GP2 1983: Piquet e le Brabham umiliano tutti anche a Imola, Alfa a podio, Ferrari e Renault sprofondano

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Tempo di lettura: 4 minuti
di Andrea Ettori @AndreaEttori
1 Maggio 2023 - 16:00
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Chi si aspettava di vedere qualcosa di diverso a Imola rispetto alle prime tre gare della stagione 1983 è rimasto deluso. Nelson Piquet e la Brabham BT52 hanno calato il poker e di fatto già chiuso la stagione. Un dominio, quello del pilota brasiliano, che in F1 non si vedeva dal 1978 e dai tempi della mitica Lotus 79.

Ad impressionare non è stata tanto la vittoria, con pole position e GPV, di Nelson Piquet quanto più il secondo posto (secondo consecutivo) di Riccardo Patrese. Il pilota padovano dopo il via è stato protagonista di un testacoda al secondo giro alla Piratella ed è stato costretto ad una furiosa rimonta, agevolata però da una macchina che in questo momento della stagione è semplicemente perfetta. Basti pensare che Patrese ha effettuato la sua sosta ai box subito dopo il testacoda, andando a cambiare le gomme e rabboccando al massimo la sua monoposto, e nonostante questo i suoi tempi sono stati nettamente migliori di chi aveva poca benzina nel serbatoio. A Montecarlo esordirà una versione speciale del motore BMW, migliorato ai bassi regimi per provare a portare a casa la vittoria anche sul tracciato monegasco.

Prima di passare alle note dolenti, ovvero quelle che riguardano Renault e Ferrari, merita un applauso il primo podio stagionale dell’Euro-Alfa con Andrea de Cesaris. Un risultato che avrebbe potuto essere anche migliore se un problema al cambio non avesse messo KO lo sfortunatissimo Mauro Baldi, che in quel momento della gara si trovava in zona podio. I miglioramenti della 183T sono evidenti rispetto ad inizio stagione e nonostante qualche anomalia al turbo durante la gara, la macchina è competitiva. I tecnici inizieranno in questi giorni a mettere mano all’aerodinamica per ottenere più downforce in previsione dei circuiti cittadini di inizio estate.

Capitolo nero, partendo dalla Ferrari. Le prospettive rosee dopo i test a Fiorano e Misano sono già state ridimensionate in qualifica, dove René Arnoux e Patrick Tambay non sono riusciti a piazzarsi in prima fila. In gara è andata anche peggio. Tambay, prima di rompere il motore (e di questo ne parleremo più approfonditamente in settimana), si è girato alla Tosa finendo a metà gruppo. Da quel momento è iniziato un calvario, terminato con il ritiro. Stessa sorte anche per Arnoux, insabbiato alla Rivazza mentre si trovava in settima posizione. Per la Rossa due mazzate enormi, in una gara cerchiata in rosso sul calendario ma che ora rischia di trasformarsi in un boomerang anche sul morale della truppa di Maranello.

Il morale è sotto i tacchi anche in casa Renault, leggermente alleviato dal quarto posto (ad un giro) di Eddie Cheever. La RE40 è velocissima in qualifica ma tremendamente fragile e se anche i meccanici ci mettono del loro, come il non avvitamento corretto della posteriore destra di Alain Prost, ecco che la frittata è fatta. Il francese ha abbandonato la gara per questo motivo quando sembrava essere l’unico ad impensierire Piquet. Già da domani Renault sarà prima a Digione e poi Silverstone per provare a invertire una rotta piuttosto deludente.

E gli altri? Per una volta le Lotus hanno approfittato dei guai altrui per piazzarsi con entrambe le macchine in zona punti. La nuova vettura by Gérard Ducarouge arriverà a Silverstone per mettere le basi in ottica 1984. Buona prova anche delle due Williams, anche se staccatissime dai primi: Keke Rosberg è tuttavia convinto di poter fare bene a Montecarlo. Sfortunata la prova di un eroico Bruno Giacomelli, rimasto senza carburante a tre giri dalla fine quando si trovava in zona punti.

INTERVISTE:

PIQUET: “È stato tutto semplice, questa macchina fa impressione anche a me che la guido. A Monaco però non vinceremo”.

PATRESE: “Ho commesso un errore da pirla, potevo lottare con Nelson. Comunque salire ancora sul podio è stato incredibile. A Monaco proverò a replicare la vittoria del 1982 ma sarà difficilissimo”.

DE CESARIS: “Un podio che è il risultato del lavoro di questi mesi. Ora dobbiamo continuare a lavorare perché vorrei vincere un Gran Premio”.

PICCININI, DS FERRARI: “È stato un week-end molto complicato. Non ci aspettavamo di non raccogliere nulla ma queste sono le corse. Il Commendatore? È molto deluso, vuole il riscatto già da Monaco”.

PROST: “Che dire, il mondiale è finito qui a Imola. Siamo anche sfortunati, ora dobbiamo pensare gara per gara e ottenere più risultati utili possibili”.

CLASSIFICA PILOTI
Piquet 36, Patrese 14, Arnoux 14 Cheever 10, Tambay 9, De Cesaris 8.

CLASSIFICA COSTRUTTORI
Brabham 50, Ferrari 23, Renault 14, Alfa 8.

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