Se la gara di Spa era stata particolarmente spettacolare e piena di colpi di scena, l’appuntamento di Detroit non ha regalato le stesse emozioni ed ha avuto un andamento più regolare. A vincere è stato il pilota, o comunque la monoposto, più incostante di questo inizio di mondiale 1983: la Renault di Alain Prost.
Ancora sprovvista degli scarichi soffianti la RE40 numero 15 ha viaggiato sui binari sia al sabato che alla domenica, permettendo a Prost di conquistare il secondo successo stagionale. Il costruttore francese ha lanciato l’ennesimo segnale alla concorrenza con anche il quinto posto di Eddie Cheever ma il problema, per loro, è la costanza di Nelson Piquet.
Il brasiliano, sempre più leader del mondiale, non vince da tre Gran Premi ma la sua regolarità unita alle prestazioni della BT52 stanno facendo una grande differenza su tutti. Dopo Montreal arriverà la nuova versione del turbo BMW, studiato appositamente per le gare veloci estive, e anche Gordon Murray è pronto ad aggiornare con nuove pance la sua “freccia”. 48 punti dopo sette gare sono un bottino che nemmeno il sempre positivo Nelson si sarebbe aspettato e nulla, per ora, sembra scalfire la regolarità della sua stagione.
Ferrari esce da Detroit con il podio di René Arnoux e il ritiro causato da un guasto al turbo di Patrick Tambay. La “vecchia” C2 ha sofferto le alte temperature delle stradine americane, oltre al degrado elevato delle gomme Goodyer posteriori. Il Canada sarà l’ultima gara di questa versione della monoposto mentre a Maranello continuano a lavorare nello sviluppo della nuova C3.
Due italiani hanno chiuso in top 6, Riccardo Patrese e un monumentale Michele Alboreto. Il padovano ha portato al traguardo con grande attenzione la sua BT52, conquistando punti preziosi in ottica costruttori. Il milanese finalmente si è ritrovato tra le mani una Tyrrell competitiva e solamente la carenza di cavalli del motore Cosworth, soprattutto ai bassi regimi, non gli ha permesso di lottare per una posizione migliore. Una gara che però ha messo ulteriormente in vetrina Michele, di cui a Maranello si dice un gran bene con qualche pensierino da parte del “Drake” anche in ottica futura.
Buone risposte sono arrivate non tanto dalle Williams, ancora ai margini della zona punti, ma in particolare dalla Lotus di Elio de Angelis. Dopo Montreal ci sarà il primo test della nuova monoposto e la stagione estiva del nostro Elio, ma anche di Nigel Mansell, potrebbe svoltare in meglio. Doppio zero per le EuroAlfa, con entrambi i piloti finiti a muro dopo che le proprie monoposto avevano accusato grossi problemi di assetto durante tutto il weekend.
INTERVISTE
PROST: “Oggi è andato tutto bene ma abbiamo guadagnato troppo poco nei confronti di Nelson. Dobbiamo trovare continuità e portare altri aggiornamenti, le prossime due gare saranno decisive per la nostra stagione”.
PIQUET: “Mi sono annoiato, ho provato però a non perdere la concentrazione perché Detroit non mi piace ed è comunque facile andare a muro. Siamo contenti di punti che abbiamo portato a casa, in Canada però voglio tornare a vincere”.
ARNOUX: “Un podio forse inaspettato perché non avevamo ritmo e anche il motore non era il massimo. Silverstone per noi sarà la gara decisiva della stagione, con la nuova C3”.
ALBORETO: “Oggi è stata per noi una vittoria, finalmente abbiamo ottenuto qualcosa dopo tanto lavoro. Da Ford non arriva nulla ed i circuiti veloci per noi saranno un incubo. Mi voglio però godere questo sesto posto. Ferrari? Sarebbe un sogno, chiaramente”.
CLASSIFICA PILOTI
PIQUET: 48
PROST: 29
TAMBAY: 24
PATRESE: 21
ARNOUX: 20
CLASSIFICA COSTRUTTORI
BRABHAM: 69
FERRARI: 44
RENAULT: 43
Leggi anche
Tutte le ultime News di P300.it
È vietata la riproduzione, anche se parziale, dei contenuti pubblicati su P300.it senza autorizzazione scritta da richiedere a info@p300.it.
