La mia recensione di F1 25, a pochi giorni dall’uscita del nuovo capitolo della serie EA Sports
Dopo aver provato per diverse ore F1 25 su Xbox Series X, posso dire che EA Sports ha compiuto un passo avanti significativo nel suo approccio alla simulazione. Non si tratta di una rivoluzione completa, ma piuttosto di un’evoluzione solida e ragionata, che riesce a bilanciare realismo, spettacolo e profondità. Giocando con il pad, come faccio abitualmente, l’esperienza mi ha sorpreso per reattività e precisione, al punto da rendere alcune sessioni davvero entusiasmanti.
Grafica e prestazioni: fotorealismo su pista

Visivamente, F1 25 è il capitolo più curato della serie. Su Xbox Series X le migliorie sono evidenti: la pulizia dell’immagine, le texture ambientali, i dettagli dei tracciati e la resa dei riflessi sulle livree rendono ogni sessione di guida un’esperienza immersiva. Le condizioni meteo dinamiche sono gestite benissimo, specialmente con la pioggia che cambia progressivamente l’aderenza e costringe a decisioni strategiche in tempo reale. I 60 fps stabili aiutano tantissimo, soprattutto nei circuiti più veloci e tecnici.
Anche Imola, una delle mie piste preferite, brilla grazie alla sua atmosfera storica e alle luci morbide del tramonto, mentre il tracciato del Qatar mette davvero alla prova la visibilità notturna e la gestione dei punti di frenata. Codemasters, in questo F1 25, ha “prototipato” cinque piste del mondiale: Bahrain, Miami, Melbourne, Suzuka e Imola. Sfruttando la tecnologia LIDAR durante i weekend di gara, gli sviluppatori hanno ottenuto un mappatura tridimensionale non solo della pista ma anche delle aree circostanti, la quale è stata poi implementata in F1 25 con la massima fedeltà possibile. Il risultato è oggettivamente eccezionale.
Guida con il pad: preciso e responsivo

Pur non usando un volante, mi sono trovato molto bene con il pad. Il sistema di controllo risponde con precisione e la vibrazione dinamica aiuta a percepire la perdita di aderenza o il bloccaggio delle gomme. L’acceleratore e il freno modulabili tramite grilletti permettono una guida pulita, anche se richiedono attenzione e una certa sensibilità, soprattutto in uscita di curva. La fisica della vettura è migliorata sensibilmente rispetto al capitolo precedente: si sente il carico aerodinamico alle alte velocità, e ogni sbavatura – come prendere un cordolo troppo aggressivo a Imola – viene punita senza pietà. Ma proprio questa severità rende ogni giro ben riuscito ancora più soddisfacente.
Modalità Carriera e My Team: più profonde e coinvolgenti
La modalità Carriera è sempre stata un pilastro della serie, ma quest’anno viene impreziosita da elementi manageriali e narrativi più articolati. La rivalità tra piloti è più sentita, con cutscene e dialoghi che aggiungono personalità e contesto. La gestione del team in My Team è completa e offre un buon bilanciamento tra strategia, sviluppo tecnico e performance in pista. Ho apprezzato la possibilità di personalizzare il calendario, inserendo circuiti come Qatar o lasciando fuori tracciati meno interessanti per i miei gusti personali. Anche la difficoltà dell’IA è ben calibrata: regolabile in modo fine, permette di costruire un’esperienza su misura.
Multiplayer e IA: progressi evidenti
Il comparto multiplayer è stato migliorato soprattutto in stabilità e matchmaking. Le lobby sono più fluide e le penalità sembrano meglio bilanciate, anche se qualche comportamento scorretto da parte di altri giocatori persiste (come sempre, del resto). L’intelligenza artificiale in single player è forse uno dei punti di forza di F1 25: i piloti rivali sono aggressivi, difendono la posizione con realismo e sfruttano ogni errore. Alcuni duelli ruota a ruota sono stati davvero memorabili, specie nel tratto centrale di Losail, dove basta un’incertezza per perdere due posizioni.
Audio e atmosfera: dentro l’abitacolo
Il comparto audio è di altissimo livello: il suono del motore cambia in base alla mappatura e al tipo di carburante, i rumori dei box e del pubblico danno vita al weekend di gara, e i team radio sono ben integrati e utili anche durante la corsa. Il tutto contribuisce a un livello di coinvolgimento che raramente si trova in altri giochi di guida.
Conclusione: una stagione da vivere curva dopo curva
F1 25 è un titolo maturo, raffinato, che trova il giusto equilibrio tra simulazione e accessibilità. Per chi, come me, gioca con il pad su Xbox Series X, l’esperienza è appagante, ricca e appassionante. La cura per il dettaglio, l’evoluzione delle modalità di gioco e il miglioramento della fisica rendono questo capitolo un punto di riferimento per gli amanti di questo sport. Non è un titolo per chi cerca un’esperienza arcade o immediata, ma chi ama la disciplina, la strategia e l’adrenalina della F1 troverà qui pane per i suoi denti. Imola e Qatar, in particolare, sono due piste che esprimono al meglio le potenzialità del gioco: tecnica, ritmo e spettacolo.
Voto finale: 8,5/10 – Più che un semplice gioco sportivo, è un vero weekend di gara.
---
Stai visualizzando da visitatore. Accedi o registrati per navigare su P300.it con alcuni vantaggi
È vietata la riproduzione, anche se parziale, dei contenuti pubblicati su P300.it senza autorizzazione scritta da richiedere a info@p300.it.