È giunto il momento: vi presento “Il mio Michael”

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Tempo di lettura: 6 minuti
di Alessandro Secchi @alexsecchi83
13 Maggio 2016 - 13:15
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Finalmente l’attesa è finita: dopo mesi di lavoro vi presento il mio tributo a Michael.

La sua storia unita alla mia passione per la Formula 1. Le sue vittorie, il divenire leggenda contro gli avversari che si sono susseguiti durante una carriera lunghissima. Ma anche le sconfitte dell’ultimo periodo e le lezioni che lo hanno reso più umano agli occhi della gente, dopo anni con l’immagine del robot imperturbabile. Perché “Il mio Michael”? Perché è lo Schumi che ho vissuto io, quello che mi ha ispirato, accompagnato nella crescita con la sua carriera, quello per il quale ho gioito, urlato, e per il quale mi sono disperato.

E’ iniziato tutto un anno fa circa, quando mi sono deciso a dedicargli un libro dopo anni di riflessioni, ripensamenti e convinzioni. Credevo di non esserne in grado: alla fine, però, con i se e con i ma non si va da nessuna parte. O ci provi, o non saprai mai se puoi riuscirci. In principio non pensavo nemmeno di pubblicarlo, semplicemente perché non era in preventivo che dopo l’ultima frase mi sarei trovato di fronte a centinaia di pagine, oltre ogni aspettativa iniziale.

Ci sono state delle pause: la scrittura per alcune settimane ha lasciato spazio ad altre attività. Dopo l’estate ho ripreso a lavorare ininterrottamente, ogni giorno, alla stesura del testo a ritmi di 10/12 ore al giorno, senza sabati né domeniche. E’ stata una full immersion totale. L’autunno e l’inverno, nella tranquillità e nella solitudine di una casa vuota per gran parte del giorno, sono passati rapidamente. La fine dei vari campionati, inoltre, mi ha permesso di concentrarmi al 100% sul mio lavoro.

“Il mio Michael” è disponibile su Amazon, sia in versione cartacea che formato e-Book.

Ho scoperto il piacere di scrivere in piena notte, anche fino alle 4.30/5, in rigoroso silenzio. Io, un monitor, una tastiera, ma soprattutto Michael. Ho colmato la sua assenza con le sue gare, ripercorrendo la sua storia, rivedendo immagini, filmati, rileggendo articoli e documentandomi sugli anni più lontani. Ho ripercorso anche la mia, di storia, raccontando com’è nata e proseguita la mia passione per la Formula 1 intrecciandola con le emozioni che Michael mi regalava anno dopo anno. Scrivere queste pagine mi ha aiutato a ricordare come sono cresciuto e come lui mi ha accompagnato, inconsciamente, in tutti questi anni.

indicePer organizzare il libro, una volta capito che si stava trasformando in qualcosa di corposo, mi sono affidato ad un numero per aiutarmi nella sua organizzazione: non poteva che essere, ovviamente, il 7. Il testo è diviso in sette parti, ognuna delle quali racconta una fase della carriera e della vita di Michael ed è divisa, a sua volta, in sette capitoli. In questo modo ho potuto darmi un limite oltre il quale non spingermi: senza, adesso sarei probabilmente ancora immerso nel testo…

Il libro è totalmente autoprodotto: questo significa che tutte le fasi della sua preparazione sono, come si suol dire, self-made. Dalla scrittura (ovviamente), all’impaginazione, alla realizzazione della copertina, non c’è il supporto di un editore o di qualche professionista del settore. La copertina studiata inizialmente, qualcuno la ricorderà, si basava sul rosso. Quando è stato il momento di completarla, però, mi sono chiesto se fosse giusto o meno dare l’idea di un lavoro limitato ad un solo periodo della carriera di Michael. Alla fine ho pensato che il giusto colore da dedicare ad un carriera come la sua fosse quello che proprio lui ha indossato, per celebrare i vent’anni dal suo esordio, nel weekend del Gran Premio del Belgio 2011: l’oro. E così la copertina è diventata dorata, con alcuni dettagli a richiamare i suoi titoli in Benetton e in Ferrari.

