Strepitosa prestazione di Mitch Evans che ha conquistato la feature race (che rappresentava la 200esima gara nella storia della GP2) anche sulla pista di Hockenheim, dopo la vittoria ottenuta a Silverstone due settimane fa. Il neozelandese, scattato quindicesimo, si è prodigato in una grande rimonta che lo ha portato al comando dopo il pit stop obbligatorio. Il 20enne pilota della Russian Time ha poi resistito all’assalto finale di Vandoorne e Palmer con gomme più performanti e fresche. Il belga ed il britannico leader della classifica generale si sono dovuti accontentare delle altre due piazze sul podio.
Confusione al semaforo verde causata da Tom Dillmann. Il francese, che ha rimpiazzato Alexander Rossi sulla Caterham, rimane fermo in griglia di partenza e tutti i piloti alle sue spalle sono bravi ad evitarlo. L’attenzione si sposta poi alla Parabolika, dove Markelov si tocca con Lancaster: per il russo è il ritiro, mentre l’inglese retrocede in ultima posizione. Pochi metri più avanti, al tornante Spitzkehre, Sergio Canamasas sbaglia le misure della staccata, si intraversa e centra la Lazarus di Conor Daly, che si gira. Entrambi finiscono in fondo alla classifica.
Nel frattempo, Palmer scatta male dalla pole position, venendo sopravanzato da Vandoorne, mentre Coletti mantiene la terza piazza. Pregevole start anche per Cecotto, che risale da decimo a sesto, alle spalle di Nasr e Pic e davanti a Raffaele Marciello.
I detriti lasciati da Daly e Canamasas provocano l’ingresso della Safety Car, che neutralizza la gara per tre tornate. Bagarre alla ripartenza, con Evans che alla Spitzkehre infila sia Trummer che Rossi. Lo statunitense, appena ingaggiato dal team Campos per sostituire Kimiya Sato, si trova schiacciato tra le due vetture in battaglia con lui, danneggiando un braccetto della sospensione e terminando così la sua gara.
Marciello strappa a Cecotto la sesta posizione durante il sesto giro, mentre Leal e Lancaster sono i primi a rientrare per il cambio gomme. Passa un’altra tornata, ed Evans si libera anche di Richelmi per l’ottavo posto.
Il neozelandese non è tuttavia pago, e durante il nono giro scavalca anche Cecotto, mentre alle sue spalle anche Richelmi rientra per la sosta. In breve, Evans recupera terreno su Pic e Marciello che lo precedono. Ma la gara del francese e dell’italiano viene gravemente compromessa al pit stop, effettuato all’undicesimo giro: entrambi fanno spegnere il motore della Dallara durante la sosta, probabilmente a causa dell’elevata temperatura atmosferica che mette il propulsore in protezione per evitare che si surriscaldi.
Evans ha dunque vita facile nel recuperare due posizioni e rientra al tredicesimo giro. Il lavoro dei meccanici della Russian Time tuttavia non è eccelso, e Richelmi riconquista la posizione sul campione GP3 2012. Tra i due si scatena un duello che al diciassettesimo passaggio vede Evans superare definitivamente il monegasco della DAMS. I due procedono comunque in tandem, arrivando velocemente sugli ultimi piloti a dovere ancora effettuare il pit stop: al diciannovesimo giro superano Canamasas, due giri dopo tocca a Dillmann.
Alla fine del ventunesimo giro è Cecotto a cambiare le gomme, mentre tre giri dopo rientrano anche Palmer e Coletti, seguiti poi da Vandoorne, Nasr e, da ultimo, Trummer.
La strategia di Evans si rivela vincente, e al termine del giro di soste conquista la prima posizione su Vandoorne e le DAMS di Palmer e Richelmi. Seguono Quaife-Hobbs e Leal, rientrati presto ed in difficoltà con le gomme medie. Ne approfittano gli inseguitori, in particolare Cecotto, Coletti, Berthon e Nasr. Gli ultimi tre si scambiano ripetutamente le posizioni, con Coletti e Nasr che alla fine si trovano a lottare per la sesta piazza.
