GP Malesia 2009: Button concede il bis, la pioggia interrompe la gara

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Tempo di lettura: 16 minuti
di Andrea Gardenal
5 Aprile 2020 - 16:20
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Il Circus della Formula 1 arriva in Malesia ad una sola settimana di distanza dal caotico Gran Premio d’Australia, che dietro a sé ha lasciato una lunga scia di veleni e polemiche: il problema principe è naturalmente quello del diffusore double-decker adottato da Toyota, Williams e BrawnGP, giudicato irregolare da Ferrari, Red Bull e Renault e successivamente anche dalla BMW-Sauber. Per dirimere la questione, la FIA aveva convocato un’udienza a Parigi il 14 aprile, tra il secondo e il terzo Gran Premio stagionale. Ciò significa che i risultati dei primi due GP sarebbero stati sub judice fino a quella data.

Veleni erano intercorsi anche tra la FIA e la McLaren, rea di aver fornito una falsa testimonianza ai giudici di gara dopo l’episodio occorso negli ultimi giri del GP d’Australia tra Trulli e Hamilton, con quest’ultimo che il mercoledì dopo la gara è stato escluso dall’ordine d’arrivo. Oltre a Hamilton, a farne le spese è stato il direttore sportivo della McLaren che è stato rimosso dal suo ruolo da Martin Whitmarsh dopo aver speso 35 anni nella squadra.

C’è poi la questione del regolamento tecnico che aveva dato il via alla rivoluzione dell’ibrido in Formula 1. Il nuovo sistema per il recupero dell’energia cinetica in frenata dava degli evidenti vantaggi in accelerazione, ma in compenso creava grosse problematiche dal punto di vista della distribuzione dei pesi e dell’efficienza aerodinamica. Da subito appare quindi evidente che avere il KERS sia più uno svantaggio che un vantaggio.

L’unica squadra che può sorridere in questo clima è quella di Ross Brawn, che dopo aver rilevato il team Honda F1 a seguito del ritiro della Casa giapponese ha messo in pista una macchina apparentemente imbattibile, priva di tutte le problematiche legate alla gestione del KERS e interamente costruita attorno al diffusore double-decker. Dopo Melbourne, Button e Barrichello guidano la classifica iridata con 10 e 8 punti, mentre la BrawnGP è in testa al Campionato Costruttori con 18 punti contro gli 11 della Toyota.

Le prove libere del venerdì mattina confermano il valore aggiunto fornito dal diffusore double decker: la Williams completa il turno di prove nelle prime due posizioni con Nico Rosberg (1:36.260) davanti a Kazuki Nakajima (1:36.305), mentre la Brawn GP è immediatamente alle loro spalle con Button terzo (1:36.430) e Barrichello quarto (1:36.487).

Le due Ferrari inseguono con Massa quinto a tre decimi da Rosberg e Raikkonen sesto a quattro decimi; la macchina del finlandese ha inoltre subito un principio di incendio a causa di un cortocircuito al KERS. Settimo tempo per Hamilton davanti alle due Red Bull di Webber e Vettel, le prime macchine prive sia del diffusore double-decker che del KERS. La Toyota di Glock chiude la top-10 con un ritardo di 7 decimi da Rosberg.

Risultati FP1

Le prove del pomeriggio vedono le Ferrari alla ribalta con Kimi Raikkonen che ottiene il miglior tempo in 1:35.707 seguito a ruota da Massa in 1:35.832. Sebastian Vettel mette nuovamente in luce le qualità del telaio Red Bull col terzo tempo a due decimi e mezzo da Raikkonen davanti alla Williams di Rosberg e all’altra Red Bull, quella di Webber.

Sesto e settimo tempo per le due BrawnGP, con Barrichello che precede Button di un decimo, mentre Nakajima è ottavo a sei decimi scarsi dalla Ferrari di Raikkonen; Kovalainen su McLaren e Piquet su Renault chiudono la top-10.

Il secondo turno di prove libere è segnato da diverse uscite di pista, la più grave delle quali viene commessa da Fisichella che va a sbattere in curva 11 a poco meno di mezz’ora dalla fine della sessione.