In quest’avventura non sono stato solo: alcune persone sono state fondamentali per migliorare il lavoro. Il nostro Andrea Gardenal ha avuto l’onere (spero anche l’onore!) di rileggere tutto il libro alla ricerca di errori ed imprecisioni che anche il correttore ortografico non sarebbe stato in grado di rilevare. Mi ha suggerito migliorie, correzioni e quant’altro: ha dato un contributo importantissimo alla realizzazione finale. E non è stato il solo: ci sono altre persone care che si sono offerte per leggere il testo e darmi un parere oggettivo, quello che ho chiesto in principio. Ho cercato le critiche più che i pareri positivi, perché volevo essere sicuro di aver reso omaggio a Michael come merita. Per tutti coloro che hanno dato il loro contributo, un doveroso ringraziamento qui e anche nero su bianco, all’interno del libro.

copertina-finaleUn’autoproduzione ha anche dei limiti con cui confrontarsi. Se una casa editrice dispone dei mezzi necessari per produrre il libro alla perfezione, chi deve provvedere personalmente a curare tutti i dettagli deve mediare su alcuni aspetti. La prima stesura si è fermata poco sopra le 500 pagine, un numero mai ipotizzato in partenza. Ho optato quindi per un’impaginazione più professionale e adatta ad un testo corposo, ottenendo una riduzione del numero di pagine (ora 430) senza pregiudicare la lettura. Contenendo, oltretutto, i costi di stampa e, di conseguenza, di copertina. All’interno, nella versione cartacea, troverete anche alcune immagini. La scelta di utilizzare il bianco e nero è in parte obbligata, mentre non mi è stato possibile utilizzare carta fotografica solo per gli scatti che troverete. Tutto sommato, però, ho trovato nel bianco e nero un partner ideale per esaltare i contenuti. Le immagini sono in parte mie e in parte realizzate dall’agenzia Photo 4, che ci fornisce anche quelle per Passione a 300 all’ora e che ringrazio per la collaborazione. Un ringraziamento immenso va anche alla CEA Squadra Corse, la motivazione la scoprirete all’interno del libro.

Inoltre, sono onorato di aver ricevuto l’autorizzazione da parte di alcune prestigiose aziende per lasciare visibili all’interno del libro i loro marchi. Ringrazio, pertanto, Mercedes, Ferrari, FIAT, OMP, Schuberth e tutti coloro i quali hanno dato fiducia ad un progetto amatoriale come questo.

Ricevere la prima copia di prova è stata un’emozione inaspettata. Dopo mesi trascorsi a lavorare sul software e vedere a video le varie parti in file separati, avere in mano mezzo chilo di libro (560 grammi, dall’incredulità l’ho pesato!) è stato bellissimo. Nonostante i piccoli compromessi sono orgoglioso di questo progetto, per averci messo il cuore e l’anima dalla prima all’ultima pagina, dalla prima all’ultima immagine, dal primo all’ultimo millimetro di copertina realizzato. Tutto quello che, se vorrete, leggerete, è spinto dalla passione, quella che mi ha spinto ad iniziare a scrivere e anche a realizzare questo sito, che curo come se fosse quasi un figlio ogni giorno per diverse ore.

Chi mi legge con pazienza da anni conosce l’attenzione e la passione che ho cercato di trasmettere scrivendo di Michael. Questo progetto è il frutto di tutto l’affetto che si può provare per un personaggio che ha regalato anni di emozioni. E’ un modo per restituire qualcosa, per dire grazie, per rendere onore a chi ha contribuito a rendermi quello che sono.

Questo è il mio modo per condividere la mia gratitudine nei suoi confronti, e spero che sarà apprezzato.

Questo è il link di Amazon, dove potrete trovare il libro sia in versione cartacea che formato e-Book.

Qui, la pagina Facebook dedicata.

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2 Commenti su “È giunto il momento: vi presento “Il mio Michael””
Antonini Alberto dice:
FrancescoFerrandino dice:

Non vedo l’ora di averlo tra le mani..

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