è andata in scena al Lausitzring per il quinto e penultimo round della stagione 2022, in cui la PHM Racing ha dominato la scena anche grazie all’assenza del team Prema in questo fine settimana.

Gara 1 ha visto Nikita Bedrin ottenere il successo in una gara fortemente condizionata dalla pioggia, infliggendo distacchi notevoli a tutti gli altri partecipanti, con Taylor Barnard secondo ad oltre 14 secondi di ritardo dal proprio compagno di squadra in seconda posizione. Il podio viene completato da Rasmus Joutsimies con la Jenzer, terzo davanti al rientrante Kacper Sztuka ad oltre 33 secondi dal vincitore Bedrin. Da segnalare il sesto posto di Zachary David nella sua prima gara in monoposto con la US Racing.

Gara 2 si è disputata in condizioni d’asciutto e ha visto Taylor Barnard tornare alla vittoria. Il pilota inglese ha condotto la gara per tutti i 20 giri percorsi, ottenendo così la seconda vittoria della sua stagione. Alle spalle del pilota inglese ha concluso Kacper Sztuka, bravo ad approfittare di una ripartenza dopo una Safety Car per portarsi alle calcagna di Bedrin superandolo per la seconda posizione all’ultimo giro dopo un lungo duello tra i due, con Nikita Bedrin relegato in terza posizione. Fuori dal podio Valentin Kluss e Jonas Ried, rispettivamente in quarta e quinta posizione consentendo alla PHM Racing di piazzare quattro piloti nelle prime cinque posizioni.

PHM Racing che in Gara 3 ha fatto anche meglio occupando l’intero podio, con Taylor Barnard capace di vincere per la seconda volta nel weekend rimontando dall’ottava posizione per via della griglia invertita. Il pilota inglese è riuscito a rimontare fino alla vetta per poi rendersi protagonista di un acceso duello con Bedrin negli ultimi giri, con quest’ultimo che in più occasioni ha cercato di avere la meglio sul suo compagno di squadra senza riuscirci. Il podio tutto a tinte PHM Racing è stato completato da Valentin Kluss, terzo e al suo primo podio in carriera in monoposto.

Nonostante il weekend di assenza, la classifica del campionato di ADAC Formula 4 vede Andrea Kimi Antonelli ancora con un buon vantaggio con i suoi 253 punti contro i 219 di Barnard, che al Lausitzring si è portato a -34 dal pilota italiano. Più staccati Rafael Camara e Nikita Bedrin, ora appaiati in terza posizione a quota 155 punti. La stagione della ADAC Formula 4 tedesca terminerà nel weekend che va dal 14 al 16 ottobre al Nürburgring, con l’ultimo round della stagione 2022.

EMX250

Con il Gran Premio dello Charente Maritime a Saint Jean d’Angély è andato in scena l’ultimo appuntamento del campionato europeo di motocross classe 250cc. Il titolo è andato, già nella giornata di sabato e senza sorprese, all’olandese Rick Elzinga sulla Yamaha del team Hutten Metaal, squadra che ha festeggiato il secondo titolo continentale dopo quello conquistato due anni fa con Thibault Benistant.

Nella prima manche Elzinga necessita di un 11° posto a prescindere dal risultato di Cornelius Tøndel (Fantic Maddii), il quale però decide di rendere il duello titolato ancora più scontato del previsto. Alla partenza, nonostante un cancelletto sfavorevole, la reattività delle due tempi trevigiane permette a Haakon Østerhagen e allo stesso Tøndel di occupare la prima e la seconda posizione all’holeshot ma quest’ultimo tocca Yago Martínez nella discesa che porta alla quarta curva e finisce a terra. Con Tøndel relegato alle ultime posizioni, Elzinga è pressoché certo del titolo già dopo poche centinaia di metri di gara.

