GP2 1983: Prost si prende l’Austria e la vetta del mondiale. Piquet ancora ritirato, Tambay 3° e Arnoux nervoso

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Tempo di lettura: 3 minuti
di Andrea Ettori @AndreaEttori
29 Agosto 2023 - 22:36
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Il sorpasso è completato e ora inizia un nuovo mondiale. Alain Prost con la vittoria in Austria è volato per la prima volta in stagione in testa al campionato del mondo piloti, staccando ora di 3 punti un Nelson Piquet ancora una volta fermo al palo a causa dell’esplosione del suo turbo BMW.

L’enorme campanello d’allarme riguarda proprio l’affidabilità del turbo tedesco, per la seconda volta KO dopo pochissimi chilometri di gara: la versione aggiornata che aveva debuttato a Detroit non sta dando i risultati sperati, la ricerca della potenza ha messo in crisi il motore e si vocifera che BMW possa installare la vecchia specifica per “prendere tempo” e ripresentarsi per il finale di stagione con un turbo rivisto. Fatto sta che sia Piquet che Riccardo Patrese, out per una perdita d’acqua, hanno raccolto uno zero pesante e da Zandvoort dovranno obbligatoriamente tornare a marcare punti importanti per entrambi i campionati.

Renault, anche senza le velocità di punta più elevate, ha conquistato il doppio podio con Prost primo ed Eddie Cheever terzo. La RA40 senza scarichi soffianti, ormai accantonati per questioni di affidabilità, viaggia come un orologio e ora guarda tutti dall’alto verso il basso. Zandvoort è un tracciato perfetto per le caratteristiche della monoposto francese e l’obiettivo doppietta non sembra così utopistico.

Ferrari ancora una volta non è riuscita a sfruttare al massimo il potenziale altissimo della C3. Patrick Tambay con la seconda posizione continua ad ambire a qualche idea di titolo mentre René Arnoux, finito KO insieme alla sua turbina, può abbandonare ogni tipo di sogno. Le rosse erano potenzialmente da doppietta o comunque da podio con entrambi i piloti, ma ancora una volta qualcosa è andato storto. Così come per Renault, l’Olanda si presenta come una grande occasione da cogliere in ottica (soprattutto) mondiale costruttori.

Altra prova gagliarda dell’Alfa con un Mauro Baldi eccezionale quarto, bravo a restare fuori dai guai e sicuramente più lucido di un Andrea De Cesaris finito in barriera appena ha “annusato” la possibilità di prendere Cheever per il podio. Un errore di grinta che però ha mandato su tutte le furie Giampaolo Pavanello, che già pregustava un altro doppio piazzamento a punti delle sue macchine per la soddisfazione di Marlboro.

L’eroe del giorno è comunque il campione in carica Keke Roberg, in una gara finalmente all’altezza del numero 1 che porta sul musetto della macchina. Il quinto posto finale davanti alla Lotus turbo di Elio De Angelis è un risultato clamoroso, ottenuto sfruttando ogni cavallo del aspirato Ford e con un assetto più da “off-shore” che da monoposto di F1. Rosberg ha dimostrato di essere un degno campione correndo molto probabilmente la sua gara migliore in F1. McLaren al contrario non ha preso punti ma ha corso per l’ultima volta con il Ford aspirato, con il Porsche che l’attende tra le dune olandesi.

DICHIARAZIONI:

PROST: “Non abbiamo fatto ancora nulla ma se ripenso a dove eravamo cinque gare fa essere ora in testa al mondiale è qualcosa di incredibile. La Brabham ci ha aiutato ma noi abbiamo fatto un lavoro fenomenale. Dobbiamo continuare così”.

PIQUET: “È la seconda volta che rompo il motore dopo dieci chilometri di gara, è inaccettabile. Non alzo la pressione del turbo ma il motore esplode. Se vogliamo vincere dobbiamo inventarci qualcosa e subito”.

TAMBAY: “Forse non riusciamo in gara a raccogliere quello che seminiamo nel corso del weekend. Io credo nel mondiale, ma abbiamo bisogno di trovare qualche decimo sul passo gara. Comunque la macchina è competitiva”.

ARNOUX: “Sono incazzato nero, riparlerò dopo Monza, ciao”.

CLASSIFICA PILOTI
PROST 57
PIQUET 54
TAMBAY 43
ARNOUX 29
PATRESE 29
CHEEVER 22

CLASSIFICA COSTRUTTORI
BRABHAM 83
RENAULT 79
FERRARI 72
ALFA ROMEO 26

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