GP2 1983: Renault in pista con la RE40, pace tra Tambay e Arnoux, Alfa Romeo così così a Kyalami

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Tempo di lettura: 3 minuti
di Andrea Ettori @AndreaEttori
31 Marzo 2023 - 18:42
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Sono stati giorni intensi, quelli di diversi team dal rientro dagli USA dopo la gara di Long Beach. Il secondo dominio consecutivo di Nelson Piquet e l’imminente Gran Premio al Paul Ricard hanno accelerato i programmi di lavoro per provare a battere la Brabham BT52 numero 5. In particolare Renault, Alfa Romeo e Ferrari hanno lavorato in pista ma anche dietro alle scrivanie.

QUI DIGIONE: In un clima di totale riservatezza e rigorosamente a porte chiuse è scesa in pista con Alain Prost ed Eddie Cheever la nuovissima Renault RE40. Tre giorni di test confortati da un clima sempre sereno che hanno permesso ai due piloti di prendere confidenza con la monoposto che dal Gran Premio del Paul Ricard partirà all’assalto del mondiale. Da quello che abbiamo potuto raccogliere come informazioni la nuova nata è stata completamente rivista rispetto alla versione 1982 e accorciata come passo. Nuova anche la distribuzione dei pesi che dovrebbe favorire l’ingresso in curva, vero tallone d’Achille della monoposto che ha corso fino al Gran Premio di Long Beach.

Inoltre in casa Renault dovrebbero arrivare aggiornamenti importanti nelle prossime settimane, in particolare l’utilizzo dei gas di scarico che soffiano nel diffusore per migliorare la deportanza della monoposto. Una soluzione che Jean-Claude Migeot starebbe studiando è anche quella delle minigonne “ad aria”, previste per l’estate. Bocche cucite in casa Renault ma la sensazione è che la nuova RE40 sia nata sotto una buona stella.

QUI MARANELLO: Patrick Tambay ha svolto sul circuito di Fiorano una due giorni di test particolarmente intensa, rivolta soprattutto al Gran Premio di Montecarlo. Sul tracciato modenese sono state aggiunte due chicane per simulare al meglio le stradine del Principato e sulla C2 versione 1983 è stato installato un nuovo alettone ad alto carico che ha soddisfatto Tambay. A tenere banco però è stato l’incontro avvenuto in presenza di Enzo Ferrari e Marco Piccinini (Mauro Forghieri è rimasto in fabbrica) tra René Arnoux e Patrick Tambay dopo i fatti di Long Beach. Tra i due sono stati definiti una sorta di “patto di non attacco” per i prossimi Gran Premi e una futura gestione in favore di uno o dell’altro in base alla classifica del mondiale.

QUI KYALAMI: Parecchia attenzione hanno destato i test dell’Alfa Romeo nel caldo torrido di Kyalami. Un test dedicato esclusivamente alle turbine, in questo caso maggiorate per l’altitudine del tracciato sudafricano. Mauro Baldi e Andrea De Cesaris hanno provato sia le KKK che le americane Garrett, con una preferenza che sarebbe ricaduta sulle ultime. Nonostante questo l’affidabilità è ancora mancata, con due turbine e tre motori rotti nel computo totale dei test. Nonostante questo in casa EuroAlfa si minimizza, forti della consapevolezza di aver girato per diversi giri con pressioni del turbo piuttosto elevate per portare al limite le varie componenti meccaniche.

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