GP Germania: I risultati di SSP600, SSP300 e STK1000

di Alyoska Costantino
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Pubblicato il 20 Agosto 2017 - 16:26
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A dispetto di due gare non combattutissime per il campionato maggiore, le altre tre classi ci hanno regalato gare per nulla noiose questa domenica. Dopo l’assenza dal round di Laguna Seca e la pausa estiva, Supersport600, Supersport300 e Superstock1000 sono tornate mostrando ancora una volta come lo spettacolo, nelle corse delle derivate di serie, possa venire fuori da sé senza la necessità di artifici o regolamenti dubbi. Tutte le classifiche hanno avuto cambiamenti molto rilevanti, a fronte delle corse viste. Andiamole a osservare nel dettaglio.

Ricchissima di colpi di scena la manche della Supersport600: Sheridan Morais dalla pole position ha vinto una corsa terminata anticipatamente per la bandiera rossa, con la classifica valida rispetto al giro 16 sui 17 percorsi. Il sudafricano, dopo aver mantenuto per tutta la gara la testa, a tre giri dalla fine si è visto attaccare nell’ordine da Caricasulo, Sofuoglu e Mahias, tutti con un ritmo nettamente più veloce del #32. All’inizio del penultimo giro l’attuale campione della classe ha tentato l’attacco sul nostro connazionale in testa alla corsa, il quale ha resistito testardatamente all’esterno di curva 2 su un asfalto troppo sconnesso, finendo per perdere l’anteriore. Questo ha portato alla carambola che ha messo fuori gioco entrambi i piloti del team Pata Yamaha, mettendo a serio rischio la leadership dell’incolpevole Mahias; a causa delle condizioni di Caricasulo, soccorso a bordo pista, è stata esposta la bandiera rossa che ci ha così consegnato il seguente podio: Morais primo davanti a Kenan e al francese Mahias, che ha ripreso la moto ed è potuto tornare ai box. Una scelta giusta quella di esporre la bandiera rossa, che ha dimostrato la prontezza dei commissari. Nella classifica, a quattro gare dal termine, Lucas mantiene così il comando per solo un punto rispetto al fenomeno turco (121 a 120) ma anche Morais ora, grazie al successo di oggi, si pone nella lotta, a “soli” 20 punti dal compagno di marca in testa alla classifica. Cluzel (oggi quarto) segue a quota 88.

In Supersport300 brilla il nostro tricolore, grazie alla mitica vittoria in volata di Alfonso Coppola. Il pilota Yamaha, partecipante al progetto bLU cRU, ha vinto con 0.018 di vantaggio sullo spagnolo Marc Garcia e con 0.076 sull’altro spagnolo Mika Perez. L’italiano, ancora in lotta per il titolo insieme ai due spagnoli e a Deroue, rimpiange enormemente la squalifica subita a Donington e la vittoria cancellata, che oggi lo avrebbero portato nettamente in testa alla classifica. Grazie invece al podio odierno, a salire in testa alla generale è l’asso del team WILSports Mika Perez, che sale a 88 punti (proprio come il suo numero di gara) contro gli 86 di Deroue (quinto oggi, ma quantomeno tornato in lotta nelle posizioni che contano), gli 85 di Garcia e gli 82 del nostro italiano. Grosso rammarico invece per l’altro italiano in lotta durante la gara, De Gruttola, caduto a pochi giri dalla fine.

Infine, la gara della Superstock1000. Una gara iniziata e proseguita in maniera abbastanza fredda fino a tre giri dal termine: Federico Sandi su BMW è partito molto bene dalla prima posizione e ha comandato senza grattacapi fino alle ultime fasi, quando il suo ritmo è improvvisamente crollato, forse a causa di un calo di concentrazione. Come dei falchi, sono arrivati sul suo codone i contendenti al titolo, Michael Rinaldi e Toprak Razgatlioglu, i quali a tre giri dalla fine hanno cominciato a punzecchiarsi e ad attaccare il pilota BMW. Nella penultima tornata in curva 9 il minifenomeno turco ha provato a beffare sia il ducatista che Sandi, ma è finito largo perdendo la posizione sulla Ducati e costringendo Sandi a toccare il suo retrotreno, facendolo andare per ghiaia. Al turco non è andata meglio, visto che al successivo tornante ha perso la moto cadendo a pochi chilometri dalla fine. E così c’è stata la doppietta Ducati Aruba.it, con Rinaldi davanti a un solido Jones, i quali hanno preceduto le Yamaha di Tamburini e Marino. Sandi, rientrato in pista, è giunto quinto, mentre Razgatlioglu ha dovuto alzare bandiera bianca.

Questa gara, come l’anno scorso per Mercado, è stata importantissima in chiave campionato, giacché ora il #12 ha 115 punti26 in più di Toprak: un buon vantaggio a tre gare dalla fine; seguono le Yamaha del team Pata con Marino a 79 punti e Tamburini a 72.

Nell’Autodromo dell’Algarve di Portimao i tre campionati proseguiranno con grande equilibrio, a differenza della SBK che sta invece attraversando un periodo di crisi. Vedremo se Sofuoglu farà il sorpasso decisivo in Portogallo per il campionato SSP e se Rinaldi riuscirà ad allungare il suo vantaggio nella generale della STK1000.

Fonte immagine: worldsbk.com

 

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