GP Macao: Richard Verschoor re della Formula 3 al debutto

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Tempo di lettura: 4 minuti
di Federico Benedusi @federicob95
17 Novembre 2019 - 09:59
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La 66esima edizione del Gran Premio di Macao è andata in archivio con un risultato alquanto inatteso. Al suo debutto sul Circuito da Guia, Richard Verschoor ha scritto il suo nome nell’albo d’oro della coppa del mondo di Formula 3 battendo il grande favorito Jüri Vips, partito dalla pole ma che non ha saputo resistere all’arrembante olandese del team MP Motorsport. Un risultato difficilmente pronosticabile, alla luce del 13° posto ottenuto dal 18enne di Benschop nell’ultimo campionato di Formula 3, ma su una pista dove il pilota può davvero fare la differenza pur correndo per un team meno competitivo è riemerso il talento che si era già messo in mostra prima in Formula 4 (con i colori Red Bull) e poi in GP3.

Il sorpasso decisivo è arrivato alla solita staccata dell’Hotel Lisboa, dopo la safety car intervenuta per rimuovere la vettura incidentata di Ferdinand Habsburg, finito a muro nella zona delle curve Solitude. Verschoor è poi riuscito a difendersi dagli attacchi di Vips grazie ad un assetto decisamente azzeccato, che ha permesso all’olandese di respingere gli assalti dell’estone a DRS spalancato.

Per il giovane alfiere Red Bull si tratta di una discreta beffa, sia per la velocità mostrata nel corso delle prove sia per il vantaggio accumulato prima della neutralizzazione. Dopo un’ottima partenza, Vips era riuscito a scavare un deciso solco tra sé e Verschoor ma tutto è stato vanificato. Resta comunque un weekend che, al di là della sconfitta, ha ribadito come Vips possa essere sicuro materiale da Formula 2 già dal 2020, oltre ad essere il gioiello più prezioso del programma giovani comandato da Helmut Marko.

Gradino più basso del podio per un altro esordiente, il quale forse ha sorpreso ancora più di Verschoor. Il nome più atteso all’interno del box Carlin era sicuramente quello di Daniel Ticktum, ma alla fine il piazzamento di prestigio lo ha ottenuto Logan Sargeant. Lo statunitense ha vinto il duello con Christian Lundgaard, che ha portato al quarto posto il team ART Grand Prix al ritorno a Macao dopo un decennio. Buon quinto Alessio Lorandi, in odore di podio fino alla safety car ma poi staccato da Sargeant e Lundgaard: resta un risultato eccellente, considerando il 2019 passato “ai box” e il fatto che sia stato il migliore tra i piloti che non hanno corso il campionato FIA.

Ci si attendeva qualcosa in più da Callum Ilott, molto veloce nelle prove ma nuovamente calato in gara, cosa successa spesso anche in Formula 2 nel corso di questa stagione. Il britannico è stato il primo pilota FDA al traguardo, con il sesto posto, mentre Marcus Armstrong ha concluso la sua rimonta dal 17° posto in ottava posizione alle spalle del connazionale Liam Lawson. La gara di Robert Shwartzman è invece durata pochi metri: un contatto con Lundgaard in fase di partenza, alla curva Mandarin, ha provocato il collasso dell’ala anteriore della Prema #5 che ha poi tirato dritto all’Hotel Lisboa.

Top ten della finale completata da David Beckmann e Frederik Vesti, quest’ultimo autore di un buon recupero dal 18° al decimo posto. Daniel Ticktum ha invece superato esattamente la metà dei piloti partiti davanti a lui, tagliando il traguardo in 13esima posizione dalla 26esima in griglia; il britannico era il favorito d’obbligo per la tripletta ma il suo Gran Premio di Macao 2019 è solo l’ennesimo tassello negativo di un anno da dimenticare. Tra gli altri piloti chiamati alla rimonta dopo il ritiro nella gara di qualifica c’era il poleman di giovedì Jake Hughes, 17°.

Ritiro per Leonardo Pulcini, in lotta per un piazzamento in top ten ma finito contro la barriera della Lisboa all’inizio del quarto passaggio, e anche per Sophia Flörsch, la cui Dallara si è ammutolita nel corso del nono giro nei pressi della curva Mandarin.

Con la vittoria di Verschoor è calato il sipario anche su questa edizione del Gran Premio di Macao. Quattro giorni passati senza particolari problemi e soprattutto senza incidenti gravi, a parte l’ammucchiata che ha messo fine alla corsa motociclistica e che comunque ha visto uscire illesi tutti i piloti coinvolti. L’edizione #66 verrà ricordata principalmente per la nona sinfonia (seppure un poco “stonata”) di Michael Rutter, per il ritorno trionfale di Andy Priaulx, per la vittoria italiana di Raffaele Marciello e, infine, per l’inatteso successo del rookie Richard Verschoor.

L’appuntamento con la 67esima edizione della corsa macaense è quindi per il weekend del 15 novembre 2020.

Classifica finale:

Immagine copertina: macaugrandprix.gov.mo

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