GP Francia, SSP600: Lucas Mahias vince in casa, giornata nera per Evan Bros

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Tempo di lettura: 5 minuti
di Alyoska Costantino @AlyxF1
30 Settembre 2019 - 14:34
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Il Gran Premio di Francia della classe Supersport 600 ha messo fine a due digiuni e una striscia di vittorie consecutive: i digiuni che terminano sono quelli di Lucas Mahias e della Kawasaki, col francese che torna a vincere a quasi un anno dall’affermazione di Qatar 2018 e la Casa di Akashi che trionfa ad addirittura due anni dall’ultima vittoria di Kenan Sofuoğlu a Portimão 2017, guarda caso proprio dopo un duello contro il pilota che ieri ha riportato in alto la Ninja 600 nella categoria. La Yamaha invece paga la propria prima sconfitta a due anni dall’ultima, sempre riconducibile alla gara in Algarve di due anni fa.

Ma ancor prima della Yamaha, che ha ottenuto comunque un secondo posto con Isaac Viñales (suo miglior risultato quest’anno), questa è stata la giornata di disfatta del team Bardahl Evan Bros, coi due contendenti per il titolo, Randy Krummenacher e Federico Caricasulo, finiti entrambi a terra nelle prime battute di gara, a pochi giri di distanza l’uno dall’altro. Situazione quindi invariata in testa alla classifica, con Jules Cluzel che non si è avvicinato granché alla leadership dello svizzero, con un magro sesto posto. Terza posizione per Ayrton Badovini.

LA CRONACA

Tutti i turni del venerdì e del sabato sono dominati senza sconti da Kyle Smith: l’inglese, partecipante della serie europea, rifila otto decimi sul bagnato a Jules Cluzel, e oltre due secondi al compagno Badovini. Il tempo per la gara è però asciutto.

Alla prima partenza Smith e Cluzel sfruttano bene la prima fila e si mettono in prima e seconda posizione, mentre Badovini rimane attardato e ne perde due. L’attenzione si sposta però nelle retrovie: in curva 1 un grave incidente coinvolge Caledo, la wildcard del campionato francese Bau e il nostro Fuligni, che è quello che paga maggiormente le spese con un trauma toracico e la frattura alla clavicola. I commissari espongono la bandiera rossa.

A venticinque minuti dalla prima partenza, la gara riparte per dodici giri e nuovamente è Cluzel a partire al meglio, stavolta seguito da entrambi i piloti del team Pedercini e anche dalla coppia Evan Bros. Il primo colpo di scena arriva in uscita dalla curva 9: Krummenacher perde di netto il posteriore e la sua R6 lo scarica a terra violentemente, e Mahias è bravo (e fortunato) a evitarlo per il rotto della cuffia. L’elvetico è fuori dai giochi e il muretto box segnala a Caricasulo del ritiro dell’avversario.

Proprio all’Adelaide il ravennate passa al comando superando sia Cluzel che Badovini, e comincia la fuga sul gruppo degli inseguitori formato da sei piloti. Non durerà molto però: nonostante la lotta tra Cluzel, Smith e Badovini permetta al #64 di allungare, al quarto giro anche la gara di Caricasulo viene rovinata, con la caduta alla Chateaux d’Eau. L’italiano riprende la corsa in 21a posizione, ma una caduta al curvone Estoril nel giro successivo azzera le sue chance di ottenere punti.

Davanti sono in sei a giocarsi il podio: oltre a Cluzel e i due del team Pedercini, risalgono anche Viñales e le due ZX-6R del team Puccetti, guidate da Mahias e Okubo. Il francese su Kawasaki passa al terzo posto dopo aver superato Badovini, dietro alle due Yamaha, mentre comincia a perdere terreno il poleman Smith. Si riavvicina anche Raffaele De Rosa sulla MV, partito dalla 13a posizione.

A sei giri dalla fine passa al comando il cugino di Maverick, mentre Cluzel perde tre posizioni nel corso di mezzo giro dal compagno di marca, Badovini e Mahias. Quest’ultimo tenta di andare al comando al curvone Estoril passando all’interno Viñales, ma lo spagnolo risponde alla staccata dell’Adelaide e si rimette davanti.

De Rosa continua la sua rimonta e, dopo aver passato uno Smith in formato “gambero”, a quattro giri dalla fine passa anche Okubo. Il #3 è poi autore di un doppio sorpasso su Cluzel e Badovini, approfittando di un lungo del connazionale all’Adelaide che gli spalanca la porta.

I due italiani, a causa del loro duello, cominciano a perdere terreno vitale su Viñales e Mahias, che rimangono da soli a giocarsi la vittoria. A due giri dalla fine lo yamahista ripassa nuovamente al tornantino 5, e per più di un giro riesce a tenersi dietro il pilota di casa, proteggendosi per tutto il T2. Spinto dal suo pubblico, Mahias affonda l’attacco alla Chateaux d’Eau, e imposta la staccata del Liceo completamente all’interno, impedendo allo spagnolo di replicare. La vittoria è quindi dell’ex-campione del mondo davanti a Viñales e Badovini, che risorpassa De Rosa nel finale. Cluzel è solo sesto e non approfitta adeguatamente della debacle di Bardahl Evan Bros.

Nella classifica iridata, ovviamente, sia Krummenacher che Caricasulo non guadagnano niente, rimanendo fermi a 193 e 183 punti rispettivamente, mentre Cluzel rimane a -38 dall’elvetico. Per “Julo” sarà essenziale recuperare almeno 14 punti nel prossimo round in Argentina, altrimenti i giochi per il francese saranno già conclusi. Quarto Mahias a 123, già matematicamente escluso dalla corsa iridata, mentre Kyle Smith ha vinto il titolo di campione europeo.

Qui i risultati della gara e la classifica aggiornata.

Fonte immagine: worldsbk.com

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