Gp d’Ungheria 2006: la prima vittoria di Jenson Button

F1GP UngheriaGran Premi
Tempo di lettura: 4 minuti
di Andrea Ettori @AndreaEttori
17 Luglio 2015 - 10:30
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Il 2006 è l’anno del “siamo campioni del mondo” per la quarta volta, di Bargnani prima scelta al draft NBA, del lancio di Twitter e della prima vittoria di Jenson Button in F1.

Si arriva a Budapest, i primi giorni d’Agosto, con Alonso e Schumacher in piena lotta per il mondiale. L’asturiano, pronto a salire sulla Mclaren nel 2007 cerca di difendere il titolo dall’ assalto del pilota tedesco, in gran recupero. La Ferrari di Micheal è più competitiva della Renault di Fernando, che dopo un grande avvio di stagione è in leggera fase calante.

Già dal venerdì iniziano i colpi di scena. Durante un run nelle prove libere, Alonso infastidito dalla presenza di Doornbos davanti a lui, lo sorpassa sul rettilineo del traguardo per poi frenargli improvvisamente davanti alla staccata della prima curva. La manovra, notata subito dai commissari viene punita con 2 secondi aggiuntivi ad ogni giro nelle varie sessioni di qualifica. Un colpo durissimo per Alonso. Ma le sorprese non sono terminate. Nelle sessione delle libere del sabato, Schumacher, in regime di bandiera rossa sorpassa lo stesso Fernando e Kubica (al debutto in F1). Una leggerezza punita con la stessa penalità inflitta al pilota della Renault. A proposito: la bandiera rossa è stata causata da Button, che vede il suo motore Honda andare in fumo. Anche per l’inglese arriva una penalità, quella delle 10 posizioni in griglia, a causa della sostituzione del motore. Nonostante questo guaio il potenziale della vettura , come dimostrato sia dallo stesso Jenson che da Barrichello, al venerdì è piuttosto buono. Inoltre le Michelin, che equipaggiano le monoposto giapponesi, sembrano più performanti rispetto alle Bridgestone.

Al sabato a conquistare la pole è Kimi Raikkonen, davanti alla Ferrari di Massa e alle due Honda di Barrichello e Button (che partirà 14esimo). Schumacher e Alonso, eliminati in Q2 a causa delle penalità, partono in ordine 12esimo e 15esimo.

La domenica mattina arriva un’ennesima sorpresa. Una pioggia intensa bagna il circuito ungherese, e per la prima volta dal 1986 la gara è bagnata.

Pronti via e Raikkonen sfila davanti alla prima curva, con Massa che sbaglia lo start e viene passato sia da Barrichello che da De la Rosa sulla seconda Mclaren. Ma il vero spettacolo è dietro.

Alonso e Button, aiutati anche dalle gomme Michelin iniziano una grande rimonta, soprattutto lo spagnolo che con ritmo pazzesco si porta davanti a tutti. Al contrario Schumacher è in difficoltà, con le Bridgestone in crisi sulla pista umida. Al 25esimo giro Raikkonen si “distrae” e tampona un incolpevole Liuzzi causando l’ingresso della Safety Car. Alla ripartenza alle spalle di Alonso, si trova Button. I due iniziano a guadagnare sul gruppo, con Schumacher in fase di recupero grazie anche alla pista che inizia ad asciugarsi. Ma l’ennesimo colpo di scena arriva al 51esimo giro quando un semiasse tradisce Alonso dopo il pit stop (gomme slick per lui) che regala la prima posizione a Jenson Button. Il pilota Honda, abile nel mettere le gomme d’asciutto si avvia verso la vittoria, mentre dietro di lui succede di tutto. Schumacher dopo essere arrivato in zona podio, decide di rimanere con le gomme intermedie che però cedono alla distanza. Il tedesco viene prima passato da De La Rosa e poi da Heidfeld. Ma nel tentativo di resistere al pilota della Bmw, rompe un tirante dello sterzo ritirandosi e venendo così classificato all ottavo posto.

Chi invece va a vincere è Jenson Button, che finalmente dopo 113 partenze sale sul primo gradino del podio. Una vittoria inaspettata, ma meritatissima con Button bravo nel capire la giusta strategia di gara. Lo stesso Jenson, entusiasta, dichiara a fine gara: “a venti giri dalla fine ho capito che potevo farcela. Le ultime tornate me le sono proprio godute. Ricorderò questo momento così come il giorno del mio debutto in Formula 1″.

C’è gloria anche per la Honda, che torna a vincere un Gp con una propria vettura da Monza 1967 con John Surtees.

A distanza di 9 anni, le cose sono cambiate, ma Button che ora guida la Mclaren e la Honda (come motorista) tornano all Hungaroring. Chiaramente sappiamo tutti com’è la situazione del team di Woking in questa stagione, ma spero da tifoso di Jenson come sapete, che proprio da Budapest possa iniziare una “risalita” che, ovviamente con pazienza e lavoro, possa riportare Button e il binomio Mclaren Honda davanti a tutti.

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