In grande rimonta anche Simon Trummer con gomme morbide. Lo svizzero è abile a liberarsi contemporaneamente di Quaife-Hobbs e Berthon e a guadagnare la settima posizione. Il degrado delle gomme medie mette in difficoltà Richelmi, che al trentacinquesimo giro subisce il sorpasso di Cecotto e il giro successivo deve cedere anche a Coletti e Nasr. Il brasiliano della Carlin approfitta della bagarre per scavalcare anche lo stesso Coletti.
Non finisce qui: Nasr si riporta prontamente su Cecotto, attaccandolo al penultimo giro alla Onkokurve, che immette nel Motodrom. Il venezuelano tira la staccata al brasiliano ma finisce nella ghiaia. Anche la traiettoria di Nasr non è impeccabile, e Coletti ne approfitta risalendo quarto. Cecotto, con gomme rovinate, all’ultimo giro viene scavalcato anche da uno scatenato Trummer.
Secondo successo per Evans, che è più bravo di Richelmi nel gestire i pneumatici medi, con Vandoorne e Palmer alle sue spalle e Coletti che esce vincitore dalla battaglia per il quarto posto. Completano la zona punti Nasr, Trummer, Cecotto, Berthon, Sørensen e un Richelmi ormai sui cerchioni. Diciassettesima posizione per Raffaele Marciello, che ancora una volta si vede costretto a rimontare dalle posizioni di rincalzo.
Palmer, grazie al settimo podio stagionale, si porta a 164 punti, seguito da Nasr a 115 e Cecotto a 100. Prepotente rimonta di Evans, ora quarto a 92 davanti a Coletti e Vandoorne. Anche DAMS conserva la leadership tra le squadre con 24 punti di vantaggio sulla Carlin.
La sprint race andrà in scena domattina, alle 10:35, sempre in diretta su SkySport F1.
Risultati:
1 | Mitchell Evans | Russian Time | 38 giri in 58:15.099 |
2 | Stoffel Vandoorne | ART Grand Prix | 0.414 |
3 | Jolyon Palmer | DAMS | 2.755 |
4 | Stefano Coletti | Racing Engineering | 20.191 |
5 | Felipe Nasr | Carlin Motorsport | 20.687 |
6 | Simon Trummer | Rapax Team | 23.432 |
7 | Johnny Cecotto Jr. | Trident Racing | 30.583 |
8 | Nathanaël Berthon | Venezuela GP Lazarus | 33.160 |
9 | Marco Sørensen | MP Motorsport | 35.879 |
10 | Stéphane Richelmi | DAMS | 36.857 |
11 | René Binder | Arden International | 37.111 |
12 | Tom Dillmann | Caterham Racing | 38.081 |
13 | Takuya Izawa | ART Grand Prix | 43.096 |
14 | Adrian Quaife-Hobbs | Rapax Team | 47.572 |
15 | Sergio Canamasas | Trident Racing | 49.996 |
16 | Julián Leal | Carlin Motorsport | 58.217 |
17 | Raffaele Marciello | Racing Engineering | 1:02.333 |
18 | André Negrão | Arden International | 1:04.818 |
19 | Arthur Pic | Campos Racing | 1:05.181 |
20 | Daniel Abt | Hilmer Motorsport | 1:09.082 |
21 | Conor Daly | Venezuela GP Lazarus | 1:09.244 |
22 | Rio Haryanto | Caterham Racing | 1 giro |
Ret | Jon Lancaster | Hilmer Motorsport | 14 giri |
Ret | Daniël de Jong | MP Motorsport | 26 giri |
Ret | Alexander Rossi | Campos Racing | 33 giri |
Ret | Artem Markelov | Russian Time | 38 giri |
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