La prima sessione delle prove libere del GP di Russia è stata, fondamentalmente, un disastro. Si inizia con mezz’ora di ritardo perché ci si accorge della presenza di gasolio in pista, perso nella giornata di ieri dai mezzi di servizio dell’autodromo di Sochi, poco prima dell’inizio delle prove: i commissari si devono adoperare di fretta per ripulire il tracciato dal pericolo. Autobotti in pista per bagnare l’asfalto e via di scopettoni, scene che conosciamo. Ma la situazione è sinceramente grottesca per un tracciato nuovo, soprattutto per la tempistica e l’assurdità.
La sessione non viene posticipata ma semplicemente accorciata, pertanto le squadre si trovano con mezz’ora in meno di prove e una pista ancora umida e impraticabile. Bisogna attendere praticamente gli ultimi venti minuti per vedere dell’azione in pista, ma i tempi sono quelli che sono e nessuno spinge al massimo per non rischiare oltremodo, con la pioggia che fa capolino sul tracciato Russo. Piove sul bagnato.
A questo punto riportiamo i tempi della sessione, che sono ovviamente da prendere con le pinze ancora più del solito. Molti piloti vanno lunghi o si girano (tra cui Hamilton nel finale) e al termine svetta Nico Hulkenberg con la Force India (1.44.355), seguito da Nico Rosberg e Sebastian Vettel con la Ferrari. La seconda sessione, nella speranza che si possa correre regolarmente, andrà in scena alle 13.
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