GP2 Red Bull-Ring: Vandoorne imperiale in gara-1, Sirotkin sul podio con Rapax

GP2 Series
Tempo di lettura: 4 minuti
di Federico Benedusi @federicob95
20 Giugno 2015 - 17:25
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Che decida di partire con gomme Soft e rimontare dopo la sosta con le Super Soft (come in Bahrain) o viceversa (come oggi), Stoffel Vandoorne è sempre il vincitore della feature race della GP2 Series. In Austria infatti il belga della ART Grand Prix ha calato il poker per quanto riguarda le gare del sabato con sosta obbligatoria, ampliando ulteriormente il vantaggio nella classifica generale.

Dopo essere partito per la terza volta in pole ha mantenuto il comando, cercando subito un allungo nonostante la Virtual Safety Car dichiarata per i detriti rimasti in pista dopo un incidente alla Remus che ha chiuso in anticipo la gara di Berthon. Nemmeno un cambio gomme decisamente lento lo ha fermato, Vandoorne si è liberato subito di Matsushita e Sirotkin che lo avevano scavalcato dopo la sosta e si è lanciato all’inseguimento dei piloti che, essendo partiti con le gomme morbide, puntavano al rush finale con le Super Soft.

A suon di giri veloci sono stati Lynn, Markelov e Gasly a dare spettacolo al comando, con il francese della DAMS andato poi in calo dopo diversi passaggi trascorsi al comando delle operazioni. Lynn, partito male, si è liberato di Marciello già nei primi giri scavalcando infine il compagno di squadra alla diciannovesima tornata.

La strategia di Lynn non ha però funzionato, complice forse un paio di giri di troppo nello stint con gomme Soft. Dopo la sosta si è infatti ritrovato dietro a Vandoorne, Sirotkin, Matsushita e Rossi, liberandosi dello statunitense e del giapponese solo durante gli ultimissimi giri, conquistando così il terzo posto finale.

Buonissima gara anche per Sirotkin, trovatosi virtualmente in testa dopo la sosta obbligatoria ma costretto a cedere subito a Vandoorne complici le gomme fredde. Il russo è salito nuovamente sul podio con la vettura preparata dal team italiano Rapax, dopo il terzo posto della sprint race di Montecarlo. A metà gara, l’ex young driver della Sauber è stato pure indagato per un presunto unsafe release, conclusosi tuttavia in un nulla di fatto.

Alle spalle di Lynn si è piazzato Nobuharu Matsushita, partito dalla prima fila e autore di una gara costante. Fermatosi insieme a Sirotkin, ha battagliato con lui per diversi giri fino all’arrivo di Alexander Rossi dalle retrovie. Lo statunitense della Racing Engineering ha scavalcato il giapponese al ventiduesimo giro, ma una foratura lenta lo ha rallentato nel finale costringendolo al sesto posto sotto la bandiera a scacchi. Davanti a lui ha concluso un eccezionale Artem Markelov, autore di una gara sontuosa e culminata nel sorpasso all’esterno su Gasly alla curva Rauch durante il diciannovesimo giro.

Sempre in casa Russian Time, decisamente in ombra Mitch Evans, undicesimo al traguardo. Il neozelandese ha poi guadagnato una posizione grazie alla penalità inflitta a Robert Vişoiu, per un eccesso di velocità in pit lane.

Delusione vera di giornata è però Raffaele Marciello, che dopo avere perso tre posizioni al termine della Virtual Safety Car ha continuato a lottare con la propria vettura, afflitto probabilmente da un problema tecnico. Per il pilota della Trident è arrivato solo un quindicesimo posto, a cinquanta secondi dal vincitore.

La pole per la seconda manche di domani è andata a Nick Yelloly e alla sua Hilmer, ottavo al traguardo dopo una buona partenza ma poi superato da Lynn, Markelov e Haryanto che correvano su una diversa strategia. L’indonesiano della Campos partirà al suo fianco.

In classifica generale, come detto, Vandoorne aumenta notevolmente il proprio vantaggio con 143 punti contro i 78 di Rossi e i 55 di Haryanto. Tra le squadre, ART Grand Prix ha 162 punti, Racing Engineering 92 e Campos Racing 76.

Domani, la sprint race prenderà il via alle 10:35, in diretta su SkySport F1.

Risultati:

gp2autgara

Immagine copertina: gp2series.com

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