Gran Premio d’Australia classe Supersport 600 che è stato a dir poco movimentato. La classe cadetta della Superbike, partita alle 3:30 italiane di questa mattina, è stata l’unica in programma oltre alle classiche due manche della SBK, e la gioia del successo è spettata a Lucas Mahias in sella alla R6 del team Pata ufficiale. Per il campione del mondo è un inizio molto promettente, anche a fronte dei risultati ottenuti dai suoi avversari diretti in chiave campionato: Kenan Sofuoglu, il favorito per il titolo di quest’anno, come suo solito a Phillip Island è partito col piede sbagliato, terminando addirittura 13° a causa di alcuni problemi non meglio identificati che hanno afflitto la sua Kawasaki e, forse, anche delle sue condizioni fisiche dopo un brutto incidente al sabato.
Anche Jules Cluzel, settimo al traguardo, ha dovuto mettere una pezza a una situazione difficile, in una gara di appena dieci giri in cui si è ritrovato, nelle prime battute, addirittura 17°. Le uniche moto che sono state in grado d’impensierire il campione del mondo sono state le R6 “gemelle” di Krummenacher, Cortese e Caricasulo, arrivate in quest’ordine alle spalle del francese col #144. Un buon risultato per tutti e tre, e in particolare per il tedesco che, al suo debutto nella SSP600, ottiene subito un terzo posto in volata su Caricasulo per appena 26 millesimi. L’unico in grado di tenere a freno l’egemonia Yamaha è stato Luke Stapleford sulla Triumph del team Profile, giunto quinto a pochi decimi dai tre piloti su Yamaha. Tutti questi eventi sono stati conditi da una gara dove il caos ha regnato sovrano, con tanto di bandiere rosse e cadute.
Prima del via vi è la conferma delle penalizzazioni per De Rosa, Cortese, Caricasulo e Cluzel, rei di aver rallentato eccessivamente durante le qualifiche. Tre posizioni di penalità in griglia a testa dunque, a vantaggio invece delle Kawasaki di Sofuoglu e West che guadagnano così la prima fila. Cielo colmo di nuvole scure e una possibilità di pioggia tutt’altro che remota. È confermata anche la presenza del flag-to-flag, dopo un massimo di nove giri dal via.
Al via il migliore è Mahias, che brucia i suoi avversari mettendosi comodamente al comando. Poco dietro, West accusa dei problemi alla sua ZX-6RR ed è costretto a rallentare, ma alla Southern Loop il contatto col compagno Okubo innesca una carambola che butta giù il giapponese, facendo andare per prati l’australiano. Davanti, Caricasulo rimonta fino alla terza posizione duellando con Sofuoglu, mentre Cluzel segue in settima.
Già alla curva Doohan al secondo giro Caricasulo sorpassa Sofuoglu portandosi al secondo posto, mentre poco più indietro le Yamaha di Cluzel e Krummenacher si scornano tra loro. Un altro passaggio e anche il gruppetto formato da Stapleford, Cluzel e Krummenacher si unisce alla festa, ma al quarto giro Cluzel alza il braccio: bandiera rossa a causa di un incidente di cui sono stati protagonisti Soomer e il nostro Canducci, che rimane a terra dolorante nella ghiaia dell’ultima curva. Fortunatamente, l’italiano viene riportato al centro medico, dove giunge la notizia delle sue buone condizioni.
Dopo circa una mezz’ora i piloti si apprestano a tornare sulla griglia: gara accorciata a soli nove giri e obbligo del flag-to-flag annullato. Al secondo start è sempre Mahias a scattare in testa, ma stavolta Sofuoglu rimane molto più vicino, impedendo a Caricasulo d’infilarsi alle sue spalle; seguono Krummenacher, Cresson e Cluzel. Il francese già al secondo passaggio passa il suo avversario, ma nel corso dello stesso giro scende di parecchie posizioni ritrovandosi 17°, con le maniche da rimboccarsi per una rimonta.
Davanti, Mahias fugge con Caricasulo che passa in seconda posizione grazie a un errore di Sofuoglu all’Honda Hairpin, aprendo la porta anche a Krummenacher. Nemmeno il tempo di ritrovare il giusto ritmo che al quinto giro è il turno di Stapleford, sulla Triumph a tre cilindri, di attaccare il turco, che pare parecchio in difficoltà. Anche Raffaele De Rosa, al debutto in sella alla MV Agusta F3, riesce a superare facilmente Kenan, che lo lascia sfilare.
Gli ultimi giri sono una formalità per Mahias, che vince così il primo GP della stagione. Secondo Krummenacher e terzo Cortese, davanti al primo degli italiani, Federico Caricasulo. Sofuoglu negli ultimi due giri perde quasi otto secondi in totale dagli avversari dietro di sé, dovendosi accontentare di una mesta 13a posizione.
A Buriram la SSP600 tornerà come unica classe ad accompagnare la Superbike e la sfida continuerà in una pista dalla caratura e dal layout ben diversi rispetto a Phillip Island.
Qui i risultati ufficiali dal sito worldsbk.com
Fonte immagine: worldsbk.com
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