Brembo

Gp della Malesia 2013: il Punto di Dindo Capello

di Alessandro Secchi
alexsecchi83 alexsecchi83
Pubblicato il 25 Marzo 2013 - 13:34
Tempo di lettura: 3 minuti
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Gp della Malesia 2013: il Punto di Dindo Capello

dindo150“Il GP della Malesia 2013 verrà sicuramente ricordato come la gara delle guerre interne tra compagni di team: guerre sia di natura puramente agonistica, vedi Red Bull, che psicologica, vedi Mercedes! Ed anche per gli errori: a vedere in tv,a dir poco grossolani, di natura tecnica, (McLaren e Force India) e di strategia, vedi Ferrari! Senza dubbio la Red Bull è tornata ad essere la macchina da battere anche in gara. Le speranze degli avversari di ripetere le prestazioni in configurazione gara dell’Australia, sono state annullate già dopo pochi giri.

Alonso ha sicuramente fatto un piccolissimo errore di valutazione, ma lo ha pagato troppo caro. In questo caso assolvo in pieno il pilota per la toccatina a Vettel ma non per il fatto di essere rimasto in pista. Un pilota della sua personalità, capito il rischio, poteva anche prendere una decisione in piena autonomia e rientrare a cambiare il musetto. Anche nel caso in cui il musetto si fosse staccato senza provocare l’uscita di Fernando, il tempo perso in quel giro sarebbe stato fatale per il risultato della gara. La non chiamata dai box, invece, è imperdonabile.

La gara di Massa direi buona dal punto di vista prestazionale una volta passato alle gomme slick, ma insufficiente nelle prime fasi della gara con le intermedie. Difficile poter giudicare (senza Alonso) se la carenza di prestazioni con gomme intermedie sia imputabile interamente alla vettura. Ma, viste le prestazioni di Felipe in questi 2 GP, non lo metterei in discussione.

In casa Mercedes non capisco la fermezza assoluta nel vietare a Rosberg il sorpasso su Hamilton in evidente difficoltà. Questa decisione è una chiara presa di posizione del team sul pilota scelto per puntare in alto, anche se alla seconda gara mi sembra un po’ prematuro. Da pilota, posso assicurarvi che per Nico da ora in poi, i rapporti con il team non saranno piu idilliaci come prima! Per quanto riguarda Hamilton, non mi ha sorpreso l’ingresso al box Mclaren. L’adrenalina e l’abitudine a volte giocano brutti scherzi.

In casa Red Bull la situazione a livello di armonia tra i piloti sembra invece molto piu complicata. Non so quali fossero gli ordini del team. A sentire l’intervista di Webber a fine GP, sembra che il team avesse congelato le posizioni, ma d’altro canto Mark ha anche dichiarato che per quel motivo stava passeggiando per finire la gara senza problemi. Se così fosse veramente avrebbe allora potuto reagire e cercare di riprendersi la posizione. Ho qualche dubbio.

In casa Mclaren, senza il problema all’anteriore destra durante il pit, Button avrebbe probabilmente conquistato il podio. Perez, invece, è ancora nella mediocrità.

Molto bene Hulkenberg con una Sauber che nel 2012, proprio su questa pista, aveva fatto gridare al fenomeno Perez. Una gran macchina!!

Lotus senza infamia e senza lode su di una pista che, con il caldo, doveva essere a loro favore.

Williams da dimenticare in questo inizio stagione.

Ancora troppo presto per giudicare i debuttanti..

Per finire le gomme: devo dire che questa F1 comincia a piacermi sempre meno, non è possibile che teams che investono in soldi e risorse umane per rendere competitive le proprie vetture, debbano poi andare a passeggio per metà gara perchè le gomme non sono in grado di fare più di 12/20 giri. Ridicolo!!

Penso che a Le Mans, dopo 24 ore di gara, con 50 macchine in pista, ci sia meno pick up che a metà di un GP di F1 degli ultimi 2 anni!!

Alla prossima”

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