Pronostici totalmente rovesciati nella prima gara di GP2 sul circuito di Montmeló. La vittoria, grazie ad un passo gara insostenibile e all’azzeccata scelta strategica del box, è andata a Johnny Cecotto Jr., pilota del team italiano Trident. Per il venezuelano figlio d’arte è il terzo successo nella categoria cadetta, il primo dopo quasi due anni (Hockenheim 2012), mentre per la squadra di Maurizio Salvadori è il nono centro e il primo dall’Ungheria 2013, quando vinse Nathanaël Berthon.
A dividere il podio con Cecotto sono Jolyon Palmer e Felipe Nasr, giunti al traguardo a distanza ravvicinata, mentre parecchio male è andata a Raffaele Marciello, la cui gara è terminata già nel corso del primo giro.
L’inizio di gara è alquanto travagliato. Il primo start viene abortito con le bandiere gialle: Richelmi, Vandoorne, Regalia e Izawa stallano sulla griglia, venendo costretti a ripartire dalla corsia box. Sfuma così la pole per il monegasco della DAMS, mentre prosegue il periodo sfortunato per il belga della ART Grand Prix, considerato alla vigilia come favorito per la classifica finale. Vandoorne e Regalia ne approfittano per cambiare le gomme, manovra alquanto dubbia in quanto la gara ancora non ha effettivamente preso il via.
La vera partenza, se possibile, è ancora più concitata. Coletti è bravo a sfruttare il vuoto lasciato da Richelmi e si affianca subito a Palmer. Alla prima curva, il monegasco di Racing Engineering viene però mandato in testacoda da una staccata al limite di Mitch Evans, rientrando in pista con una gomma bucata. Sempre in seno al team spagnolo Marciello è autore di una partenza al rallentatore, che gli costa numerose posizioni.
Non finisce qui. Marciello si tocca con Abt alla Caixa: gara finita per entrambi. Il team Hilmer perde immediatamente anche Regalia, che parcheggia a bordo pista con la sua Dallara-Renault in panne. La safety car entra in azione. Al comando c’è proprio Palmer, mentre Coletti ed Evans devono rientrare ai box.
La corsa riprende al quinto giro, con Cecotto che supera Rossi sul rettilineo principale e Sato che compie un’azione analoga su Binder alla staccata della Elf. Gara finita anche per Berthon, fermo ai box con la sua Lazarus.
Già al sesto giro, Palmer e Nasr rientrano ai box per cambiare le gomme, imitati al giro successivo da Leal che li seguiva. L’ordine dei tre battistrada non cambia. In testa va l’indonesiano della Caterham Haryanto, che pitta all’ottava tornata, così come Coletti che nel frattempo è precipitato a fondo classifica.
Cecotto prosegue al comando, avendo previsto il pit stop per gli ultimi giri, e qui si concretizza il capolavoro del sudamericano. Il ritmo di gara si dimostra ben migliore di quello di Palmer, e il pilota Trident guadagna decimi ad ogni giro. Alle spalle di Cecotto ci sono Dillmann e Markelov, che puntano su una strategia analoga e hanno appena sopravanzato René Binder.
Nel frattempo, Sato viene penalizzato con un drive through per eccesso di velocità in pit lane, scontato al dodicesimo giro. Nel corso del ventesimo giro termina la gara di Alexander Rossi, vittima di una perdita di liquido dal motore.
Viene compromessa anche la gara di Dillmann: il cofano motore della Arden dell’alsaziano si stacca parzialmente, la direzione gara giudica la situazione pericolosa e richiama ai box il francese (che per l’occasione rimpiazza André Negrão) con la bandiera nero-arancione al venticinquesimo giro.
Inizia il valzer dei pit stop anche per chi aveva scelto di ritardare la sosta: insieme a Dillmann si ferma anche Trummer, poi tocca a de Jong e Vandoorne, quindi a Cecotto, Binder e Daly.
Cecotto, che aveva accumulato 32 secondi su Palmer, rientra in pista subito dietro all’inglese della DAMS, trovandosi a battagliare a gomme fredde anche con l’arrembante Nasr. Intanto si ritira anche de Jong, che perde una ruota.
Gli ultimi a compiere la sosta sono Markelov, Izawa (che fa spegnere il motore), Richelmi ed Evans. Al ventinovesimo giro, Cecotto si riprende la leadership superando Palmer alla chicane. L’inglese è in visibile crisi di gomme e deve lottare con Nasr nelle ultime battute per difendere la piazza d’onore.
Prosegue la giornata nera di Vandoorne, che non resiste all’impetuosa risalita di Richelmi e precipita quindicesimo. Anche Binder supera Ellinas per la settima piazza.
Vince quindi Cecotto, davanti a Palmer e Nasr. Quarto è Leal, che si porta a casa i punti del giro veloce, poi Haryanto che in volata regola Pic, Binder, Ellinas, Dillmann e Quaife-Hobbs a chiudere la zona punti. Undicesimo Richelmi, mentre la rimonta di Coletti termina in dodicesima posizione.
Il rookie Ellinas guadagna momentaneamente la pole position per gara-2, in attesa di un eventuale provvedimento su Binder, che non avrebbe rallentato in regime di bandiera gialla. Sotto investigazione anche Marciello, Abt e Regalia per l’incidente al primo giro.
Con tre podi in tre gare, Palmer conserva la prima posizione in classifica con 56 punti, segue Leal a 42 e Nasr a 27, con Cecotto quarto a 25 a pari merito con Vandoorne. Tra le squadre, in testa vi è il team Carlin con 69 punti, appena tre in più della DAMS.
Domani, la sprint race prenderà il via alle 10:35, con diretta su SkySport F1 dalle 10:30.
Classifica:
1 | Johnny Cecotto Jr. | Trident Racing | 36 giri in 1.00:28.853 |
2 | Jolyon Palmer | DAMS | 3.409 |
3 | Felipe Nasr | Carlin Motorsport | 3.750 |
4 | Julián Leal | Carlin Motorsport | 6.128 |
5 | Rio Haryanto | Caterham Racing | 15.895 |
6 | Arthur Pic | Campos Racing | 16.842 |
7 | René Binder | Arden International | 17.682 |
8 | Tio Ellinas | MP Motorsport | 18.407 |
9 | Tom Dillmann | Arden International | 20.565 |
10 | Adrian Quaife-Hobbs | Rapax Team | 21.265 |
11 | Stéphane Richelmi | DAMS | 21.460 |
12 | Stefano Coletti | Racing Engineering | 21.847 |
13 | Artem Markelov | Russian Time | 22.233 |
14 | Simon Trummer | Rapax Team | 22.804 |
15 | Stoffel Vandoorne | ART Grand Prix | 23.397 |
16 | Mitch Evans | Russian Time | 23.630 |
17 | Conor Daly | Venezuela GP Lazarus | 25.415 |
18 | Sergio Canamasas | Trident Racing | 42.769 |
19 | Kimiya Sato | Campos Racing | 48.653 |
20 | Takuya Izawa | ART Grand Prix | 52.965 |
Ret | Daniël de Jong | MP Motorsport | 10 giri |
Ret | Alexander Rossi | Caterham Racing | 18 giri |
Ret | Nathanaël Berthon | Venezuela GP Lazarus | 32 giri |
Ret | Daniel Abt | Hilmer Motorsport | 35 giri |
Ret | Raffaele Marciello | Racing Engineering | 36 giri |
Ret | Facundo Regalia | Hilmer Motorsport | 36 giri |
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