Risultati FP2

Nelle prove di sabato mattina è ancora una volta Nico Rosberg ad ottenere il miglior tempo in 1:35.940 con un decimo di vantaggio sulla Red Bull di Webber e sulla Ferrari di Massa; in quarta e quinta posizione piazzano le due Toyota di Trulli e Glock davanti a Vettel, Raikkonen, Nakajima e alle due BrawnGP di Button e Barrichello. Il grande equilibrio previsto per le qualifiche è confermato dal fatto che i primi 13 piloti sono racchiusi in soli 8 decimi.

Risultati FP3

Le prove ufficiali del sabato pomeriggio si aprono subito con la clamorosa eliminazione di Felipe Massa al termine della Q1: al contrario di quanto fatto dalla maggior parte delle squadre, la Ferrari ha mandato subito in pista i suoi due piloti con gomme morbide per cercare il tempo, ma li ha tenuti ai box negli ultimi minuti quando la temperatura dell’asfalto iniziava a calare e la pista si era gommata, due fattori che hanno contribuito a rendere molto più veloce la pista. Massa è stato così eliminato col 16° tempo, mentre Raikkonen si è salvato per il rotto della cuffia ottenendo il 14°.

Il miglior tempo al termine della Q1 viene ottenuto da Barrichello (1:34.681) con 64 millesimi di vantaggio su Trulli e due decimi su Glock e Webber; Button si posiziona al settimo posto alle spalle anche di Kovalainen e Webber; Rosberg, dominatore delle libere, ottiene l’ottavo tempo davanti alle BMW di Heidfeld e Kubica. Oltre a Massa vengono eliminati Piquet, Fisichella, Sutil e Buemi.

Risultati Q1

Al termine della Q2 vengono eliminate entrambe le McLaren, con Hamilton 13esimo e Kovalainen 14esimo separati da soli 19 millesimi di secondo: al contrario di quanto accaduto in Q1 a Massa, i due piloti non possono recriminare su nulla se non sulla scarsa competitività della loro monoposto. Ad entrambi sono mancati un paio di decimi per raggiungere la decima posizione, artigliata in extremis da Fernando Alonso con la Renault.

Il miglior tempo è ottenuto da Jenson Button in 1:33.784 con due decimi di vantaggio su Trulli e quattro su Webber, Glock e Vettel. Raikkonen stavolta è rimasto comodamente all’interno della top-10 con il suo settimo tempo, alle spalle della Brawn di Barrichello e davanti alla Williams di Rosberg. Il nono tempo è andato a Kubica, la cui BMW non era dotata del KERS al contrario di quella del compagno di squadra Heidfeld; quest’ultimo è invece il primo degli eliminati con 63 millesimi di ritardo su Alonso.

Risultati Q2

Anche la Q3 è uno show di Jenson Button, che porta la sua BrawnGP in pole position per la seconda volta consecutiva col tempo di 1:35.181; solo Trulli riesce a limitare i danni ottenendo il secondo tempo a meno di un decimo dal poleman. Terzo e quarto tempo per Vettel e Barrichello, che però rispetto a Button hanno un ritardo di tre e quattro decimi; entrambi inoltre riceveranno delle penalità in griglia: Vettel perderà dieci posizioni per via dell’incidente in Australia con Kubica, del quale è stato ritenuto il principale responsabile, mentre Barrichello viene penalizzato di cinque posizioni per la sostituzione del cambio tra le giornate di venerdì e sabato.

Risultati Q3

Dalla seconda fila partiranno quindi Glock e Rosberg, mentre in terza ci saranno Webber e Kubica, che in qualifica avevano ottenuto solamente il settimo e l’ottavo tempo; dietro a loro si sono qualificati solamente Kimi Raikkonen (che grazie alle penalità altrui passa dal nono al settimo posto) e Fernando Alonso, che invece guadagna una sola posizione e si schiera nella nona casella della griglia.

