10° GRAN PREMIO DEL BAHRAIN – SAKHIR
Round 3/19 – 4/5/6 Aprile 2014
900° Gran Premio
LEGGI LA STORIA DEL GRAN PREMIO DEL BAHRAIN
PRESENTAZIONE
La Formula 1 arriva in Bahrain ad una sola settimana di distanza dal Gran Premio della Malesia che ha visto, per la seconda volta in stagione, il dominio delle Mercedes. Se in Australia il ritiro di Hamilton aveva lanciato un allarme affidabilità per le frecce d’argento, che comunque erano andate a vincere il Gran Premio con Nico Rosberg, sul circuito di Sepang il team di Brackley ha conquistato una perentoria doppietta con Hamilton davanti a Rosberg, lasciando solamente le briciole agli avversari.
La Red Bull sembra essere al momento la seconda forza del mondiale: dopo una prima gara difficile in Malesia, condizionata da problemi alla power unit, Vettel ha conquistato a Sepang il gradino più basso del podio dietro alle imprendibili Frecce d’Argento; ancora una volta invece Ricciardo è stato molto sfortunato: squalificato in Australia a causa di un eccessivo consumo di carburante, in Malesia ha vissuto una vera e propria Odissea: al terzo pit stop la ruota anteriore sinistra non è stata inserita correttamente e alla ripartenza aveva iniziato a staccarsi; Ricciardo si era subito fermato per essere riportato ai box dai suoi meccanici per completare l’operazione, ma nel frattempo aveva ormai perso un giro; come se non bastasse dopo essere ripartito ha subito un cedimento strutturale dell’ala anteriore nel passaggio su un cordolo e, ciliegina sulla torta, gli è pure stato comminato uno stop&go di 10 secondi per “unsafe release” che è stato successivamente tramutato in una penalità di 10 posizioni sulla griglia da scontare nel Gran Premio del Bahrain a causa del suo prematuro ritiro.
La Ferrari, quarta con Alonso, si è mostrata in Malesia come la terza forza del mondiale, ma al momento sembra che più che attaccare la Red Bull debba pensare a difendersi degli attacchi della Force India, quinta al traguardo con il sempre ottimo Hulkenberg; l’altra Ferrari, quella di Raikkonen, ha invece visto la propria gara rovinata da una collisione ad inizio gara con Kevin Magnussen che ha forato la gomma posteriore destra del finlandese; Raikkonen ha poi provato a rimontare, ma con la vettura danneggiata nell’incidente non ha potuto far di meglio del dodicesimo posto. Williams e McLaren sono invece uscite ridimensionate dalla gara di Sepang, dove hanno accumulato un distacco di quasi un minuto e mezzo dal vincitore.
Il Gran Premio della Malesia ha anche visto assegnare le prime penalità sulla patente a punti da parte dei commissari, in verità assurde e decisamente sproporzionate rispetto alle colpe: il primo a essere colpito dalla scure dei commissari è stato Bottas, reo di aver ostacolato Ricciardo in qualifica e penalizzato, oltre che con una retrocessione sulla griglia di partenza, con 2 punti di penalità sulla patente; una punizione ridicola se si pensa alla quantità d’acqua che c’era in pista in qualifica che impediva ai piloti di vedere nitidamente negli specchietti e al fatto che Ricciardo, indipendentemente da quell’episodio, era riuscito ad approdare in Q3 al contrario del pilota finlandese. Il giorno dopo è stata la volta di Kevin Magnussen e Jules Bianchi, penalizzati anch’essi di due punti per due collisioni avute a inizio gara con Kimi Raikkonen e Pastor Maldonado che in tempi non troppo remoti sarebbero state classificate come semplici incidenti di gara; se il danese ha effettivamente una responsabilità nella collisione con Raikkonen, non altrettanto si può dire di Bianchi che era finito addosso a Maldonado dopo aver forato la gomma posteriore sinistra a seguito di un contatto con la Toro Rosso di Vergne.