Østerhagen guida la corsa sull’uomo del momento, Lucas Coenen (Husqvarna BT Racing), ma nel corso del quarto giro cade a sua volta spalancando le porte al belga che da quel momento inizia a praticare un altro sport rispetto alla concorrenza. Alle sue spalle è duello tra Martínez e il rientrante Maxime Grau (Husqvarna factory), mentre per il quarto posto sono altri due spagnoli, David Braceras (KTM Veritise) e Gerard Congost (KTM Jezyk) a tenere banco. Gara di rimessa per Elzinga che in successione cede il passo a Quentin-Marc Prugnières (Kawasaki Bud Racing) e a Camden McLellan (KTM TBS Conversions), con quest’ultimo in recupero dopo una scivolata. Il protagonista della seconda parte di manche è proprio Prugnières, che al termine di un lungo inseguimento ha ragione sia di Congost sia di Braceras e arriva poi ad insidiare le posizioni da podio, scavalcando Grau proprio all’ultimo giro.

Coenen vince per la sesta volta nelle ultime sette manche con un passo che per alcuni passaggi ha rasentato i tre secondi di vantaggio sui diretti inseguitori, con Martínez secondo e Prugnières terzo davanti a Grau. La rimonta di McLellan termina al sesto posto tra Braceras e Congost mentre Elzinga è campione con l’ottava posizione a fronte della 22esima di Tøndel, addirittura fuori dalla zona punti. Miglior piazzamento stagionale per Valerio Lata (KTM Marchetti) decimo, mentre Andrea Bonacorsi (Yamaha Hutten Metaal) è solo 17° dopo una partenza nelle ultime posizioni; 19° Morgan Bennati (Husqvarna MBT), autore invece di uno scatto fenomenale nella top ten, 20° Lorenzo Ciabatti (KTM MaxBart).

La grande sorpresa al via di gara-2 è l’holeshot del giovane azzurro Pietro Razzini (Husqvarna S11 Motorsport), che comanda per qualche curva prima di cedere il passo a Grau e Coenen. Al belga basta esattamente un giro per liberarsi anche di Coenen per prendersi la prima posizione e ricominciare così il suo show. Nelle retrovie invece restano coinvolti in un incidente sia Bonacorsi che Martínez, subito costretti al ritiro. Tøndel è quarto ma ben presto deve vedersela con Elzinga, che come in tante altre occasioni quest’anno ha ragione del norvegese, ma soprattutto con i rimontanti Prugnières e McLellan, che stanno facendo delle loro formidabili risalite un cavallo di battaglia.

Razzini sbaglia, fa spegnere la moto in un tornante a destra e da quel momento si spegne anche la sua luce, con un calo di prestazioni piuttosto repentino. Ne approfitta Elzinga ma dura poco, perché la sua Yamaha inizia a dare segnali di cedimento costringendo anche l’olandese a calare il passo e a cedere a Prugnières e McLellan, con il sudafricano che dopo qualche minuto di studio riesce a scavalcare anche il francese per la terza piazza.

Coenen conquista la settima vittoria nelle ultime otto manche precedendo Grau di 24 secondi e mezzo e prendendosi anche il successo assoluto davanti al pilota ufficiale Husqvarna e a Prugnières, quarto in gara-2 alle spalle di McLellan. Ottima prestazione per Lata, che termina quinto avendo ragione di Tøndel con uno strepitoso incrocio di traiettorie alla seconda curva, mentre Elzinga taglia il traguardo solo 12°. Razzini termina 19° alle spalle di Luca Ruffini (Gas Gas SM Action), ma ancora meglio fa Francesco Bassi (KTM Emmemotori) 15°.

La classifica finale del campionato vede dunque Elzinga trionfatore con 365 punti contro i 333 di Coenen, che sul filo di lana strappa a Tøndel (317) la seconda posizione. Lo sfortunato Bonacorsi termina solamente sesto dopo avere assaporato anche una top 3, preceduto da McLellan e Prugnières.

L’ultimo appuntamento della stagione iridata, il Gran Premio di Turchia ad Afyonkarahisar, assegnerà anche la corona continentale della classe Open oltre ad ospitare l’altrettanto decisivo round del mondiale femminile.

Immagine: Twitter / Ducati Corse, Yamaha Media Center, Husqvarna Media Center

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