Griglia di partenza

La rivelazione dei pesi post-qualifiche fa sorridere ancor di più il vincitore di Melbourne: la macchina di Button si è infatti qualificata con un peso complessivo di 660.0 kg contro i 656.5 della Toyota di Trulli e i 647.0 della Red Bull di Vettel, che evidentemente punta su una macchina leggera e scattante al via in virtù della penalizzazione ricevuta. Le macchine di Glock, Webber e Rosberg hanno a loro volta un peso compreso tra i 656.0 e i 656.5 kg, mentre Barrichello è l’unico pilota tra i primi 7 qualificati ad avere una macchina più pesante di quella di Button (664.5 kg).

Al momento di schierarsi in griglia tutti i piloti montano gomme morbide, mentre Kubica fin dal giro di ricognizione lamenta dei problemi al motore della sua BMW-Sauber.

Allo spegnimento dei semafori il poleman Button non parte benissimo e si fa subito infilare da Trulli e soprattutto da Rosberg, che con uno scatto perfetto è balzato in poche centinaia di metri dalla quarta alla prima posizione; dietro a loro Alonso sfrutta alla perfezione il KERS per portarsi dalla nona alla terza posizione, superando così anche Button; alle spalle del pilota inglese si insedia Raikkonen, che però all’uscita di curva 4 viene scavalcato da Barrichello.

Dopo sole 5 curve Kovalainen diventa il primo ritirato della gara a causa di un testacoda che lo spedisce contro le gomme di protezione. Kubica scivola invece in fondo al gruppo dopo che la sua BMW rimane piantata sulla griglia di partenza; la sua gara durerà un solo giro prima del cedimento definitivo del suo motore.

Al termine del primo giro Rosberg è al comando con 1.2 secondi di vantaggio su Trulli e 4 secondi su Button, che alla Sunway Lagoon si è liberato agilmente della Renault di Alonso; lo spagnolo viene così insidiato da Barrichello mentre Raikkonen e Webber seguono più staccati.

Button recupera subito un secondo sui primi due mentre Alonso, con una macchina poco competitiva e per di più carica di carburante, fa da tappo nei confronti di Barrichello e Raikkonen facendo perdere loro circa tre secondi al giro nei confronti dei primi; il brasiliano riesce a passare solamente all’inizio del quarto giro, ma nel frattempo il suo svantaggio nei confronti di Rosberg ha già raggiunto i nove secondi.

Dopo le emozioni al vertice nei primi giri, l’attenzione si sposta nelle posizioni di rincalzo con Vettel che, dopo essere partito 13°, si porta all’attacco prima di Hamilton e poi di Heidfeld che occupa la nona posizione; il sorpasso gli riesce solo nel corso del nono giro, quando il pilota della BMW arriva largo alla curva Langkawi facendosi sfilare sia da Vettel che da Hamilton; davanti a loro Alonso continua a fare da tappo a Raikkonen, Webber e Glock.

All’undicesimo giro Alonso commette un piccolo errore all’ingresso della Langkawi e Raikkonen ne approfitta per superarlo in uscita guadagnando la quinta posizione; stando dietro allo spagnolo, la Ferrari #4 ha tuttavia perso ben 26 secondi e mezzo nei confronti dei primi 3. Due giri dopo Alonso deve cedere anche agli attacchi di Webber.

Sempre al tredicesimo giro Vettel rientra ai box per la sua prima sosta (10.7 secondi) e riparte con gomme morbide.

I primi tre continuano a fare una gara a sé stante: Rosberg è sempre al comando con 3 secondi di vantaggio su Trulli e 4 su Button; Barrichello è quarto a 11 secondi mentre Raikkonen è quinto a 30, a riprova del fatto che la sua Ferrari non ha il ritmo di Williams, Toyota e BrawnGP.

Al quindicesimo giro Rosberg si ferma ai box (9.7 secondi) e torna in pista con gomme soft davanti a Raikkonen e Webber; oltre a lui si ferma anche Glock, che non era riuscito ad avere la meglio nei confronti di Alonso. Dopo un’altra tornata si ferma anche Webber per 9.1 secondi.

Al giro 17 tocca a Trulli fermarsi per 9.8 secondi; la Toyota torna in pista alle spalle di Rosberg, mentre le BrawnGP restano in pista. Nel frattempo il cielo sopra alla pista di Sepang diventa sempre più scuro e minaccia di scaricare il finimondo da un momento all’altro.

