Gran Premio di Macao: Huff vince l’ottava, a Rosenqvist la Formula 3

Motorsport
Tempo di lettura: 6 minuti
di Federico Benedusi @federicob95
22 Novembre 2015 - 13:20
Home  »  Motorsport

Il Gran Premio di Macao è da oltre sessant’anni sinonimo di spettacolo e colpi di scena tra grandi piloti, e l’edizione 2015 (la 62esima) non si è smentita. Le quattro categorie principe hanno offerto uno show di prima qualità su un tracciato considerato ostico e ricco di insidie e anche per questo ritenuto uno dei più belli al mondo.

La prima gara andata in scena, ieri, è stata la Superbike, giunta alla 49esima gara sul Guia Circuit. Dopo avere dominato prove ufficiali e warm-up, Martin Jessopp ha dovuto cedere dinnanzi all’offensiva di Peter Hickman. Il primo, scattato dalla pole, ha provato ad interpretare il ruolo della lepre in sella alla sua BMW, ma la sua fuga è durata circa fino a metà gara prima di dovere rallentare il passo a causa dell’usura delle gomme. Hickman, mantenutosi a distanza ravvicinata rispetto all’avversario, ne ha approfittato trionfando per la prima volta sul cittadino dell’ex-colonia portoghese. Il podio è stato completato dall’otto volte vincitore della corsa, Michael Rutter, per un podio tutto BMW, seguito da John McGuinness che all’ultimo giro si è reso protagonista di un autentico capolavoro superando Gary Johnson all’esterno del curvone Dona Maria. Ritirato invece Stuart Easton, già quattro volte campione qui e al rientro dopo la frattura ad una gamba rimediata in luglio a Brands Hatch: Easton, passato nel frattempo dalla Kawasaki alla Yamaha, ha faticato durante tutte le prove cronometrate, ma in gara ha presto raggiunto il gruppo in lotta per la terza posizione, dovendosi però fermare per un problema meccanico.

Nel corso della notte italiana è andato in scena il resto del programma. La corsa delle vetture turismo vedeva impegnate, per la prima volta, le TCR al posto del WTCC che aveva gareggiato qui nelle ultime dieci stagioni. In palio c’era anche il primo titolo di campione internazionale della serie, in gioco tra Stefano Comini, Pepe Oriola e Jordi Gené. La pole è andata a Robert Huff, trionfatore per sette volte negli anni del mondiale e presente qui una tantum alla guida di una Honda Civic, al suo fianco il compagno di squadra Kevin Gleason, poi Comini, Gené e Oriola. Il primo start vede Huff controllare abbastanza agilmente Gené alle sue spalle, mentre nelle retrovie Francisco Mora demolisce la sua Seat alla curva Mandarin. Incurante di quanto accaduto, il pilota di Hong Kong Kenneth Lau va ad impattare violentemente contro la vettura del portoghese, dopo avere toccato anche Frank Yu. Safety Car e situazione neutralizzata, con Mora che viene portato in ospedale per accertamenti medici. Alla ripartenza, di nuovo Huff al comando davanti alle Seat di Gené, Comini e Oriola, mentre Gleason aveva perso posizioni già al semaforo verde. Oriola le prova tutte per superare Comini, ma lo svizzero mantiene la terza posizione con la solita grinta, nonostante il ginocchio sinistro a dir poco malconcio dopo l’incidente domestico di due mesi fa (frattura del menisco e del legamento crociato). Huff vince così la sua ottava gara a Macao, davanti a Gené, mentre Comini porta a sette le lunghezze di vantaggio su Oriola.

La partenza di gara-2 e l’apocalisse hanno qualcosa in comune. Huff e Gené si toccano alla prima curva finendo contro il muro esterno e coinvolgendo altri nove concorrenti che sopraggiungevano da dietro. Nessun particolare problema fisico per gli incidentati (solo una costola rotta per Gené) e bandiera rossa per permettere ai marshall di rimettere in ordine la pista. Comini e Oriola dunque si trovano in cima al gruppo, con lo spagnolo che deve vincere e sperare che qualcun altro si inserisca davanti all’avversario. Di nuovo, Oriola sferra attacchi ripetuti nel tentativo di conquistare la vittoria fino a quando, all’inizio dell’ottavo giro, rompe il radiatore dopo una violenta tamponata. Strada spianata per Comini che vince gara e titolo davanti ad Andrea Belicchi e al russo Mikhail Grachev. Weekend sfortunato per Gianni Morbidelli, alle prese con il motore della sua Honda Civic: solo un sesto ed un quarto posto per il pesarese, per il quarto posto in classifica finale.

