Gary Hartstein, ex-medico operante in F1, è tornato a farsi sentire. Il medico, sollevato dall’incarico in F1, aveva iniziato a farsi notare per i suoi pareri, inizialmente puntuali ed estremamente ben spiegati sul suo blog, sull’incidente occorso a Michael Schumacher, pur non essendo parte dello staff medico che aveva e ha in cura il sette volte campione del mondo e pur non avendo in mano alcuna cartella clinica del tedesco. Poi, i suoi post avevano preso una vena polemica, attaccando l’entourage del tedesco per come aveva scelto di gestire il flusso d’informazioni, per poi passare a dei post polemici verso l’ex-datore di lavoro, la FIA.
Hartstein, quindi, è tornato alla carica, prendendosela con il suo sostituto, Jean-Charles Piette, delegato di Gerard Saillant, a capo della commissione medica della FIA. Secondo il medico americano, Piette è “responsabile della disastrosa operazione di soccorso a terra” dell’incosciente Bianchi, e crede che la FIA ora sia “colpevole” della morte del francese.
Inoltre, Hartstein reputa che Piette non abbia la preparazione adeguata per il ruolo: “E’ un dottore, ma non ha esperienze in traumi. E prima di arrivare in F1, non è mai stato a una gara in qualità di medico. Il mondo delle corse è molto piccolo, ci conosciamo tutti, ma non avevo mai sentito quest’uomo prima d’ora”.
“Saillant, Piette e Todt sono tutti amici, perché non dare al tuo amico uno dei migliori lavori del mondo?” ha aggiunto l’americano “Non sono arrabbiato perché ho perso questo lavoro, ma per il fatto che abbiano scelto qualcuno che non è preparato per questo compito molto serio”.
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