Con Mercedes a posto fino al 2025 e Red Bull che ha già abbastanza ricambio in casa, il dubbio rinnovi si sposta su Ferrari
Alla fine il rinnovo è arrivato: Lewis Hamilton resta in Mercedes per altri due anni e lo stesso vale per George Russell, a sua volta confermato ancora per due stagioni. Il team di Brackley, quindi, ha deciso di chiudere questo ciclo regolamentare senza toccare la coppia al volante.
Se il rinnovo di Russell poteva essere prevedibile, il caso Hamilton ha tenuto banco per diverse settimane, come già successo tra l’altro in passato. Il sedile di Lewis, al di là delle attuali difficoltà Mercedes, poteva essere una preda di mercato ambita per altri piloti o per un vero e proprio ribaltone.
Nei mesi scorsi, complice la comprensione dell’inadeguatezza della SF-23, Charles Leclerc era stato accostato alla Mercedes nell’ipotesi in cui Lewis avesse deciso di appendere il casco al chiodo. Sia il monegasco che Sainz hanno un contratto in scadenza a fine 2024 e, quindi, con un anno che manca per arrivare alla conclusione dell’attuale ciclo tecnico.
Sainz è da tempo sussurrato come potenziale acquisto della futura Audi dal 2026. E, nel caso, ci sarebbe quel buco del 2025 da chiarire. Poi c’è da capire quale sarà il futuro di Charles. Per molti anche il solo dubbio che possa lasciare la Ferrari è accostabile alla blasfemia e lui, effettivamente, è il primo a continuare a sostenere di voler vincere con la Rossa. Arriverà però a fine 2024 chiudendo la sesta stagione in rosso e, se non avrà ancora ottenuto l’obiettivo, potrebbe anche essere lecito guardarsi attorno.
L’eventuale problema sarebbe il dove accasarsi. La strada Red Bull è ovviamente non percorribile fino a quando ci sarà Verstappen. Il secondo sedile, invece, sembra il parco giochi privato di Helmut Marko insieme ai due di AlphaTauri. Difficile immaginare che un top possa essere messo a fianco all’olandese. Mercedes, come detto, è occupata. Con la coppia McLaren decisamente solita tra Norris e Piastri, l’unica alternativa possibile potrebbe essere Aston Martin: Alonso è in scadenza proprio a fine 2024, mentre quello di Stroll è un capitolo evidentemente a parte. Se l’asturiano decidesse di chiudere la sua esperienza in F1, alla veneranda età di 43 anni, potrebbe liberarsi un sedile effettivamente affascinante.
Ne sapremo di più probabilmente tra un annetto. Il vero ribaltone sembra rimandato quindi al 2026: con il nuovo regolamento è possibile che si mischino diverse carte. Fino ad allora la situazione, anche con il rinnovo Mercedes, rimarrà per lo più definita. A meno di ribaltoni dalle parti di Maranello.
Immagine: Media Merdedes
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