Il mondiale Supersport 600, se servisse un ulteriore conferma, sta diventando un affare privato tra Federico Caricasulo e Randy Krummenacher, che da Aragón si stanno spartendo equamente le vittorie. Dopo la beffa di Imola, col problema alla Yamaha R6 avuto proprio all’ultimo giro, Caricasulo è riuscito a vincere il Gran Premio di Spagna davanti al suo compagno di squadra, pareggiando i conti dopo la gara italiana in termini di punti. La gara vista a Jerez potrebbe porsi come tra le più belle della stagione delle 600, con ben sei piloti a giocarsi la vittoria nel finale, alla guida di tre marchi diversi. Podio completato da Jules Cluzel, tornato al podio dopo la brutta fase che è proseguita fino a qui.
LA CRONACA
Lo schieramento di partenza vede Randy Krummenacher scattare dalla pole position, nonostante nelle prove ufficiali non sia stato lui a fare il tempo più veloce. L’elvetico è stato avvantaggiato dalla cancellazione dei tempi migliori di Federico Caricasulo e delle due MV Agusta di De Rosa e Fuligni per averli segnati in regime di bandiera gialla, coi primi due che partono nelle prime due file. Anche questa volta è stata una sessione a senso unico per il team Evan Bros, che ha distanziato di sei decimi Lucas Mahias su Kawasaki, terzo, e i due piloti del team giallo-blu sono stati gli unici con tempi sotto l’1:42.
Alla partenza il migliore dalla prima fila è Lucas Mahias, che infila la sua Kawasaki in prima posizione davanti alle due Yamaha Evan Bros, a De Rosa, Gradinger e Cluzel, che ha guadagnato una sola posizione. Alla fine della prima tornata cadono Danilo e Fuligni, mentre Cluzel sorpassa Okubo in fondo alla curva 6.
Mentre anche Kyle Smith si aggiunge alla lista delle cadute, Krummenacher passa al comando in fondo al lungo rettilineo e il suo compagno Caricasulo non perde tempo nell’accelerare a sua volta e passare Mahias in curva 9. Con l’elvetico davanti il ritmo sale e non di poco, tanto che il gruppo dei primi sette congela momentaneamente le posizioni, rimanendo pur sempre compatto per qualche giro.
Mahias sembra il più in affanno e viene superato da De Rosa, ma si difende coi denti da Gradinger, perdendo però di conseguenza la quarta posizione da Cluzel in recupero; il controsorpasso dell’ex-campione avverrà alla 6. La loro battaglia manda in fuga le Yamaha Bardahl e la MV #3, proprio quando ci sono dei cambiamenti in testa alla gara: Caricasulo sorpassa il compagno di squadra rompendogli il ritmo all’ottavo giro, con Krummenacher che prova la risposta alla 6 ma andando leggermente largo.
Alla curva 13 lo svizzero torna al comando, e la coppia francese Mahias-Cluzel, la più veloce in pista, si riavvicina. I due fanno anche lo stesso tempo poco dopo e si agganciano totalmente alla coda di Raffaele De Rosa. A otto giri dalla fine Caricasulo torna nuovamente al comando nella curva Pedrosa, mentre Cluzel sorpassa Mahias nello stesso punto e De Rosa sul rettilineo principale. Il valzer giallo-blu continua anche nel giro successivo, e Krummenacher torna davanti.
Sembra esserci la svolta a cinque giri dalla fine, quando Cluzel passa Caricasulo a cinque dalla fine, prima di essere risuperato sempre in fondo al lungo rettilineo. L’attacco di “Julo” mette fretta all’italiano, che in fondo a curva 1 infila in maniera aggressiva Krummenacher, con Cluzel che lo segue a ruota facendo scivolare l’elvetico al terzo posto. Il #16 non si accontenta e sorpassa Caricasulo alla curva Lorenzo a tre giri dalla conclusione, prima di subire l’ennesima risposta dell’italiano alla curva 6.
Il capolavoro di Caricasulo avviene in questo momento, quando negli ultimi due giri abbassa i tempi migliori di sette decimi segnando per due volte consecutive il record della gara (a solo otto decimi dalla pole position di Krummenacher). Cluzel non riesce a tenere il passo e viene riscavalcato dal #21, che si aggiudica così il secondo posto. Quarto Gradinger che passa De Rosa all’ultimo giro, poi Mahias più staccato.
La lotta iridata continua a rimanere una questione tra Caricasulo e Krummenacher, oramai gli unici totalmente in battaglia per la corona lasciata vacante da Cortese. 135 a 118 per il pilota svizzero, con Cluzel già staccato a 94 ma saldamente terzo. Okubo è quarto a 59, con appena un punto di vantaggio su De Rosa per essere il primo dei piloti non-Yamaha.
Qui i risultati e la classifica iridata.
Fonte immagine: worldsbk.com
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