Brembo

Il Sainz che non ti aspetti

di Alessandro Secchi
alexsecchi83 alexsecchi83
Pubblicato il 29 Settembre 2021 - 13:30
Tempo di lettura: 3 minuti
ARTICOLO DI ARCHIVIO
Il Sainz che non ti aspetti
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Sainz davanti a Leclerc in classifica dopo oltre metà campionato. Chi l’avrebbe pensato? E non è solo questione di punti…

Ricontrollando le statistiche per il sito mi sono imbattuto in un dato di cui non mi ero reso inizialmente conto, anche perché impegnato nell’analisi degli ultimi giri di Sochi. Sainz 112,5 punti, Leclerc 104.

Ho ricontrollato e no, nulla di sbagliato. Carlos Sainz è davanti in classifica a Charles Leclerc. Com’è possibile? Me lo aspettavo dopo 15 gare? No, onestamente: e credo che in molti siano dello stesso parere. Ma procedo con ordine.

Inizio contestualizzando i dati. Ci sono 8,5 punti di differenza ma c’è un MA grande come una casa. Prima di tutto va considerata una differenza sostanziale. Nelle tre gare che Carlos ha chiuso a podio, Charles è rimasto a secco di punti: Montecarlo, Budapest, Sochi sono valse un totale di 48 punti a zero in sole tre gare per lo spagnolo. Questo significa che, eccezion fatta per Le Castellet, dove entrambe le Ferrari sono rimaste fuori dalla top ten, nel resto delle gare Charles ha complessivamente raccolto 39,5 punti in più del suo nuovo compagno. Su quindici appuntamenti, quando entrambi sono arrivati al traguardo, il monegasco è arrivato davanti nove volte contro le quattro dello spagnolo.

Quindi, possiamo dire che il punteggio è leggermente bugiardo? Sì, lo possiamo dire. Eppure questo non deve inficiare la valutazione di Sainz: perché Carlos, in questa prima stagione, sta facendo molto bene, forse più di quanto ci si aspettasse all’inizio. Prima di tutto dobbiamo tenere conto del fatto che, così come tutti gli altri piloti oggetto di cambio casacca, ha avuto davvero poco tempo per adattarsi alla nuova monoposto. Tre giorni di test, lo diciamo da tempo, sono in insulto e una penalizzazione assurda per chi deve conoscere un nuovo team, una nuova macchina, nuove procedure e via dicendo. L’esempio di Ricciardo, che sta ingranando ora con la McLaren, è lampante.

Carlos è stato il pilota che si è adattato meglio da subito e che sta ottenendo i risultati migliori da “nuovo ingresso”. Ha commesso qualche errore in stagione, ma in linea generale è sempre piuttosto concreto. In condizioni difficili, come a Budapest e Sochi, ha mostrato intelligenza e sfruttato l’esperienza ormai di qualche anno, come nella scelta della strategia pochi giorni fa.

In generale Leclerc ha qualcosa in più dal punto di vista della prestazione pura, ma il livello di Carlos in questo primo anno è assolutamente di tutto rispetto. Forse lo si dava per spacciato sin dall’inizio visto quanto successo nelle ultime stagioni a Maranello tra Charles e Vettel, invece Sainz sta tenendo molto bene il confronto ed è più avanti di quanto avrei immaginato visto il cambio di squadra.

La mia curiosità è per il 2022, quando si partirà da zero con le nuove monoposto senza progettazioni “pregresse” e quindi senza adattamenti iniziali per uno o l’altro pilota. Potrebbero esserci delle sorprese e, magari, non solo in casa Ferrari.

Immagine: Twitter / Ferrari


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