“Ieri, alla fine, è andata come doveva andare. Con Vettel campione del Mondo e Alonso secondo.
Certo che di emozioni la gara ne ha offerte molte, come capita sempre in Brasile quando piove.
Rischio grande per Vettel fin dall’inizio alla curva 4 dove ha rischiato, complice Senna, di mandare tutto a rotoli. Nonostante i danni alla vettura è ripartito come i Campioni sanno fare e ha meritatamente portato a casa il terzo titolo a soli 25 anni.
Peccato per Hamilton, autore anche lui di un’ottima gara così come Hulkenberg, che però un errore lo ha commesso perdendo la macchina alla S di Senna. E naturalmente, in casi come questo, vince sempre Button. Bravo a rimanere in pista con le gomme slick mentre gli altri facevano due pit stop.
La Ferrari anche ieri non aveva il passo gara né di Vettel né dei due McLaren e nemmeno di Hulkenberg. Vero che Massa è parso più veloce di Alonso, ma lui i rischi li poteva prendere mentre l’altro poteva solo sperare in uno di quei miracoli che a volte nell’automobilismo succedono. Ma che ieri non è successo.
Con un settimo posto ci ha salutati uno dei più grandi di sempre: Schumacher. Un mesto addio purtroppo al volante di una vettura che non è mai stata, in questi tre anni, degna del pilota.
A febbraio con i primi test si ripartirà, ma se la Ferrari vorrà avere qualche chances in più di quest’anno dovrà presentare fin da subito una vettura competitiva. Altrimenti, di nuovo, non ci sarà trippa per gatti !”
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