A questo punto sorge spontanea una riflessione: negli ultimi anni la Federazione ha approvato una serie di regole quantomeno discutibili con l’obiettivo di aumentare il numero di sorpassi in pista, come il DRS e le Pirelli a degrado rapido, ma nonostante questo si ostina a voler cercare e punire i responsabili per ogni collisione, anche minima, che avviene durante una manovra di sorpasso, non tenendo conto del fatto che certi episodi possono accadere nelle lotte corpo a corpo; insomma da un lato mira ad attirare a sè il pubblico tramite un gran numero di sorpassi facili (se non “finti”) propiziati dagli artifici introdotti negli ultimi anni, dall’altro porta i piloti ad evitare la lotta corpo a corpo (che poi è ciò che attira la maggior parte dei telespettatori) per non correre il rischio di subire sanzioni.
Il circuito dove si svolge il Gran Premio sorge ad una ventina di km a sud-ovest della capitale del Bahrain, Manama, ed è stato uno dei primi ad uscire dalla matita dell’architetto Hermann Tilke; costruito tra la fine del 2002 e l’inizio del 2004, il Sakhir International Circuit è caratterizzato da 4 lunghi rettilinei e da un gran numero di curve lente che li raccordano. Oltre a quella da Gran Premio, l’impianto di Sakhir offre altre cinque configurazioni possibili tra le quali spicca il l’Endurance Circuit che presenta all’uscita della curva 4 una serie di curve e controcurve molto lente che portano la lunghezza del tracciato ad oltre 6 km; questa versione della pista era stata utilizzata per il Gran Premio del 2010 in occasione dei 60 anni dalla nascita del Campionato del Mondo di Formula 1, ma è stato abbandonato per le successive edizioni. Da quest’anno il Gran Premio del Bahrain diventa la terza gara di Formula 1 a corrersi sotto le luci artificiali, dopo Singapore e Abu Dhabi: per celebrare i 10 anni dall’arrivo della Formula 1 nel piccolo regno arabo, gli organizzatori della gara hanno deciso che il Gran Premio partirà all’imbrunire, alle ore 18 locali, e terminerà in serata.
DATI E RECORD
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[tab title=”INFO CIRCUITO”]
Lunghezza del circuito: 5,412 km
Giri da percorrere: 57
Distanza totale: 308,238 km
Numero di curve: 15
Senso di marcia: orario
Mescole Pirelli: soffice/media
Apertura farfalla: 63% della percorrenza
La nostra pagina WIKI sul Circuito di Sakhir
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[tab title=”RECORD”]
Giro gara: 1:30.252 – M Schumacher – Ferrari – 2004
Distanza: 1h28:34.875 – M Schumacher – Ferrari – 2004
Vittorie pilota: 3 – F Alonso
Vittorie team: 4 – Ferrari
Pole pilota: 2 – M Schumacher, S Vettel
Pole team: 3 – Ferrari
Km in testa pilota: 819 – S Vettel
Km in testa team: 1.124 – Ferrari
Migliori giri pilota: 2 – S Vettel
Migliori giri team: 3 – Ferrari
Podi pilota: 5 – K Raikkonen
Podi team: 9 – Ferrari
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[tab title=”ALBO D’ORO”]
Tutti i Risultati del GP del Bahrain
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[tab title=”ORARI IN TV”]
Venerdì 4 Aprile
14:00-15:30 (13:00-14:30) Prove Libere 1 – Sky Sport F1/Rai Sport 2
18:00-19:30 (17:00-18:30) Prove Libere 2 – Sky Sport F1/Rai Sport 2
Sabato 5 Aprile
15:00-16:00 (14:00-15:00) Prove Libere 3 – Sky Sport F1/Rai Sport 2
18:00-19:00 (17:00-18:00) Qualifiche – Sky Sport F1/Rai Due
Domenica 6 Aprile
18:00 (17:00) Gara – Sky Sport F1/Rai Uno
Tra parentesi gli orari per l’Italia.
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Ricordiamo a tutti che potete postare il vostro pronostico per il GP del Bahrain sul nostro FANTAPRONOSTICI
Per i testi, anteprima a cura di Andrea Gardenal. Riassunto storico (WIKI) a cura di Francesco Ferrandino. Mappa circuito a cura di Francesco Ferraro. Scheda circuito a cura di Federico Benedusi. Impaginazione a cura di Alessandro Secchi.
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