Al 18° giro Button mette a segno il giro record in 1:36.641, un tempo di un secondo più veloce rispetto a quelli visti nella prima parte di gara, mentre Raikkonen rientra ai box per il suo primo rifornimento. La Ferrari prova l’azzardo strategico e, nonostante la pista sia ancora asciutta, monta sulla macchina del finlandese le gomme da bagnato estremo. Il campione del mondo 2007 torna in pista alle spalle di Webber.

Dopo 19 giri anche Button si ferma, monta gomme soft e riparte dopo 8.7 secondi tornando in pista con un ampio margine di vantaggio nei confronti di Rosberg e Trulli. Al giro successivo si ferma anche Barrichello che riparte dopo 9.4 secondi rientrando in pista immediatamente alle spalle di Trulli. La pioggia nel frattempo tarda ad arrivare e perde circa 20 secondi al giro nei confronti degli altri, un margine di poco inferiore a quello necessario per effettuare un pit stop.

Solamente nel corso del 22esimo giro cominciano a cadere le prime gocce di pioggia nella parte più orientale della pista, dove si trovano le due curve Klia; il primo ad uscire di pista è Alonso, che effettua una lunga escursione sulla ghiaia prima di riprendere la via della pista.

La pit lane si affolla immediatamente: Button è naturalmente il primo a fermarsi, ma tutti quelli che lo seguono rientrano a loro volta. Al rientro in pista Button ha oltre 10 secondi di vantaggio nei confronti di tutti gli altri, mentre Webber e Hamilton lottano per la sesta e settima posizione.

Tra chi si è fermato l’unico che ha fatto una strategia diversa è Glock che ha scelto le gomme intermedie al posto di quelle da full wet; la sua scelta è corretta e in questa fase di gara guadagna svariati secondi al giro nei confronti di tutti gli altri. Anche Webber gira velocissimo, nonostante abbia le stesse gomme di tutti gli altri, e nell’arco di un paio di tornate si libera di Hamilton e Heidfeld.

Al 27° giro si smuove anche la classifica nelle posizioni di testa, con Barrichello che in una sola tornata si libera sia di Trulli che di Rosberg guadagnando la seconda posizione; Rosberg torna ai box al termine dello stesso giro per montare gomme intermedie e lo stesso fa Hamilton.

Al 28° giro Barrichello commette un errore nella parte finale della pista e si fa sfilare da Webber e da Glock, col tedesco che al termine del giro supera anche il pilota della Red Bull. Le gomme da bagnato non forniscono grip sufficiente e anche Barrichello e Trulli si fermano per mettere le intermedie; dopo un altro giro anche Button e Webber compiono la stessa scelta. Timo Glock è il nuovo leader della gara, ma il ritmo della BrawnGP è insostenibile e Button si riprende la testa della corsa al termine dello stesso giro.

Proprio in questo frangente comincia a diluviare e Glock torna ai box, stavolta per mettere le gomme da bagnato estremo; la stessa scelta viene compiuta da Hamilton, Rosberg e Massa.

La prima vittima delle condizioni meteo è Fisichella, che al 30° giro si insabbia per due volte: la prima all’uscita della doppia curva Genting, la seconda all’ultima curva; in questo secondo caso la macchina si blocca definitivamente e il romano è costretto al ritiro. Pochi secondi dopo è la volta di Vettel e di Buemi, che vanno in testacoda rispettivamente alla doppia curva verso destra Klia e alla prima delle due curve Genting; entrambi sono costretti al ritiro.

Al termine del 31° giro Button entra ai box per montare le gomme rain e torna in pista davanti a Heidfeld e Glock; il pilota della Toyota scavalca il connazionale e si prende la seconda posizione all’inizio del giro successivo, quando Heidfeld commette un errore all’ingresso della prima curva.

La nuvola d’acqua alzata dalle monoposto aumenta sempre di più e a metà del 32° giro viene mandata in pista la Safety Car per ricompattare il gruppo e farlo procedere a velocità limitata. La situazione è talmente grave che la macchina di sicurezza rimane in pista per un solo giro: all’inizio del 33° viene esposta la bandiera rossa e le macchine completano quel passaggio fermandosi sulla griglia di partenza.

