Incerta fino alla fine la sprint race della GP2 Series ad Hockenheim, gara condizionata dalla pioggia caduta nei minuti precedenti il via. Stefano Coletti ha vinto la sua prima gara stagionale grazie ad una strategia tanto azzardata quanto azzeccata, davanti a Felipe Nasr e Stoffel Vandoorne. Il belga non ha seguito la tattica di Coletti e Nasr, venendo penalizzato poi anche da un errore di guida. Corsa in difesa invece per il leader della classifica, Jolyon Palmer, sesto al traguardo.
La pista bagnata invita comunque all’azzardo diversi piloti in griglia: tra i primi cinque in griglia, ben quattro (Cecotto, Trummer, Nasr, Coletti) partono con le gomme slick, nonostante sin dal giro di ricognizione appaia chiaro come l’asfalto sia troppo bagnato. Brutta partenza infatti per tutti i piloti sopracitati, con il poleman Nathanaël Berthon che ha vita relativamente facile nel mantenere il comando.
Alla prima curva, il protagonista è ancora Cecotto, che si scontra con Stéphane Richelmi e va in testacoda: l’olio del cambio del monegasco della DAMS finisce sul motore provocando un incendio e costringendo Richelmi a parcheggiare prima della seconda curva. Ottimo start anche per il dominatore della gara di ieri, Mitch Evans, che si porta subito secondo.
Ma lo scontro Richelmi-Cecotto provoca l’ingresso della Safety Car, impedendo ai piloti partiti con le rain di accumulare vantaggio sugli avversari con le slick, retrocessi tutti quanti in fondo alla classifica.
La corsa riprende dopo quattro giri con un Berthon visibilmente in difficoltà. Ne approfitta Evans per balzare al comando davanti a Vandoorne e Sørensen. Ma anche la leadership del neozelandese della Russian Time dura poco, poiché all’inizio del sesto giro finisce largo alla Nordkurve e Vandoorne è lesto a guadagnare la prima posizione.
Dalla diciassettesima posizione in griglia rimonta furiosamente Raffaele Marciello, che in sei tornate è terzo. La gioia del pilota Ferrari è però breve, con il cambio che si blocca in sesta marcia già nel giro successivo.
Anche Evans riscontra problemi nel controllo della vettura, venendo scalzato sia da Dillmann che da Palmer, autore di uno spettacolare sorpasso all’esterno della curva Sachs. Proprio Palmer è il primo a rientrare ai box per montare le slick.
Dieci tornate infernali per chi aveva azzardato le gomme da asciutto, con un ritmo di sette-otto secondi di distacco al giro. Coletti è scivolato in diciannovesima posizione, con un ritardo di una quarantina di secondi anche grazie alla neutralizzazione al primo passaggio.
Prosegue anche la giornata nera di Cecotto, che va in testacoda alla Parabolika. Rientrano Dillmann, Evans e Pic per il cambio gomme. Il francese del team Campos tuttavia si gira nello stesso punto di Cecotto, causando la seconda Safety Car della gara.
Giusto prima della neutralizzazione si fermano Vandoorne, Sørensen, Binder e Lancaster. Al comando, ancora su gomme da bagnato, si trovano Negrão e de Jong.
Al quindicesimo giro la vettura di sicurezza rientra, così come de Jong e Daly che sostituiscono i pneumatici. Vandoorne, secondo, arriva lungo alla Spitzkehre regalando una posizione a Coletti e Sørensen. Il monegasco guadagna la prima posizione con la sosta di Negrão, mentre Vandoorne si riprende subito la piazza d’onore.
Partito anch’egli con gomme slick, Felipe Nasr risale rapidamente fino ai piedi del podio, superando prima Sørensen e poi, durante il diciottesimo giro, anche Vandoorne.
Gara da dimenticare per la Trident, con Canamasas che si scontra con Binder al ventunesimo passaggio e Cecotto che si ritira definitivamente al giro successivo dopo l’ennesimo errore di guida. Lo spagnolo è sotto investigazione e potrebbe subire penalità in griglia per la gara ungherese.
Al ventiquattresimo giro, l’ultimo sorpasso per le posizioni di vertice lo compie Jolyon Palmer, che strappa la sesta posizione ad Alexander Rossi. Una gara in difesa per il capoclassifica, che giunto a questo punto della stagione può permettersi anche qualche calcolo in più per la generale.
Coletti vince gara-2 e torna al successo per la prima volta dopo Montecarlo 2013, con Nasr secondo davanti a Vandoorne. Sørensen, un eccellente Lancaster (partiva dalla penultima fila), Palmer, Rossi e Quaife-Hobbs completano la zona punti. Seguono le Caterham di Dillmann e Haryanto e Mitch Evans, solo undicesimo.
Al giro di boa della stagione, Palmer comanda con 168 punti, con Nasr che segue a 127 e Cecotto terzo a 100. Coletti risale quarto con 96, scavalcando Evans (92) e Vandoorne (86). Solo decimo Raffaele Marciello, con i 29 punti accumulati nel weekend austriaco. DAMS comanda la classifica squadre con 209 punti, seguita da Carlin a 193 e Racing Engineering a 125.
Appuntamento con la GP2 fissato già per il prossimo weekend, all’Hungaroring.
Risultati:
1 | Stefano Coletti | Racing Engineering | 26 giri in 45:31.696 |
2 | Felipe Nasr | Carlin Motorsport | 1.238 |
3 | Stoffel Vandoorne | ART Grand Prix | 5.531 |
4 | Marco Sørensen | MP Motorsport | 15.656 |
5 | Jon Lancaster | Hilmer Motorsport | 17.961 |
6 | Jolyon Palmer | DAMS | 18.401 |
7 | Alexander Rossi | Campos Racing | 19.840 |
8 | Adrian Quaife-Hobbs | Rapax Team | 24.222 |
9 | Tom Dillmann | Caterham Racing | 25.438 |
10 | Rio Haryanto | Caterham Racing | 36.088 |
11 | Mitchell Evans | Russian Time | 39.177 |
12 | Artem Markelov | Russian Time | 40.186 |
13 | Sergio Canamasas | Trident Racing | 45.938 |
14 | Simon Trummer | Rapax Team | 52.486 |
15 | Daniel Abt | Hilmer Motorsport | 54.865 |
16 | Daniël de Jong | MP Motorsport | 55.552 |
17 | Nathanaël Berthon | Venezuela GP Lazarus | 56.878 |
18 | Julián Leal | Carlin Motorsport | 1:03.994 |
19 | Takuya Izawa | ART Grand Prix | 1:08.828 |
20 | Conor Daly | Venezuela GP Lazarus | 1:09.713 |
21 | André Negrão | Arden International | 1:12.677 |
22 | René Binder | Arden International | 1:15.032 |
Ret | Johnny Cecotto Jr. | Trident Racing | 5 giri |
Ret | Arthur Pic | Campos Racing | 15 giri |
Ret | Raffaele Marciello | Racing Engineering | 19 giri |
Ret | Stéphane Richelmi | DAMS | 26 giri |
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