Viene dunque il turno della categoria GT, quest’anno definita Coppa del Mondo FIA. In pole parte il vincitore in carica, Maro Engel su Mercedes, dopo la penalità inflitta a Stefan Mücke per un’infrazione commessa durante la qualification race. Edoardo Mortara, trionfatore nel 2011, 2012 e 2013, scatta anch’egli dalla prima fila. L’Audi dell’italiano parte forte, ma Engel riesce a riprendersi subito la prima posizione sul lungo rettilineo precedente la curva Mandarin. Mortara subisce anche il ritorno di van der Zande, sulla seconda Mercedes SLS, e di Mücke. La situazione rimane invariata per una decina di giri, poi van der Zande tocca un muretto ed è costretto a rallentare con la ruota posteriore sinistra che striscia sul parafango. Mücke lo attacca alla stretta curva dell’Hotel Lisboa, ma l’olandese lo porta fuori traiettoria e le Audi di Mortara e Rast ne approfittano. Mücke e la sua Aston Martin riescono poi comunque ad avere ragione di van der Zande. Poco dopo entra in pista la Safety Car per rimuovere la Porsche del thailandese Inthraphuvasak e la classifica si congela. A due tornate dalla fine, con la gara in procinto di ripartire, ecco che un’altra Porsche, quella del canadese Shen, si pianta contro le barriere: bandiera rossa e corsa conclusa in anticipo con Engel vincitore su Mortara e Rast. Dopo la gara, Mortara viene penalizzato di 20″ per partenza anticipata e il terzo gradino del podio passa a Mücke, con il nostro portacolori retrocesso al sesto posto.

Il gran finale lo ha offerto la Formula 3. Dopo la discutibile penalità inflitta ad Antonio Giovinazzi al termine della gara di qualifica, Felix Rosenqvist parte dalla prima posizione alla caccia del “back to back”, ossia del secondo successo consecutivo su questa pista. Charles Leclerc, monegasco, scatta al suo fianco. Al via è proprio Leclerc a sorprendere Rosenqvist, con una fortissima staccata all’Hotel Lisboa. Rosenqvist risponde all’inizio del secondo giro, ma Leclerc non si arrende e ripete la stessa identica manovra del passaggio precedente, mantenendo il comando. Anche questa gara viene interrotta con bandiera rossa, per l’incidente che coinvolge Menezes, Tveter e Takaboshi. La ripartenza premia, questa volta, Rosenqvist mentre Leclerc viene superato anche dal britannico MacLeod. Mentre Rosenqvist prende vantaggio, dalla decima alla quinta posizione è risalito proprio Giovinazzi, che si posiziona in scia ad Alexander Sims. Leclerc si riprende la posizione su MacLeod, prima che quest’ultimo sbatta a Moorish Hill mettendo fine alla propria gara. Sims eredita così il terzo posto, insidiato da Giovinazzi che tuttavia non riesce a prendersi l’ultima piazza del podio. Rosenqvist centra così la seconda vittoria a Macao, primo a completare una doppietta dopo Mortara (2009-2010), seguito da Leclerc e Sims. Giovinazzi è quarto mentre Alessio Lorandi è settimo, davanti allo young driver Ferrari Lance Stroll.

Con questo ultimo, importante appuntamento inizia il lungo letargo invernale che porterà ad una nuova stagione di corse. L’edizione numero 63 del Gran Premio di Macao si svolgerà dal 18 al 20 novembre 2016.

Immagine copertina: macau.grandprix.gov.mo

Leggi anche

Tutte le ultime News di P300.it

È vietata la riproduzione, anche se parziale, dei contenuti pubblicati su P300.it senza autorizzazione scritta da richiedere a info@p300.it.

LE ULTIME DI CATEGORIA
Lascia un commento

Devi essere collegato per pubblicare un commento.

COLLABORIAMO CON

P300.it SOSTIENE

MENU UTENTE

REGISTRATI

CONDIVIDI L'ARTICOLO