La 64^ edizione del Gran Premio di Macao ha incoronato per l’ennesima volta due grandi specialisti del Guia Circuit come Robert Huff ed Edoardo Mortara ma ha anche celebrato la nascita di una nuova stella nel firmamento del motorsport, Daniel Ticktum. Un weekend che tuttavia verrà ricordato soprattutto per la tragica scomparsa di Daniel Hegarty, vittima di una rovinosa caduta al sesto giro della corsa motociclistica e morto pochi minuti dopo l’impatto con le barriere.
31enne inglese di Nottingham, Hegarty stava occupando la 15^ posizione quando la sua Honda lo ha lanciato contro le barriere della curva Fisherman, l’ultima del lunghissimo tratto misto prima dei quattro rettifili di arrivo e partenza: inutile il trasporto in ospedale, la gara è stata interrotta con bandiera rossa per permettere i soccorsi ma il pilota è deceduto. Per la cronaca, il successo dopo cinque giri è stato assegnato a Glenn Irwin su Ducati, assoluto dominatore del fine settimana di Macao, davanti alle BMW di Peter Hickman e Michael Rutter.
Dopo la opening race del sabato, vinta da Mehdi Bennani, il WTCC ha aperto la giornata di domenica con la sua main race sull’asfalto reso viscido dalla pioggia. Partito dalla pole, Robert Huff al volante della Citroën C-Elysée del team Münnich Motorsport ha conquistato il nono successo in carriera tra le stradine dell’ex colonia portoghese, diventando a tutti gli effetti il pilota più vincente di sempre qui. Il britannico ha resistito agli attacchi di Norbert Michelisz nelle primissime battute e poi ha preso il largo, tagliando il traguardo con otto secondi di vantaggio sull’ungherese della Honda. Podio completato da Tom Chilton, su un’altra Citroën gestita però dal team di Sébastien Loeb, al termine di un bel duello con la seconda Civic ufficiale di Esteban Guerrieri. L’argentino ha fornito un ottimo aiuto a Michelisz per quanto riguarda la corsa al titolo, precedendo il leader del campionato Thed Björk, su Volvo, solo quinto: lo svedese arriverà all’ultimo appuntamento in Qatar con un vantaggio di 6,5 punti.
La Coppa del Mondo GT ha invece visto il settimo trionfo di Edoardo Mortara: due successi in Formula 3, uno nell’Audi R8 Cup, quattro al volante delle GT3. Dopo i tre successi conquistati da pilota Audi, Mortara si è imposto sulla Mercedes AMG GT3 precedendo Robin Frijns su Audi e Maro Engel, su un’altra Mercedes. Tra i protagonisti sfortunati della corsa ci sono sicuramente Augusto Farfus e Raffaele Marciello: i due sono venuti a contatto al primo giro alla staccata dell’Hotel Lisboa, con il pilota italiano che ha tamponato il brasiliano della BMW rompendo il radiatore e danneggiando il retrotreno della M6 #18; Marciello è stato costretto ad un subitaneo ritiro, mentre Farfus è stato richiamato ai box con la bandiera nero-arancio. Gara tutta in rimonta per Engel, partito ottavo dopo un problema elettrico che lo ha privato del successo nella gara di qualifica del sabato: il tedesco si è liberato in breve tempo delle Porsche di Yoshimoto e O’Young, sopravanzando poi Chaz Mostert dopo la prima Safety Car intervenuta per rimuovere l’Audi incidentata di Lucas di Grassi; lo stop di Farfus ha consegnato ad Engel il podio ma l’Audi #1 di Frijns si è dimostrata inattaccabile, fermando la rincorsa del vincitore delle edizioni 2014 e 2015 sul gradino più basso del podio. Farfus ha concluso comunque quarto dopo avere beneficiato della carambola tra O’Young, Nico Müller e van der Zande che ha causato un’altra Safety Car, precedendo le M6 gemelle di Mostert e Marco Wittmann. L’ammucchiata del primo giro della qualifying race di ieri ha tolto dai giochi diversi protagonisti, tra cui il campione in carica Laurens Vanthoor, Mirko Bortolotti e l’unico pilota Ferrari in pista, Felix Rosenqvist, che per i danni riportati non hanno potuto gareggiare oggi.
Il “main event”, ossia il Gran Premio (ora denominato “Coppa del Mondo”) di Formula 3, ha proposto emozioni a non finire. Callum Ilott, in pole position alla sua prima gara da pilota Ferrari Driver Academy, si è lasciato sorprendere al via da Joel Eriksson che partiva al suo fianco ma la gioia dello svedese è durata ben poco. Subito dopo una FCY chiamata per rimuovere la vettura di Marino Sato, Eriksson è finito lungo alla staccata dell’Hotel Lisboa lasciando nuovamente spazio ad Ilott, il quale è stato però immediatamente costretto allo stop da una foratura. Al comando si è dunque portato Sérgio Sette Câmara, già sul podio l’anno scorso, davanti a Günther, Habsburg e al rimontante Lando Norris (partito settimo). Il brasiliano ha cercato la fuga ma alle sue spalle si è palesato proprio il principe d’Asburgo, che prima si è liberato di Günther grazie ad una manovra al limite alla solita frenata del Lisboa e poi ha ricucito rapidamente lo strappo. Nel frattempo, per il terzo posto si è consumata una battaglia selvaggia tra Günther, Norris, Ticktum (scattato ottavo) e Ralf Aron partito addirittura 13°. La manovra decisiva è arrivata al penultimo giro, quando Ticktum ha preso la scia di Günther e Norris frenando più tardi di tutti al Lisboa e guadagnando così ben due posizioni da traiettoria esterna. Il duello per la vittoria è esploso all’ultimo giro, con Câmara abilissimo a difendersi dall’attacco esterno di Habsburg alla Mandarin mantenendo una traiettoria interna alla successiva frenata del Lisboa; l’austriaco ha tentato dunque il tutto per tutto all’ultima curva, riuscendo a passare l’avversario all’esterno grazie ad una staccata furibonda, ma da qui è accaduto l’imponderabile: nel tentativo di difendersi, Câmara si è scomposto e ha tirato dritto contro le barriere esterne, mentre Habsburg non è riuscito a controllare la sua Dallara in uscita dalla R Bend sbattendo a sua volta. Da dietro un incredulo Ticktum ha tagliato il traguardo vincitore dopo uno slalom tra i rottami delle vetture incidentate, precedendo Norris e Aron mentre Habsburg è riuscito a chiudere quarto. Successo fortunoso ma pienamente meritato per il giovane alfiere Red Bull, mentre il campione europeo Norris si è complicato la vita sbagliando completamente la partenza della gara di qualifica e scivolando così dal secondo posto delle prove al settimo della griglia odierna. Da dimenticare anche il fine settimana di Mick Schumacher, capace di recuperare in pochissimo tempo una decina di posizioni dalla 20^ casella della griglia ma poi costretto al ritiro per un problema meccanico.
Dopo un edizione tragica ma anche ricca di azione in pista, il Gran Premio di Macao tornerà con la sua 65^ edizione nel weekend del 18 novembre 2018.
Immagine copertina: grandprix.gov.mo
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