GP Australia, SSP600: la gara prevederà un cambio gomme per i piloti

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Tempo di lettura: 2 minuti
di Alyoska Costantino @AlyxF1
28 Febbraio 2020 - 11:30
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La pista di Phillip Island è conosciuta in tutto il mondo per la sua spettacolarità e per la sua difficoltà, ma anche per i problemi che gli pneumatici, tra lunghi curvoni sulla spalla sinistra e temperature spesso proibitive dell’asfalto, devono affrontare. Le gare di motociclismo sono quelle che forse soffrono di più questo problema, con casistiche in cui si è dovuto addirittura ricorrere a veri e propri pit-stop, qualcosa di totalmente innaturale per una gara asciutta di moto e di breve durata.

Lo scorso anno la Supersport 600 aveva già dovuto affrontare il problema del consumo gomme, adottando il pit-stop obbligatorio in modo da evitare problemi di sicurezza dovuti a possibili usure anomale delle Pirelli al posteriore. Ciò, oltre ad aver portato all’utilizzo di questo stratagemma, è costato ad esempio il ritiro dalle competizioni a Kenan Sofuoğlu: nel 2018, al curvone Stoner, la sua gomma “optò” per l’autodistruzione a causa dell’eccessiva sollecitazione, portando a una gravissima caduta che andò a peggiorare l’infortunio al bacino rimediato l’anno prima a Magny-Cours; inoltre, la gara del 2018 si sarebbe dovuta svolgere sempre con regole di flag-to-flag, ma una bandiera rossa “graziò” la direzione gara permettendole di accorciare la gara fino a nove giri ed evitando così ai piloti la sosta obbligatoria.

Quest’anno, al netto di interruzioni di gara, si percorreranno sedici giri con l’obbligo della sosta in un range che non permetta di fare più di dieci passaggi su uno pneumatico a un pilota. Questo è un danno d’immagine non indifferente per Pirelli, che quest’anno per regolamento ha portato gomme slick anche per la Supersport; gomme che tuttavia presentano gli stessi potenziali problemi di quelle vecchie.

Il direttore del settore corse Pirelli, Giorgio Barbier, si è giustificato così: “Quest’anno per la prima volta la classe 600 utilizzerà le gomme slick invece delle gomme intagliate. Nonostante alcuni piloti abbiano compiuto molti giri nel corso dei test i dati che Pirelli ha acquisito non sono sufficienti per capire quale sarebbe stato il comportamento delle gomme nell’arco dell’intera gara: quindi abbiamo preso questa decisione insieme a Dorna e FIM e abbiamo introdotto il formato flag-to-flag in vista della gara di domenica”. Secondo il comunicato, le tre gare Superbike dovrebbero svolgersi regolarmente.

Fonte immagine: worldsbk.com

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