Fin da subito appare chiaro che il problema non è tanto la quantità d’acqua in pista, pur considerevole, ma la visibilità. Per la prima volta infatti l’inizio del GP della Malesia è stato posticipato alle ore 17 locali per favorire i telespettatori europei; con il tramonto previsto per le 19:20, la finestra per la ripartenza prima che calino definitivamente le tenebre è molto ristretta.

Mentre vanno avanti le discussioni in direzione gara per capire quale direzione prendere in vista di un’eventuale ripartenza, la Ferrari riporta ai box la macchina di Kimi Raikkonen a causa di un problema al KERS che ancora una volta ha tradito il pilota finlandese.

Dopo 50 minuti di stop il direttore di gara Charlie Whiting mette la parola “fine” alla gara: Jenson Button vince il Gran Premio della Malesia 2009 con 22 secondi di vantaggio su Nick Heidfeld e 23 su Glock. In base a quanto stabilito dal regolamento, la classifica finale viene presa al traguardo del giro precedente rispetto all’ultimo completato dal leader.

Dato che la gara è stata sospesa nel corso del 33° giro, la classifica finale viene presa in base al passaggio sul traguardo del 31° giro; chi fa maggiormente le spese di questo è proprio il pilota tedesco della Toyota, che aveva guadagnato la seconda posizione su Heidfeld solo all’inizio del giro successivo.

Alle spalle dei primi 3 troviamo Trulli, Barrichello, Webber, Hamilton e Rosberg; Massa è solamente nono, ai margini della zona punti, davanti a Bourdais.

Risultati gara

Non essendo stato completato il 75% della distanza di gara, il GP assegna solamente metà punteggio: Button guadagna così 5 punti salendo a quota 15; alle sue spalle rimane Barrichello con 10 punti complessivi seguito dalle due Toyota, con Trulli a 8,5 punti e Glock a 8.

Nel campionato Costruttori la BrawnGP consolida la leadership con 25 punti contro i 16,5 della Toyota e i 4 di BMW/Sauber e Renault. Hamilton porta alla McLaren il suo primo punto stagionale mentre la Ferrari è ancora ferma a quota 0 e ultima in classifica, alle spalle persino della Force India che, pur essendo anch’essa senza punti, ha ottenuto piazzamenti migliori.

Che gara pazza che è stata” ha commentato Button ai microfoni della BBC. “La mia partenza è stata veramente brutta, ho avuto un sacco di sovrasterzo e forse non ho scaldato a sufficienza le gomme posteriori. Scegliere le gomme è stato molto difficile perché di solito in Malesia quando piove viene giù veramente tanta acqua, ma all’inizio non è stato così“.

Ovviamente avrei preferito avere 10 punti, ma credo che questa sia stata la miglior conclusione possibile e, realisticamente, è stata la cosa giusta da fare. Sono sicuro che alcuni si lamenteranno perché non abbiamo corso l’intera gara, ma a volte è necessario pensare alla sicurezza: quando la Safety Car gira 20 secondi al giro più veloce significa che è troppo bagnato per una macchina da Formula 1“.

Quando alla fine è arrivato il diluvio, fermare la gara è stata la decisione giusta“, ha commentato Nick Heidfeld. “Era assolutamente impossibile guidare. Mi sono messo in contatto con i box e dal muretto mi hanno detto che avrei dovuto controllare la velocità della Safety Car che vedevo sullo schermo e non superarla. Mi sono messo a ridere e ho detto loro che sarei stato felice se fossi riuscito ad andare così forte. C’era già una macchina che era andata in testacoda, quindi mi sono detto ‘OK, andrò il più piano possibile'”.

La parola fine sul GP della Malesia (e su quello d’Australia) sarebbe arrivata solamente dieci giorni dopo, il 15 aprile, quando dalla FIA sarebbe arrivato il parere definitivo sul diffusore double-decker utilizzato da BrawnGP, Toyota e Williams: il dispositivo è regolare e le due vittorie ottenute da Button sono confermate.

Immagine di copertina da Flickr / Hongh’s


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