MotoE | GP Comunità Valenciana: Granado fa la doppietta, Ferrari campione

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Tempo di lettura: 3 minuti
di Alyoska Costantino @AlyxF1
17 Novembre 2019 - 19:00
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Quando parliamo del nome Ferrari che vince, spesso lo si associa alla Formula 1 e al marchio del Cavallino Rampante, ma oggi qualcun altro, con un cognome così prestigioso, può vantare di esser diventato un punto di riferimento nel motorsport, quello delle due ruote in questo caso. Matteo Ferrari è diventato quest’oggi il primo vincitore della Coppa del Mondo MotoE istituita da Dorna, grazie al quinto posto ottenuto in gara-2 a Valencia, più che sufficiente per raggiungere questo risultato di prestigio.

A vincere la gara è stato Eric Granado, stavolta in maniera un po’ più ostica rispetto a ieri pomeriggio avendo dovuto rintuzzare la rimonta di Smith negli ultimi giri, che è giunto secondo. Il tester Aprilia inglese era rimasto l’unico in grado d’impensierire Ferrari nella lotta al titolo, dopo la squalifica di Héctor Garzó di ieri per la pressione troppo bassa delle gomme che aveva regalato punti preziosi sia a Smith che al leader della classifica, ma la gara di gestione dell’italiano ha comunque reso vani gli sforzi dell’ex-pilota MotoGP. Lo stesso Garzó ha provato a rifarsi dalla cocente delusione arrivata stamani con la notizia della squalifica, terminando terzo davanti a De Angelis.

In sesta posizione ha chiuso Mike Di Meglio, dopo un weekend tutt’altro che esaltante, mentre il breve ma comunque piacevole ritorno alle corse di Sete Gibernau si è concluso con un settimo posto in una delle piste di casa. A concludere la top ten ci hanno pensato Casadei, Terol e Raffin, mentre si sono ritirati al primo giro Siméon, Hook e Canepa, i primi due per un contatto alla curva 4 e il secondo per un brutto highside nello stesso frangente.

La classifica finale vede Ferrari a 99 punti, contro gli 88 di Smith e i 71 di Granado, che in extremis ha recuperato un podio mondiale insperato. Garzó è quarto davanti a Di Meglio, mentre gli altri due italiani in top ten sono Canepa nono e Casadei decimo, più il sanmarinese Alex De Angelis in settima piazza.

Termina così la prima stagione della MotoE e, a tutto dire, non è stata una stagione di debutto facile, su più piani: quello tecnico, con le moto che in più di un’occasione si sono dimostrate ancora acerbe fino a diventare quasi pericolose coi loro guasti (ed esplosioni) nelle fasi di ricarica; quello della spettacolarità, con gare poco ispirate e generalmente poco emozionanti; infine quello qualitativo, poiché la griglia attuale, e presumibilmente quella del 2020, pare essere un’accozzaglia di piloti dal livello tutt’altro che eccezionale rispetto alle altre categorie del Motomondiale, cosa che non mette la MotoE sotto una bella luce. A questo poi si aggiunge la sfortuna, con i misteriosi fatti dei test di Jerez e l’incendio alla stazione di ricarica delle moto elettriche.

Se si vorrà davvero puntare su questo campionato, c’è la necessità assoluta di rendere appetibile la guida di queste moto potenzialmente rivoluzionarie, o anche invogliare altri produttori a credere nel progetto e non solo tramite l’appoggio dei team che già corrono in MotoGP. Ovviamente ciò attirerebbe anche piloti di calibro più alto, ma per il momento queste sono solo ipotesi speranzose, in attesa che arrivi il 2020.

Qui i risultati della gara e la classifica finale della coppa.

Fonte immagine: motogp.com

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